Il vicepresidente della relativa commissione parlamentare ha commentato la vicenda di Giorgio Cristiano, nipote dell'ex boss mafioso, assegnatario di un albergo nel capoluogo siculo sequestrato alla mafia nel 2020
"Fermo restando la piena fiducia negli organismi deputati all'iter di assegnazione, fermo restando il diritto di ognuno a non essere condannato a prescindere per un cognome, credo che un caso come questo meriti un approfondimento. Se non altro per la vicinanza ad un nome così importante nella storia della mafia". Commenta così il vice presidente della commissione parlamentare antimafia, Mauro D'Attis, la vicenda di Giorgio Cristiano, il nipote dell'ex boss Giovanni Brusca, assegnatario di un albergo a Palermo, sequestrato alla mafia nel 2020. "Basterà già chiedere informazioni sul procedimento, grazie alle quali si potrà valutare se occuparcene, con documenti alla mano. In questi casi ogni elemento va segnalato e non va mai sottovalutato a prescindere".