“Sua figlia è stata arrestata”, ma dall’altro capo del telefono c’è la badante della signora che capisce che si tratta del trucco del finto carabiniere e tende una trappola al truffatore. Il giovane in udienza si è giustificato dicendo che era stato incaricato da uno sconosciuto, in cambio di una provvigione. Ora si cerca il complice
Ad Ancona, un 24enne è stato arrestato dai carabinieri del Radiomobile per una truffa ai danni di una anziana che è stata sventata grazie all'intuito della badante. A casa della vittima è arrivata una telefonata. Una voce maschile si è spacciata per comandante di una stazione dei carabinieri che aveva arrestato la figlia dell'anziana dopo un incidente con l'automobile. "Per liberarla bisogna pagare una cauzione di 10mila euro - ha detto il finto militare -, passerà un messo del tribunale a prenderli". La telefonata è stata presa dalla badante, una 60enne, che ha capito che era in corso una truffa ma è stata al gioco. Con un altro telefono ha avvisato il 112 e due carabinieri veri hanno raggiunto l'abitazione attendendo l'arrivo del finto messo.
L'agguato
Il truffatore, attorno all'ora di pranzo ha suonato alla porta e la badante lo ha fatto salire facendogli trovare dei gioielli finti, di bigotteria, sul tavolo e un portafoglio con del denaro dentro. Quando il giovane stava per prendere gioielli e soldi sono usciti i carabinieri che lo hanno arrestato per truffa aggravata dalla minorata difesa visto che il bersaglio era l'anziana, la quale però non si sarebbe accorta di nulla perché tenuta in camera da letto durante l'operazione.
Ipotesi complice
Stamattina la giudice Paola Moscaroli ha convalidato l'arresto con l'obbligo di dimora a Mileto, città di origine del 24enne. Il giovane era difeso dall'avvocato Emanuela Bruno e in udienza si è giustificato dicendo che era stato incaricato da uno sconosciuto, in cambio di una provvigione, di recarsi ad Ancona a prendere un pacco. Ora si cerca il complice.