Lo spazio aereo sopra Olbia è stato riaperto giovedì sera dopo la chiusura causata da un vasto incendio nella zona di Su Trambuccone. Durante l’emergenza, l’aeroporto “Costa Smeralda” è rimasto operativo per i decolli, mentre diversi voli in arrivo sono stati dirottati su Cagliari, Alghero e Rom
È stato riaperto, nella serata di giovedì, lo spazio aereo sul cielo di Olbia, chiuso per alcune ore a causa di un vasto incendio nella zona di Su Trambuccone, vicino alla statale Sassari-Olbia, che aveva costretto a dirottare diversi voli in arrivo all’aeroporto “Costa Smeralda”. Lo ha fatto sapere la Geasar, società di gestione dello scalo gallurese. Durante la chiusura dello spazio aereo, l’aeroporto è comunque rimasto operativo e alcuni aerei sono riusciti a decollare, poiché l’emergenza riguardava l’entroterra e non le aree di manovra e quindi l'area di attraversamento dei velivoli per l'atterraggio. La società di gestione Geasar ha precisato che diversi voli in arrivo sono stati dirottati verso Cagliari, Alghero e Roma e che quasi tutti i velivoli presenti nello scalo hanno lasciato l’aeroporto.
Ritardi e operazioni di spegnimento dell'incendio
L’incendio ha provocato ritardi e lunghe attese per i passeggeri. Due voli provenienti da Monaco sono stati dirottati a Cagliari. Un altro aereo in arrivo da Basilea invece è stato fatto atterrare a Fiumicino. Dirottato a Cagliari anche un volo proveniente da Berlino. Nella zona dell'incendio hanno operando diverse squadre a terra del Corpo forestale, vigili del fuoco e volontari, oltre agli elicotteri della flotta regionale e un canadair.