Poi il conforto alle famiglie delle vittime in Texas e il richiamo ai credenti ad agire attivamente nella vita quotidiana, in famiglia e in ambienti sociali. Le parole del Pontefice durante l'Angelus in Piazza San Pietro
“La pace è un desiderio di tutti i popoli ed è il grido doloroso di quelli straziati della guerra. Chiediamo al Signore di toccare i cuori e ispirare le menti dei governanti affinché alla violenza delle armi sostituiscano la ricerca del dialogo”. Sono le parole che Papa Leone XIV ha voluto dedicare alle vittime dei conflitti in corso nel mondo, durante il consueto Angelus dal balcone di piazza San Pietro. Nei giorni scorsi la tregua in Medioriente sembrava più vicina, con Hamas che aveva accettato la proposta di accordo arrivata dal Qatar per il cessate il fuoco ma con “piccole modifiche”. Ieri sera, però, il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha respinto le richieste della milizia palestinese bollandole come “non accettabili per Israele”.
Un pensiero alle vittime del Texas
Nel corso del suo discorso da Piazza San Pietro, il pensiero del Pontefice è andato anche alle vittime dell’alluvione che ha colpito il Texas negli scorsi giorni, quando il fiume Guadalupe è esondato spazzando via campi estivi e campi scout pieni di bambini e bambine. Esprimendosi in inglese ha detto: “Desidero esprimere le mie più sincere condoglianze a tutte le famiglie che hanno perso i propri cari, in particolare le figlie che erano al campo estivo, nel disastro causato dall'alluvione del fiume Guadalupe in Texas, negli Stati Uniti".
Ai credenti: "Portate Vangelo in famiglia e ambienti sociali"
"La Chiesa e il mondo non hanno bisogno di persone che assolvono i doveri religiosi mostrando la loro fede come un'etichetta esteriore; hanno bisogno invece di operai desiderosi di lavorare il campo della missione, di discepoli innamorati che testimoniano il Regno di Dio ovunque si trovano” ha detto poi rivolgendosi direttamente ai credenti. “Forse non mancano i 'cristiani delle occasioni', che ogni tanto danno spazio a qualche buon sentimento religioso o partecipano a qualche evento; ma pochi sono quelli pronti a lavorare ogni giorno nel campo di Dio, coltivando nel proprio cuore il seme del Vangelo per poi portarlo nella vita quotidiana, in famiglia, nei luoghi di lavoro e di studio, nei vari ambienti sociali e a chi si trova nel bisogno”.
