La deflagrazione è stata sentita in gran parte della città, con una densa nuvola di fumo visibile a occhio nudo da molti quartieri. La Procura di Roma ha avviato un'indagine per lesioni e disastro colposo. Le cause, secondo una prima ricostruzione dei vigili del fuoco, sarebbero da attribuire a un malfunzionamento dell'impianto del gas. "Premesso che le valutazioni sanitarie spettano alla Asl al momento possiamo dire di aver scongiurato il peggio", fa sapere la Protezione civile del Campidoglio
"La velocità con cui hanno operato i vigili del fuoco ha consentito di spegnere le fiamme in tempi rapidi e quindi ha ridotto la quantità di diossina sprigionata nell'aria. È noto che un incendio più dura nel tempo e più raggiunge temperature alte con la conseguente diffusione nell'aria di diossine". A dirlo è la Protezione Civile del Campidoglio in relazione all'incendio che si è verificato ieri in un distributore di benzian nei pressi di via dei Gordiani. Dopo aver sottolineato che le valutazioni sanitarie spetteranno ora alla Asl, la protezione civile ha quindi affermato "di aver scongiurato il peggio, essendo la prima giornata di monitoraggio quella più a rischio dal punto di vista della tossicità dell'aria". Le dichiarazioni arrivano proprio in seguito ai primi monitoraggi dell'Arpa Lazio che questa mattina aveva rilevato "concentrazioni superiori a 0,3 pg/m3" che indicano effettivamente la presenza di diossina nell'aria.
Due persone ricoverate in gravi condizioni
Alle prime avvisaglie di fumo, i gestori del centro estivo adiacente hanno avuto la prontezza di rimandare a casa tutti i bambini e chiudere gli accessi alla piscina che, altrimenti, avrebbe avuto 120 ospiti. Oltre 40 i feriti, di cui due, di 67 e 58 anni, ricoverati in gravi condizioni all'ospedale Sant'Eugenio della Capitale: sono entrambi sedati e sottoposti a ventilazione meccanica assistita. Non solo civili, ma anche soccorritori e agenti delle forze dell'ordine, i primi ad accorrere sul posto prima che l'esplosione li travolgesse. La Procura di Roma, che presto riceverà una prima informativa dagli investigatori, ha avviato un'indagine per lesioni e disastro colposo. Le cause, secondo una prima ricostruzione dei vigili del fuoco, sarebbero da attribuire a un malfunzionamento dell'impianto del gas, un cosiddetto 'blif da gpl', che viene equiparato all'esplosione di una bomba.
Le testimonianza dei cittadini
A confermare la potenza della deflagrazione sono state le tante testimonianze dei cittadini, non solo i residenti del quartiere ma anche quelli delle aree limitrofe. "Siamo stati svegliati da un boato, sembrava una bomba, un attentato", racconta una donna. "Non abbiamo capito di cosa si trattasse, tutti i vetri hanno tremato. Poteva essere una bomba, il terremoto, non capivamo. Poi dal fumo abbiamo capito che era una esplosione". "Mentre andavo verso il centro sportivo, per accertarmi non ci fosse più nessuno, è esplosa un'ambulanza e ho visto un pezzo di lamiera volare verso la mia direzione", dice un 28enne. Arrivavano pezzetti di metallo, cose incendiate". Sul posto è arrivato anche il sindaco della Capitale, Roberto Gualtieri. "Fortunatamente" - ha detto - tra le segnalazioni e l'arrivo sia dei vigili del fuoco che delle forze dell'ordine c'è stato il tempo e la grande capacità di tutti gli operatori che hanno sgomberato la zona, quindi si sono evitate conseguenze molto più gravi". Il primo cittadino è stato in stretto contatto con la premier Giorgia Meloni che ha espresso la sua vicinanza ai feriti e ringraziato tutti i soccorritori. Solidarietà ai feriti anche dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha chiamato personalmente il sindaco Gualtieri. Una preghiera anche da papa Leone XIV, che - da vescovo di Roma - ha seguito "con apprensione gli sviluppi di questo tragico incidente".
Una cinquantina le persone evacuate
In totale sono una cinquantina le persone evacuate in seguito all'esplosione che, oltre al distributore, ha coinvolto anche un deposito del 118 dove c'erano diverse bombole d'ossigeno. Per questo i boati uditi dai residenti sono stati più d'uno, probabilmente causati proprio dai dispositivi medici. Ingenti danni, poi, alla polisportiva Villa De Sanctis, dove a quell'ora - intorno alle 8 - erano già arrivati i primi bambini del centro estivo. "Ai primi sentori di fumo" - racconta il presidente, Fabio Balzani - li abbiamo fatti evacuare, ce ne erano otto. Se fosse successo un'ora più tardi sarebbe stata una strage: ci sarebbero stati i 60 bambini del centro estivo, noi responsabili, e 120 prenotati in piscina". Il municipio V ha attivato l'unità di crisi locale, in attesa anche delle analisi ambientali dell'Arpa per verificare la salubrità dell'aria.
Operazioni di bonifica in corso
La squadra mobile di Roma e i carabinieri del Nucleo operativo ecologico, supportati anche dai vigili del fuoco, stanno acquisendo tutti gli elementi utili per fornire agli inquirenti in un'informativa dettagliata sull'esplosione. In queste ore sono anche in corso le operazioni di bonifica da parte della polizia di Roma Capitale e dei vigili del fuoco sulla messa in sicurezza.
