Milano, i casi di legionella a Crescenzago salgono a 7

Cronaca

I pazienti collegati al focolaio di via Rizzoli, secondo l'Agenzia di tutela della salute, "hanno un'età compresa tra 70 e 92 anni" e, in diversi casi, presentano "fattori di rischio predisponenti per l'infezione"

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Salgono a "7, di cui 5 tuttora ricoverati e un paziente deceduto", come già segnalato, i casi di legionella legati al focolaio rilevato nel complesso di edilizia residenziale pubblica di via Rizzoli 77-87 a Milano. Lo riferisce l'Ats di Milano Città metropolitana, nell'ultimo aggiornamento pubblicato oggi online. I pazienti, ricorda l'agenzia di tutela della salute, "hanno un'età compresa tra 70 e 92 anni", e "in diversi casi sono presenti fattori di rischio predisponenti per l'infezione da legionella".  L'Ats "continua nelle attività di sorveglianza epidemiologica e di monitoraggio delle indagini ambientali in raccordo con MM e Comune di Milano. Il prossimo aggiornamento - si informa nella nota - è previsto lunedì 7 luglio".

 

Indagini per risalire all'origine del focolaio

La Ats fa inoltre sapere che da ieri ha "attivato le indagini finalizzate a individuare l'origine del contagio in stretta collaborazione con MM e il Comune di Milano". "Sono stati effettuati diversi campioni per la ricerca di legionella all'interno di abitazioni" dove sono stati registrati i casi, "di abitazioni di controllo e dell'impianto condominiale di produzione di acqua calda". A questi si aggiungono i campionamenti effettuati da MM e gli interventi di sanificazione e disinfezione della rete idrica condominiale predisposti da MM. "L'esito dei campionamenti - informa ancora l'Ats - sarà disponibile tra qualche giorno, in base ai tempi tecnici necessari per le analisi di laboratorio". Inoltre, si legge ancora nella nota, "MM ha informato gli inquilini in merito alle misure preventive e alle buona pratiche di manutenzione dei terminali degli impianti idrici domestici, anche attraverso la diffusione del materiale informativo disponibile sul sito di Ats: 'Previeni il rischio legionella con semplici accorgimenti'".

 

Cos'è la legionella e come avviene il contagio

Nel documento si ricorda che la legionella è un batterio che vive negli ambienti acquatici, quali ad esempio impianti idrici, serbatoi e tubature, dove si moltiplica a temperature comprese tra 25-45 gradi e in presenza di acqua stagnante, incrostazioni e sedimenti. Il contagio, spiega l'Ats nel focus informativo, avviene attraverso l'inalazione di minuscole gocce (aerosol) di acqua contaminata. Non è invece possibile il contagio da persona a persona - si precisa - né attraverso gli alimenti o bevendo l'acqua. "Gli impianti idrici delle nostre abitazioni possono costituire un habitat ideale per la proliferazione della legionella, ma è possibile ridurre" il rischio "tramite semplici accorgimenti", come ad esempio fare la doccia solo dopo aver fatto scorrere l'acqua calda e fredda, tenendosi lontani dal punto di emissione e avendo aperto le finestre; o ancora effettuare flussaggi periodici, facendo scorrere l'acqua per almeno 5 minuti a finestre aperte; e svuotare completamente le canne per irrigazione al fine di evitare la proliferazione di colonie di legionella.

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