Processo per stupro di gruppo, Ciro Grillo: "Io innocente, mai approfittato di qualcuno"

Cronaca

La fase dibattimentale si è conclusa lo scorso 24 marzo quando sono state fissate le date per l'inizio della discussione. Oggi il procuratore Capasso avanzerà le sue richieste e domani, martedì 1 luglio, sarà la volta delle parti civili

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"Nessuno di noi ha mai approfittato di qualcuno o qualcosa", ha detto Ciro Grillo durante le ultime fasi del processo a porte chiuse nel tribunale di Tempio Pausania, per la presunta violenza sessuale di gruppo che lo vede imputato assieme a tre suoi amici genovesi, Edoardo Capitta, Vittorio Lauria e Francesco Corsiglia. Pochi minuti di dichiarazioni per ribadire la sua innocenza e quella dei suoi amici. "Ho studiato giurisprudenza proprio per questo processo. Sono praticante avvocato, credo nella giustizia e vorrei continuare a crederci", ha concluso il figlio del fondatore del Movimento 5 Stelle. Oggi, lunedì 30 giugno, la parola passa al procuratore Gregorio Capasso per la requisitoria. La fase dibattimentale si è conclusa lo scorso 24 marzo quando sono state fissate le date per l'inizio della discussione. Oggi Capasso avanzerà le sue richieste e domani, martedì 1 luglio, sarà la volta delle parti civili. A seguire, il 10, 11 e 12 luglio, toccherà alle difese degli imputati. 

I fatti contestati agli imputati risalenti all'estate 2019

I fatti contestati ai quattro amici genovesi risalgono al luglio del 2019, nella notte tra il 16 e il 17, quando una studentessa italo norvegese di 19 anni in vacanza in Costa Smeralda con amici, avrebbe subìto uno stupro di gruppo all'interno della villetta a schiera di proprietà della famiglia Grillo a Porto Cervo, dopo una serata trascorsa per i locali della Costa e conclusasi al Billionaire, dove la presunta vittima e una sua amica avevano conosciuto i quattro decidendo poi di seguirli a casa di Grillo Jr. Qui si sarebbe consumata la violenza che i quattro hanno sempre negato, parlando di rapporti consenzienti. Per l'accusa e la parte civile gli imputati hanno abusato a turno della studentessa, oggi 23enne, approfittando delle sue condizioni di inferiorità psicologica e fisica di quel momento dovute ad un abuso di bevande alcoliche consumate durante la serata. Massimo riserbo da parte dei difensori sull'eventualità della presenza dei quattro in aula per rilasciare dichiarazioni spontanee. Finora l'unico ad averlo fatto, ascoltato in tribunale per un totale di 12 ore, è stato Corsiglia, difeso dagli avvocati Antonella Cuccureddu e Gennaro Velle. Non si sono invece mai presentati in aula davanti al collegio presieduto dal giudice Marco Contu, nessuno degli altri tre imputati, che potrebbero però decidere di parlare in qualsiasi momento delle udienze programmate fino a metà luglio.

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