Processo Grillo Jr, Ciro non parla con i giudici: in aula solo uno dei 4 imputati

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Francesco Corsiglia è l'unico dei quattro imputati tra cui Ciro Grillo, Vittorio Lauria e Edoardo Capitta, che ha deciso di sottoporsi all'esame del collegio giudicante di Tempio Pausania per la presunta violenza sessuale di gruppo ai danni di una studentessa italo norvegese nel 2019. "Gli altri 3 imputati renderanno più avanti dichiarazioni spontanee" fanno sapere i loro avvocati

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Ciro Grillo, il figlio del fondatore del M5S Beppe Grillo, imputato con tre amici per violenza sessuale di gruppo, oggi non si è presentato all'interrogatorio nella nuova udienza davanti al Tribunale di Tempio Pausania. Presente in aula soltanto uno dei quattro imputati, Francesco Corsiglia, difeso dagli avvocati Antonella Cuccureddu e Gennaro Velle. Gli altri tre, Ciro Grillo, Vittorio Lauria e Edoardo Capitta hanno deciso di non parlare. “E' un nostro diritto decidere di non far rispondere all'esame i nostri assistiti, ma sicuramente verranno più avanti per rendere dichiarazioni spontanee" dichiarano i loro difensori. Sono tutti accusati di avere stuprato nel luglio 2019 una studentessa italo norvegese in Costa Smeralda. Corsiglia, già nel novembre 2022, aveva reso dichiarazioni spontanee, ribadendo la sua innocenza.

 

 

Gli altri tre renderanno più avanti dichiarazioni spontanee        

Corsiglia torna in aula per la seconda volta dall'inizio del processo. Nel novembre dello scorso anno aveva rilasciato spontanee dichiarazioni negando ogni accusa: "Non le ho mai usato violenza, lei era consenziente. Ho fatto sesso con lei, ma nessuna violenza. Nessuna", sono state le sue parole. Il tribunale ha dato l'incarico a un perito per la traduzione delle chat in lingua inglese intercorse tra la presunta vittima e una sua amica norvegese nel 2018, un anno prima dei fatti contestati. In questa lunga chat la ragazza si sarebbe confidata e avrebbe ammesso di avere un problema: "mi piace conoscere i ragazzi in discoteca", senza però poi essere interessata ad avere con loro dei rapporti. Le parti civili hanno già annunciato battaglia sui contenuti di queste conservazioni. Ma la difesa precisa: "Le chat fanno già parte del fascicolo del dibattimento, quindi il collegio giudicante le ha già", chiarisce l'avvocato Vaccaro.

 

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