Femminicidio Carbonaro, reo confesso scrive al Papa: "Chiedo perdono"

Cronaca

Il 18enne Alessio Tucci ha affidato lo scritto a un sacerdote impegnato in attività di volontariato in carcere. La mamma della vittima ha commentato: "Spero, caro Papa, che non gli risponderete neanche. Niente perdono. Voglio giustizia. Fine pena mai per il mostro"

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Una lettera a Papa Leone XIV per chiedere scusa. Alessio Tucci, in carcere per il femminicidio dell’ex fidanzata Martina Carbonaro (uccisa ad Afragola lo scorso 26 maggio per un abbraccio negato), ha scritto al Pontefice affidando lo scritto a un sacerdote impegnato in attività di volontariato in carcere. Una lettera in cui il ragazzo chiede al Santo Padre di essere perdonato per quello che ha fatto e di pregare per la 14enne. La mamma di Martina ha commentato sui social: "Spero, caro Papa, che non gli risponderete neanche. Un mostro ha ucciso la mia unica figlia, la mia vita. Il delitto che ha fatto lui non lo avrebbe fatto nemmeno un serial killer. Niente perdono. Io sono una mamma afflitta dal dolore. Voglio giustizia. Fine pena mai per il mostro".

Indagini in corso

Le indagini sul femminicidio, coordinate dalla Procura di Napoli Nord, si stanno concentrando sui tablet e i 7 telefonini sequestrati appartenenti al 18enne reo confesso, alla sua famiglia e alla giovane vittima. Dopo l'atto di verifica dell'integrità dei dispositivi informatici è iniziato il processo di copia forense. La Procura di Napoli Nord ha delegato queste operazioni ai carabinieri della sesta sezione "Cyber investigation" del comando provinciale di Napoli mentre i genitori di Martina, insieme con il loro legale, l'avvocato Sergio Pisani, hanno scelto come consulente di parte l'ingegnere e professore Lorenzo Laurato. Successivamente si passerà all'analisi dei dati contenuti sui dispositivi e il report prodotto dagli esperti informatici dell'arma confluirà nel fascicolo d'indagine che vede indagato Alessio Tucci (detenuto in carcere) con l'accusa di omicidio pluriaggravato (anche dalla crudeltà) e occultamento di cadavere.

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