Franzo Grande Stevens, addio all''avvocato di Gianni Agnelli: aveva 95 anni

Cronaca
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Nato Napoli nel 1928, nel corso della sua carriera ha seguito le vicende societarie dei gruppi industriali più importanti del paese, è stato vicepresidente della Fiat, presidente della compagnia di San Paolo e consigliere di amministrazione di Ifil e Rcs. Tra gli incarichi ricoperti anche quello di presidente onorario della Juventus

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È morto Franzo Grande Stevens, 'l'avvocato dell'Avvocato' come fu soprannominato perché legale di fiducia di Gianni Agnelli. Presidente onorario della Juventus, avrebbe compiuto 96 anni il prossimo 13 settembre. La notizia è stata resa noto fonti vicine alla famiglia. Franzo Grande Stevens, uno degli avvocati d'affari più famosi d'Italia, ha avuto tra i suoi clienti imprenditori come Carlo De Benedetti, Luigi Giribaldi e Karim Aga Khan, le famiglie Ferrero, Pininfarina e Lavazza.

20021214-ROMA-ECO-FIAT:FRANZO GRANDE STEVENS VICE PRESIDENTE. Una foto d'archivio che ritrae nel marzo 1997, Giovanni Agnelli con il suo avvocato Franzo Grande Stevens, nominato ieri vicepresidente della FIAT.                          MARCELLINO RADOGNA/ANSA/BT
Da sinistra, Franzo Grande Stevens e Gianni Agnelli. - ©Ansa

Da presidente di Toro assicurazione a presidente della Juventus

Nato il 13 settembre 1928 a Napoli, dove si laurea in legge allievo di Alessandro Galante Garrone, si trasferisce poi a Torino e si iscrive all'Albo degli avvocati nel 1954. Nella sua lunga carriera ha ricoperto ruoli importanti nel mondo economico e in quello sportivo: è stato presidente della Toro Assicurazioni, vicepresidente della Fiat, presidente della Compagnia di San Paolo e, dal 2003 al 2006, della Juventus. Della squadra bianconera è stato presidente d'onore. 

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Il lavoro per la famiglia Agnelli e la Fiat

Grande Stevens è stato, con Gianluigi Gabetti, il regista dell'operazione finanziaria che nel 2005 consentì alla famiglia Agnelli di mantenere il controllo della società, operazione controversa che provocò un'indagine della Consob e anche della Procura, ma che fu la premessa per il rilancio dell'azienda guidata da Sergio Marchionne. E sempre con Gabetti è stato tra i sostenitori dell'alleanza internazionale con l'americana Chrysler.

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