Vasile Frumuzache, killer di Maria Denisa Adas aggredito in carcere. Chi è il reo confesso

Cronaca
Ansa/FACEBOOK VASILE LUIZSA FRUMUZACHE

L'uomo ha confessato anche un secondo femminicidio: si tratta di Ana Maria Andrei, di cui i parenti segnalarono la scomparsa l'1 agosto 2024. IN carcere è stato aggredito con olio bollente da un parente della prima vittima: è ricoverato al pronto soccorso dell'ospedale Santo Stefano di Prato con ustioni di primo e secondo grado. Intanto emergono nuovi indizi: gli investigatori non escludono l'ipotesi che Frumuzache possa aver ucciso anche altre donne

ascolta articolo

Vasile Frumuzache, l’uomo accusato dell’uccisione di Maria Denisa Adas e di Ana Maria Andrei, è stato aggredito in carcere. Come si apprende dalla procura di Prato, l'aggressione è avvenuta con dell'olio bollente tiratogli sul volto da un uomo, cugino di Andrei, anch'egli detenuto nel carcere La Dogaia. Frumuzache ora è ricoverato al pronto soccorso dell'ospedale Santo Stefano di Prato con ustioni di primo e secondo grado. "L'autore" dell'aggressione "ha potuto agire indisturbato senza alcun controllo", ha riportato il procuratore Luca Tescaroli, aggiungendo: "Il fatto è di particolare gravità perché ogni persona, anche se in ipotesi di gravi crimini, ha il preciso diritto di essere tutelata, trattata con umanità e rispettata come essere umano". Il procuratore aveva dato al penitenziario indicazione di massima sorveglianza per Frumuzache, assegnato alla sezione Protetti promiscui, che reclude detenuti a rischio per la loro incolumità. La sua presenza però avrebbe scatenato la protesta degli altri romeni nella stessa sezione, che hanno rifiutato la sua presenza. Allora Frumuzache è stato spostato in un altro reparto dove però vi è già detenuto, per altri fatti, il cugino di Ana Maria Andrei. 

Frumuzache si trovava in carcere dopo la confessione, avvenuta il 5 giugno, del femminicidio di Maria Denisa Adas: il corpo della 30enne escort romena scomparsa da Prato la notte tra il 15 e il 16 maggio è stato ritrovato più di due settimane dopo, il 4 giugno, nei pressi di un casolare abbandonato a Montecatini. Durante un secondo interrogatorio l'uomo ha confessato di essere l'autore anche dell’uccisione di un'altra donna, Ana Maria Andrei, di cui i parenti segnalarono la scomparsa l'1 agosto 2024. 

Ipotesi serial killer

Vasile Frumuzache ha 32 anni ed è di origini romene. Svolge la professione di guardia giurata e fino al momento delle confessioni per i due femminicidi risultava incensurato. L’uomo è sposato e ha due figli. Stando a quanto ricostruito dagli investigatori Frumuzache è in Italia da quando aveva 14 anni: prima avrebbe vissuto con la madre in provincia di Trapani e poi si sarebbe trasferito in Toscana nel 2022. Su di lui la procura di Prato ha attivato accertamenti facendo nuovi controlli anche su altre donne scomparse in tutte le città in cui il 32enne ha vissuto: il dubbio degli inquirenti è che si possa trattare di un serial killer. Ipotesi che potrebbe prendere forma con i nuovi indizi trovati nella perquisizione effettuata nella sua abitazione a Monsummano Terme (Pistoia). Gli investigatori pensano che le vittime potrebbero essere più di due proprio per questi nuovi segnali recepiti nel prosieguo delle indagini. 

Leggi anche

Killer di Denisa Adas confessa anche l'omicidio di un'altra donna

Indagini in corso

Sulla base dei nuovi indizi emersi nella perquisizione dell'abitazione di Frumuzache, la procura di Prato ha deciso di disporre l'esame di sette anni di traffico telefonico da e verso gli apparecchi fissi e cellulari di cui ha avuto disponibilità nel corso di questo periodo il 32enne. Saranno esaminati i tabulati dei numeri di telefono in uso al vigilante con l'obiettivo di ricostruire i rapporti e la sua rete di contatti. Al vaglio anche la confessione resa sotto interrogatorio per valutare l'eventualità di complici, considerando anche punti deboli nel suo racconto, lacune o omissioni. L'uomo, ad esempio, ha detto di aver strangolato e poi decapitato Denisa Adas nella stessa camera dove avevano avuto un incontro sessuale a pagamento ma sul luogo non ci sono tracce di sangue, né apparenti segni di pulitura di materiale ematico. Intanto la procura di Prato aspetta i filmati delle telecamere pubbliche del Comune per verificare la veridicità della confessione anche rispetto ai tragitti e agli orari riferiti dal 32enne 

Doppia confessione

Dopo essere stato interrogato una prima volta, Frumuzache ha confessato di aver ucciso Maria Denisa Adas e ha fatto ritrovare il suo corpo senza vita, gettato tra i rovi sulla collina di Montecatini Terme, al bosco della Panteraie. Nel corso delle indagini, però, gli investigatori hanno trovato in un box di proprietà dell’uomo a Monsummano l’auto di un’altra donna, della quale era stata denunciata la scomparsa l'1 agosto 2024. Durante un secondo interrogatorio, dunque, il 32enne avrebbe confessato anche il secondo femminicidio, affermando di aver ucciso Ana Maria Andrei a coltellate perché si era rifiutata di avere con lui una prestazione sessuale a pagamento. Anche di questa vittima, come per Denisa, l'uomo ha fatto ritrovare i resti: li aveva nascosti nella stessa zona impervia e isolata di Montecatini.

La prima vittima: Ana Maria Andrei

La scomparsa di Ana Maria Andrei, 27enne originaria della Romania, era stata denunciata l'1 agosto del 2024. Una cugina della vittima, segnalando la scomparsa di Andrei, aveva fornito alle autorità il numero di telefono della donna e alcune informazioni relative alla sua auto, una Bmw di colore rosso. I carabinieri, allora, avevano fatto ricerche ma la segnalazione era stata classificata come "allontanamento volontario" e della donna non si è saputo più nulla. La vicenda della prima donna scomparsa è stato collegata a quella di Denisa grazie all'esame delle celle telefoniche: in particolare la sera del 15 maggio è emerso il numero del cellulare di Ana Maria Andrei di cui non si avevano appunto più notizie da nove mesi. La 27enne abitava in modo stabile a Montecatini Terme (Pistoia), nella zona sud-ovest della città, una periferia attraversata dall'autostrada A/11 Firenze-Mare. Per i resti di Ana Maria, in avanzato stato di decomposizione, ci saranno autopsia e un prelievo del Dna per accertarne l'identità. 

Cronaca: i più letti