Treni, cantieri estivi a raffica. Dall’Alta Velocità a linee regionali: tratte a rischio
CronacaIntroduzione
Mancano poche settimane all’ultima campanella dell’anno scolastico e già sono molte le prenotazioni per le mete estive. Per chi decide di spostarsi sui treni tuttavia si annunciano mesi da "lavori in corso" per via degli oltre 40 cantieri che interesseranno numerose linee ferroviarie da Nord a Sud della Penisola. Ecco le principali tratte a rischio stop
Quello che devi sapere
Rfi: “Sistemi trasporto alternativi”
Come dichiarato dall’amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana (Rfi) Aldo Isi in audizione alla Commissione Ambiente del Senato, le interruzioni in partenza nel periodo giugno-settembre avranno in media una durata “superiore ai 30 giorni, per interventi di sostituzione deviatoi o potenziamento tecnologico”. “Ovviamente stiamo progettando dei sistemi di trasporto alternativi”, chiarisce l’Ad dell’azienda che gestisce l’infrastruttura ferroviaria nazionale
Per approfondire: “Treni, sciopero del personale del gruppo Fs il 23 maggio”

Le linee interessate
Tra le linee che potrebbero subire disservizi e rallentamenti durante l’estate rientra la dorsale dell’Alta Velocità nel tratto compreso tra Napoli e Firenze e tra Milano e Bologna. Cantieri sono in vista anche sulla linea regolare Milano-Genova
Perché i cantieri in estate?
A direzionare gli interventi nei mesi climaticamente più caldi dell’anno sono soprattutto i movimenti dei passeggeri. Con la chiusura di scuole, università e l’incremento del numero di lavoratori in ferie la presenza capillare dei pendolari subisce una drastica riduzione e incentiva i cantieri di manutenzione. La tendenza è tuttavia controbilanciata dall’aumento dei flussi turistici nazionali e dall’estero così come dai fuorisede che durante il periodo estivo si muovono in treno per raggiungere i rispettivi comuni di residenza
Oltre mille cantieri aperti
Il cronoprogramma estivo tracciato dal numero uno di Rfi segue quanto affermato dall’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato (Fs) Stefano Donnarumma che a fine febbraio aveva indicato tempi lunghi sugli oltre 1.200 cantieri aperti, tra manutenzione ordinaria e opere finanziate con fondi Pnrr. “Non finiranno in un mese, andranno avanti per anni”, aveva detto lasciando intendere relativi disagi per l’utenza
Manutenzione costante
Del resto, come evidenzia Rfi la rete ferroviaria italiana necessita di costante attenzione e lavori di ammodernamento. Per i prossimi 10 anni l’azienda ha in programma 115 miliardi di euro di investimenti, quasi la metà (40%) dei quali destinati a potenziare “la qualità del servizio, la manutenzione e la sicurezza”
Dove si concentrano gli investimenti
Tra le tratte del Centro-nord dove sono destinate a concentrarsi i principali investimenti, con prevedibile impatto sull’utenza, ci sono la Torino-Lione, la Brescia-Padova e la Verona-Brennero. Al Centro-sud i lavori infrastrutturali interessano soprattutto la Roma-Pescara, la Salerno-Reggio Calabria e la Messina-Catania-Palermo. "Iniziamo a vedere pezzettini di quelle opere che fino a qualche tempo fa erano solo un progetto e che daranno dei benefici", afferma Isi
Cantieri verso la conclusione
Non solo interruzioni e disservizi: i prossimi mesi potrebbero segnare anche la conclusione di alcuni cantieri come il bivio Ronchi sulla Milano-Venezia o, nel Lazio, il raddoppio del tratto Lunghezza-Bagni di Tivoli, nell’hinterland di Roma. Al Sud potrebbero vedere la luce il primo tratto della Napoli-Bari AV e della linea veloce Palermo-Catania. Come riferito da Repubblica, tuttavia, su quest’ultima tratta la riprogrammazione dei fondi Pnrr rischia di far slittare la consegna al 2026
Circolazione treni a fine 2024
Tra scioperi a raffica, blackout e guasti tecnici, numerosi disservizi hanno caratterizzato l’ultimo scorcio del 2024, giornate nere che hanno avuto un impatto significativo sulla circolazione lungo la rete nazionale. "Veniamo da un settembre-dicembre 2024 con parecchie difficoltà. Abbiamo una fotografia sulla puntualità dei primi mesi del 2025: stiamo andando meglio rispetto alla fine del 2024", rileva l'ad di Rfi che sulla circolazione nei prossimi mesi aggiunge: "Abbiamo davanti l'estate che sarà caratterizzata da un grande numero di cantieri. Sicuramente gli interventi messi in campo stanno dando i primi frutti, ci sono dei segnali positivi. Basta guardare i volumi: siamo allineati su quelli del 2024, sia sull'alta velocità sia sul servizio universale. Sul trasporto regionale viaggiamo attorno al 91%, è un risultato importante"
Passeggeri in aumento
A spingere verso nuovi interventi sulla rete ferroviaria italiana per evitare il rischio di una saturazione del sistema concorre anche l’incremento costante dei passeggeri e dei treni in circolazione che hanno raggiunto picchi di 9-10mila convogli al giorno, 400 dei quali solo sull’Alta Velocità
Il boom dell’Alta Velocità
Dal suo debutto a metà anni Duemila, il trasporto veloce in Italia ha registrato una progressiva impennata passando dai 6,5 milioni di passeggeri nel 2008 ai 45 milioni registrati lo scorso anno, numeri che impongono un adeguamento della capacità
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