La maggioranza si è schierata a favore, mentre le opposizioni si sono astenute come annunciato in Aula
Il Senato con 78 voti favorevoli, 53 astensioni e nessun voto contrario ha approvato la conversione in legge del decreto sulle polizze assicurative contro i rischi da catastrofi. La maggioranza si è schierata a favore, mentre le opposizioni si sono astenute come annunciato in Aula. Dopo il via libera della Camera dell’8 maggio scorso il decreto è ora legge. Consta di due articoli che fanno riferimento agli obblighi assicurativi delle imprese: ne proroga i termini, ne definisce le modalità di attuazione e, inoltre, introduce eccezioni e chiarimenti interpretativi alla norma vigente. Con questo provvedimento le imprese di medie dimensioni potranno stipulare assicurazioni a copertura dei danni causati da calamità naturali entro il primo ottobre 2025; quelle piccole e micro fino al 31 dicembre, mentre per le grandi imprese il termine non cambia, rimanendo fissato al 31 marzo scorso. È anche prevista la sospensione per 90 giorni delle sanzioni per quelle imprese con obbligo di stipula entrato in vigore ad aprile.
Come verrà calcolato il valore da assicurare
Il valore dei beni da assicurare coinciderà, per quelli immobili, con il costo di ricostruzione a nuovo, per i beni mobili, con il costo di rimpiazzo e, per i terreni interessati dall’evento calamitoso, con il costo di ripristino delle condizioni. Dovranno essere assicurati contro le catastrofi anche gli immobili su cui è in corso una sanatoria o un condono. Invece, per quanto riguarda gli immobili in affitto l’indennizzo a cui ha diritto il proprietario verrà usato per ripristinare il bene danneggiato o distrutto. Inoltre per evitare le speculazioni sui premi assicurativi, sarà coinvolto il Garante per la sorveglianza dei prezzi che, insieme all’Ivass, svolgerà “la funzione di controllo e verifica”.
