Caso Orlandi, in commissione agente segreto Gramendola: chi è e che ruolo ha avuto

Cronaca

Gramendola nel 1983, anno delle sparizioni, lavorava nel Sisde, i servizi segreti italiani, e si occupò personalmente del celebre caso di cronaca assieme ad un altro agente, Giulio Gangi, di cui era amico e superiore

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E' prevista per oggi, 15 maggio, l’audizione dell’agente dei servizi segreti Gianfranco Gramendola di fronte alla commissione bicamerale d’inchiesta sui casi di scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori. Gramendola nel 1983, anno delle sparizioni, lavorava nel Sisde, i servizi segreti italiani, e si occupò personalmente del celebre caso di cronaca assieme ad un altro agente, Giulio Gangi, di cui era amico e superiore. 

 

Il ruolo di Gramendola nella scelta del legale della famiglia Orlandi

Il nome dello 007 è stato collegato al caso dieci anni dopo la scomparsa della giovane Orlandi, nel 1993, quando il padre della ragazza, Ercole Orlandi, ne aveva parlato alla giudice istruttrice Adele Rando, all’epoca titolare dell’inchiesta. In quell’occasione venne fuori il legame tra Gramendola e la famiglia della quindicenne, alla quale propose un avvocato di fiducia dei servizi: Gennaro Egidio. Gli Orlandi avevano conosciuto l’agente come “dottor Leone”, il nome in codice utilizzato durante il servizio. Questa versione è stata confermata anche dal fratello di Emanuela, Pietro Orlandi, che recentemente ha ribadito come, a presentare l’avvocato Egidio alla sua famiglia, era stato proprio Gianfranco Gramendola. Insomma, Il nome dell’agente del Sisde riemerge varie volte nelle carte dell’inchiesta archiviata nel 1997, motivo per cui potrebbe risultare un testimone fondamentale per ricostruire una vicenda che dopo 42 anni rimane ancora immersa nel mistero.

 

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