Terremoto a Napoli, sciame sismico nei Campi Flegrei: oltre 50 scosse

Cronaca

Tanta paura, ma nessun danno particolare dopo le scosse che si sono susseguite per tutta la giornata di ieri, a partire da quella più intensa (di magnitudo 4.4) delle 12.07. Il governo pronto a dichiarare lo stato di emergenza

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Sono state oltre 50 le scosse che per tutto il pomeriggio di ieri hanno caratterizzato lo sciame sismico che ha investito i Campi Flegrei. Alle 12.07 il bradisismo è tornato a farsi sentire con una scossa di magnitudo 4.4, seguita da un’altra di 3.5. Oltre alla paura, con migliaia di persone riversate in strada, il caos e la paralisi del traffico, ci sono state inevitabili conseguenze: scuole e aziende chiuse, verifiche in molti edifici. Ha rischiato di crollare il campanile della chiesa di Sant’Antonio, accanto al carcere femminile già sgomberato. Ma ci sono state anche alcune frane: due all’interno della Solfatara, una su un versante di Monte Barbaro lungo via Campana, dove si è verificato anche il crollo di una palazzina, per fortuna disabitata. 

Governo pronto a dichiarare lo stato di emergenza

Il governo dichiarerà lo stato di emergenza nazionale per l'area, ha informato il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare Nello Musumeci.  Per il momento la macchina organizzativa ha funzionato. "Le prime verifiche fatte sia da parte dei vigili del fuoco sia da parte di Città metropolitana sulle scuole e sulle strutture pubbliche stanno dando un esito abbastanza rassicurante", ha detto il prefetto di Napoli, Michele di Bari, a margine dei lavori del Centro di coordinamento soccorsi che è stato immediatamente convocato dopo la scossa. "Non abbiamo avuto molti danni" - ha proseguito - "c'è un costone sul quale sono in corso verifiche e un rudere che è stato distrutto ma per il resto tanta paura e nessuna evenienza particolare". 

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