I fatti risalgono al luglio del 2024 quando i carabinieri di Roma hanno arrestato gli operatori con le accuse, a vario titolo, di tortura e maltrattamenti ai danni di pazienti affetti da gravi patologie psicofisiche. Le pene decise vanno dai 3 anni e quattro mesi ai 2 anni e quattro mesi
Con sentenza del gup di Roma sono arrivate tre condanne e un’assoluzione nel processo, svolto con rito abbreviato, nei confronti di operatori sociosanitari impiegati nel Centro di Educazione Motoria (Cem). I fatti risalgono al luglio del 2024 quando i carabinieri di Roma hanno arrestato gli operatori con le accuse, a vario titolo, di tortura e maltrattamenti ai danni di pazienti affetti da gravi patologie psicofisiche. Le pene decise vanno dai 3 anni e quattro mesi ai 2 anni e quattro mesi.
Il processo
Nell’ambito della stessa vicenda, lo scorso 13 gennaio il gup di Roma aveva disposto due rinvii a giudizio e quattro patteggiamenti, di cui due a 4 anni per il reato di tortura, nei confronti di altri operatori sociosanitari. Per due imputati che avevano optato per il rito ordinario il processo inizierà il prossimo 4 novembre davanti ai giudici della prima sezione collegiale. Secondo l’accusa, gli operatori avrebbero inflitto ripetute violenze ai danni di alcuni pazienti affetti da gravi patologie psico-fisiche. Le indagini, coordinate dalla procura capitolina e delegate ai carabinieri del nucleo investigativo di Roma, erano partite da una denuncia presentata nell’aprile 2023 dai vertici della Croce Rossa capitolina, costituitasi parte civile nel procedimento, dopo avere notato un paziente della struttura con una vistosa ecchimosi al volto compatibile con delle percosse.
