I carabinieri del comando di Palermo hanno eseguito un fermo di indiziato di delitto nei confronti di un 18enne palermitano, accusato in concorso del reato di strage
C'è un altro arresto per la strage di Monreale, in cui hanno perso la vita tre ragazzi. I Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo hanno infatti eseguito un provvedimento di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura, nei confronti di un 18enne palermitano, accusato - in concorso - del reato di strage. I carabinieri, che conducono le indagini, sabato pomeriggio hanno anche individuato la moto utilizzata dal gruppo di persone - tra cui ci sarebbe stato Salvatore Calvaruso, 19 anni, il primo dei fermati - che hanno scatenato la notte di follia, uccidendo i venticinquenni Massimo Pirozzo e Andrea Miceli e il cugino di quest'ultimo, Salvatore Turdo, di 23 anni. Prima che i militari, giunti in forze allo Zen, andassero ad arrestarlo, il sospettato si è consegnato, presentandosi in caserma assieme al legale di fiducia.
Non ha risposto a tutte le domande
Il giovane fermato si chiama Samuel Acquisto ed è accusato, in concorso con altri, del reato di strage. È stato lo stesso Acquisto, dopo essersi presentato spontaneamente con il suo legale alla polizia, ad ammettere di essere stato presente durante la sparatoria. Il 18enne però alle domande sul ruolo avuto e sui complici ha sempre detto di non voler rispondere. Per il pm che ha coordinato le indagini le affermazioni di Acquisto sarebbero illogiche. Il ragazzo avrebbe detto di sentirsi in colpa ma ha poi negato di aver avuto un ruolo nella sparatoria; ha ammesso di guidare la moto poi trovata dagli inquirenti, ma non ha voluto dire chi fosse il suo passeggero. Infine ha tentato di coprire Calvaruso dicendo di non averlo visto sui luoghi della strage.