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Omicidio Garlasco, legali di Stasi chiedono la semilibertà. No della Procura generale

Cronaca
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La sostituta pg di Milano ha chiesto "il rigetto" della richiesta di semilibertà e di sospendere il procedimento per compiere accertamenti su quell'intervista per la quale il 41enne non ha chiesto l'autorizzazione alla direzione del carcere. Contemporaneamente a Pavia l'incidente probatorio chiesto dalla Procura per Sempio: la Procura ha chiesto la ricusazione di Emiliano Giardina, il genetista forense nominato dal gip per occuparsi delle analisi genetiche nel maxi incidente probatorio

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La Procura generale di Milano, con la sostituta pg Valeria Marino, ha chiesto, a differenza di quanto aveva detto ai cronisti il difensore di Alberto Stasi al termine dell'udienza a porte chiuse davanti al Tribunale di Sorveglianza, il "rigetto" della richiesta della semilibertà avanzata dal condannato definitivo per l'omicidio di Chiara Poggi. La decisione dei giudici è attesa entro cinque giorni. Oggi infatti nel capoluogo lombardo ha avuto luogo l'udienza per Stasi, condannato in via definitiva a 16 anni di carcere per aver ucciso Chiara Poggi il 13 agosto 2007. Contemporaneamente, a Pavia, l'incidente probatorio chiesto dalla Procura per Andrea Sempio, attualmente indagato per omicidio in concorso, per stabilire se la traccia genetica trovata sulle unghie della vittima è compatibile con il patrimonio genetico dell'amico del fratello di Chiara Poggi. Come confermato dall'avvocato Massimo Lovati, Sempio non sarà presente oggi all'udienza. E, come lui, neppure Stasi. 

Udienza per la semilibertà di Stasi a Milano

La sostituta pg della Procura generale, diretta da Francesca Nanni, ha chiesto ai giudici "il rigetto" della richiesta di semilibertà e, in subordine, di sospendere il procedimento, e dunque non arrivare subito a decisione sull'istanza, per compiere accertamenti su quell'intervista per la quale il 41enne non ha chiesto l'autorizzazione alla direzione del carcere. Quell'intervista non autorizzata, ad ogni modo, è l'unico neo evidenziato dalla Procura generale nel comportamento di Stasi in quanto tutte le relazioni del carcere sono positive. Per lui la strada pare tracciata: prima la semilibertà e poi tra qualche mese la richiesta di affidamento in prova, per uscire definitivamente dal carcere. 

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Difesa Stasi: "Nessuna infrazione a prescrizioni su intervista"

In merito all'intervista concessa a Le Iene da Alberto Stasi di fine marzo non ci sono state infrazioni alle prescrizioni a lui imposte. A dirlo è la difesa del 41enne dopo la richiesta di sospensione del procedimento per compiere accertamenti sull'intervista stessa. Nel documento, che porta la data di martedì 8 aprile e inoltrato ai giudici della Sorveglianza di Milano, il direttore Giorgio Leggieri "specifica", "ad integrazione di quanto già inviato" e "qualora utile per la discussione relativa alla misura richiesta", che l'intervista, "andata in onda" il 30 marzo, "è stata registrata durante il permesso premio" il 22 marzo e "non si sono rilevate, pertanto, infrazioni alle prescrizioni".

Incidente probatorio per Sempio a Pavia

L'incidente probatorio per Sempio a Pavia ha l'obiettivo di valutare l'utilizzabilità del profilo estratto dal materiale trovato sulle unghie della 26enne. La Procura di Pavia ha chiesto però la ricusazione di Emiliano Giardina, il genetista forense nominato dal gip Daniela Garlaschelli per occuparsi delle analisi genetiche. La difesa di Alberto Stasi ha inoltre chiesto l'esclusione dall'incidente probatorio di Luciano Garofano, l'ex comandante del Ris indicato come consulente dalla difesa di Sempio. "Saremo sereni con o senza la presenza, peraltro. Abbiamo ritenuto che ci fosse una sorta di incompatibilità", ha spiegato lasciando il Tribunale di Pavia l'avvocato di Alberto Stasi, Antonio de Rensis. "Non capiamo il perché di questa richiesta", ha replicato l'avvocato Angela Taccia, che con Massimo Lovati difende Sempio. "Luciano Garofalo era comandante del Ris, ma non è mai nemmeno entrato nella villa di Garlasco". La gip Daniela Garlaschelli si è riservata le decisioni senza fornire indicazioni sui tempi.

 

L'analisi del dna di Sempio

La traccia prelevata a Sempio lo scorso 13 marzo potrebbe anche dare un match, ma il risultato non può in ogni caso scagionare Stasi, contro cui - secondo la Cassazione - c'è un “mosaico di prove”. Il cromosoma Y individuato sui frammenti delle unghie della vittima non sarebbe identificativo né databile, ma indicherebbe una linea paterna. Otto anni fa infatti la stessa Procura di Pavia aveva archiviato il caso di Andrea Sempio, precisando che il giovane usava il computer della vittima e che dunque toccando quella tastiera ci potrebbe essere stato il trasferimento di una traccia minima. 

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