
Per il presidente dell’Associazione nazionale dei magistrati l’obiettivo “è imbastire tutta una serie di manifestazioni, di incontri, di modalità di comunicazione”. E annuncia: “Entro fine maggio andremo da Mattarella, punto di riferimento per tutti i magistrati italiani”
L’obiettivo della magistratura italiana deve essere quello di migliorare e aumentare la comunicazione per diffondere il suo punto di vista sul tema della separazione delle carriere. A dirlo è il presidente dell'Associazione nazionale dei magistrati, Cesare Parodi. “Il nostro principale obiettivo adesso è imbastire tutta una serie di manifestazioni, di incontri, di modalità di comunicazione per portare questo messaggio ovunque e a chiunque", ha spiegato rispondendo ad alcune domande a margine della riunione del comitato direttivo centrale dell'associazione in corso a Roma, sulle proteste dei magistrati. E in merito ai prossimi passi che il sindacato delle toghe intende fare dopo lo sciopero del 27 febbraio scorso contro la riforma sulla separazione delle carriere, Parodi ha aggiunto: "Non sarà facile, è molto difficile, anche perché non è che siamo così ben inseriti nei canali di comunicazione. Faremo tutto il possibile per portare il nostro messaggio alle persone che magari non l'hanno capito o che magari non lo conosco nemmeno".
Parodi: "Da Mattarella entro fine maggio"
Cesare Parodi ha poi parlato dell’incontro che la Giunta del sindacato delle toghe avrà con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, per presentarsi dopo il suo insediamento avvenuto all'inizio di febbraio. "Andremo entro il mese di marzo a rendere il doveroso omaggio al presidente Mattarella che, davvero, non sarà un omaggio formale", ha fatto sapere. "Il presidente Mattarella è veramente un punto di riferimento per tutti i magistrati italiani, anche con le sue recenti dichiarazioni sul tema dell'indipendenza ancora una volta ha dimostrato di essere un personaggio straordinario per chiarezza, lucidità e coraggio e quindi andremo a salutarlo molto volentieri".
