Festival Sanremo, la Rai ricorre contro la sentenza del Tar Liguria. La vicenda
CronacaViale Mazzini fa ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza dei giudici che avevano definito “illegittimo l’affidamento diretto” dell’organizzazione del Festival da parte del Comune di Sanremo. “Il ricorso accerterà la piena legittimità delle delibere, fermo restando che nessuno, al di fuori di Rai, è titolato a organizzare il Festival nella sua versione attuale i cui diritti spettano a quest'ultima in via esclusiva”, ha dichiarato l’azienda. Anche il Comune ligure è pronto ad adire le vie legali
A una settimana dall’avvio della 75esima edizione del Festival di Sanremo, la Rai ha deciso di ricorrere al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar della Liguria che, lo scorso dicembre, aveva dichiarato "illegittimo l'affidamento diretto" alla tv pubblica da parte del Comune di Sanremo "dell'organizzazione del festival" per il 2024-2025: fatta salva la prossima edizione, affidata a Carlo Conti, dal 2026 si dovrà procedere "con una gara aperta agli operatori del settore" secondo i giudici liguri. L'azienda di Viale Mazzini, che aveva immediatamente rivendicato "la titolarità del format televisivo" adottato da anni, formalizza ora il suo ricorso, mirato a "far accertare la piena legittimità delle delibere con le quali il Comune di Sanremo le aveva concesso in uso esclusivo il marchio ‘Festival della Canzone Italiana', fermo restando che - come riconosciuto dalla stessa sentenza appellata - nessuno al di fuori di Rai è titolato a organizzare il Festival nella sua versione attuale i cui diritti spettano a quest'ultima in via esclusiva”.
Il caso
Tutto era partito dal ricorso al tribunale amministrativo fatto dalla Just Entertainment, società di edizione musicale e di produzione e realizzazione di eventi e opere musicali, che nel marzo 2023 aveva presentato al Comune una manifestazione di interesse "ad acquisire la titolarità dei diritti di sfruttamento economico e commerciale del Festival" e del relativo marchio "per curare l'organizzazione e lo svolgimento del Festival" nonché le relative "attività di promozione e diffusione". Di fronte al mancato riscontro del Comune, la Je di Sergio Cerruti aveva impugnato il provvedimento con cui lo stesso Comune "avrebbe affidato a Rai la concessione dell'uso in esclusiva del marchio 'Festival della Canzone Italiana' e "lo svolgimento della 74esima edizione, nonché di eventuali successive edizioni". Una sentenza certamente complessa, giocata sulla distinzione tra la titolarità del marchio e il format tv: come ha fatto sapere Viale Mazzini, “il Tar ha giudicato irregolari soltanto le delibere con le quali il Comune di Sanremo ha concesso in uso esclusivo a Rai il marchio 'Festival della Canzone Italiana', nonché alcuni servizi ancillari erogati in occasione dell'organizzazione del Festival stesso. Dunque, nessun rischio che la manifestazione canora, nella sua veste attuale, possa essere organizzata da terzi".
La mossa del Comune
Sul caso si è mosso anche il Comune di Sanremo, che ha deciso da un lato di ottemperare alla sentenza del Tar, bandendo una manifestazione di interesse ("subito dopo il Festival sicuramente saremo pronti", ha annunciato qualche giorno fa il sindaco, Alessandro Mager) e dall'altro di predisporre a sua volta il ricorso al Consiglio di Stato: "Sarà presentato dai nostri legali, entro febbraio. I termini non sono ancora scaduti. Non ci sono previsioni di discussioni immediate anche se non dovrebbero passare molti mesi dal momento della presentazione del ricorso a quello dell'udienza", ha dichiarato il primo cittadino della cittadina ligure.

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Proseguono i preparativi
All'Ariston intanto procedono a passo spedito le prove, in vista del debutto di martedì 11 febbraio. E vengono smentite dal suo staff le indiscrezioni secondo cui, dopo il caso Emis Killa, anche Fedez potrebbe ritirarsi dal festival, viste le notizie sulla sua vita privata diffuse in questi giorni: il rapper sta seguendo regolarmente tutto il percorso di preparazione all'evento.
