L'ultimo saluto a Certaldo, il paese dove abitava, del giovane ucciso lo scorso 29 dicembre. Fuori dalla chiesa due giovani si sarebbero infatti scontrati e sarebbe spuntato anche un coltello
Una bara bianca per Maati Moubakir, il 17enne ucciso a coltellate il 29 dicembre a Campi Bisenzio e di cui oggi c'è stato il funerale a Certaldo (Firenze), il paese dove abitava, e dove non sono mancati i momenti di tensione. Due giovani infatti sarebbero entrati in contatto e sarebbe spuntato anche un coltello. I carabinieri hanno cercato di riportare la calma fra i giovani sul sagrato. Secondo le prime ricostruzioni l'alterco e il parapiglia fra i due è durato una trentina di secondi finché il giovane venuto per cercare l'amico di Maati ha estratto il coltello. L'atto ha provocato tensioni fra gli amici del 17enne Maati ucciso a Campi proprio con delle coltellate.
L'omelia in chiesa
Durante la cerimonia in chiesa il parroco ha letto una lettera inviata dall'arcivescovo Gherardo Gambelli: "Esprimo la mia vicinanza e condoglianze per la perdita di Maati. Un dolore difficile da sopportare, un giovane strappato in un modo così crudele alla vita". C'erano i genitori Farid Moubakir e Silvia Baragatti, la sorella, i nonni, i due fratelli figli di Farid. Una foto del 17enne è rimasta esposta per tutta la cerimonia e durante i cortei funebri, per andare alla chiesa e poi per il cimitero. Ha preso la parola anche un amico: "La tua scomparsa mi fa soffrire, ma ancor di più mi fa soffrire il fatto che al mondo esista cosi tanta cattiveria e che non si rifletta più sull'importanza di una vita umana. Questo è un campanello d'allarme, dobbiamo dimostrare come persone, rispettandoci e preoccupandoci per il prossimo, che siamo una vera comunità. Dobbiamo dimostrare a Maati che il mondo che ha lasciato non è solo marcio e corrotto, ma pieno di buone persone".