Una valanga si è staccata questa mattina nel territorio comunale di Trasquera, nella provincia di Verbano-Cusio-Ossola. Cinque le persone coinvolte: tre sono morte, due - illese ma sotto choc - sono state elitrasportate in ospedale. "Erano tutti esperti. Stavano risalendo il canale dove c'era già una traccia di qualcuno passato in precedenza, ma sono stati travolti dalla valanga", dice il responsabile del Soccorso Alpino della X Delegazione Valdossola
Una valanga si è staccata questa mattina nel territorio comunale di Trasquera, nella provincia di Verbano-Cusio-Ossola. Le persone coinvolte sono cinque: tre sono morte e due sono state elitrasportate in ospedale illese, ma sotto choc. La zona è quella di Punta Valgrande. Sul posto è intervenuto il soccorso alpino civile e il soccorso alpino della guardia di finanza, anche con l'elicottero e le squadre cinofile.
La valanga
La valanga si è staccata lungo il crinale est di Punta Valgrande, cima di 2.850 metri. L'area è al confine con la Svizzera. "Quella zona è a più di duemila metri, non c'è niente da fare se non con gli sci fuori pista. Lassù si sale solo con le ciaspole o con l'elicottero", ha detto all'Ansa Geremia Magliocco, sindaco di Trasquera. Nell'area delle Alpi Lepontine Nord, secondo il bollettino dell'Arpa, sopra ai 2.100 metri di quota il rischio valanghe era di livello 3, cioè "marcato".
Cosa è successo
"Erano tutti esperti. Stavano risalendo il canale dove c'era già una traccia di qualcuno passato in precedenza, ma sono stati travolti dalla valanga". A spiegare quanto accaduto in alta Valle Divedro è il responsabile del Soccorso Alpino della X Delegazione Valdossola, Matteo Gasparini. Grazie all'apparecchiatura Artva i tre
deceduti sono stati estratti dalla neve da altri scialpinisti. Tra loro c'era anche un infermiere che ha cercato di rianimarli, purtroppo invano. "Sono stati travolti dalla valanga e trascinati a valle per oltre 500 metri". Fatali i traumi subiti dai tre
giovani verbanesi.
Chi sono le vittime
Fra le vittime, un velista molto noto a livello nazionale e internazionale. Si chiamava Matteo Auguardo, aveva 48 anni, ed era stato il prodiere dell'equipaggio di Mascalzone Latino, una delle barche italiane che hanno disputato l'Americas Cup. Auguardo aveva partecipato con ottimi successi anche a diverse competizioni mondiali in diverse specialità di vela. Lascia la moglie e due figlie piccole. Le altre due vittime sono Gaudenzio Bonini, di Ghiffa, 65 anni, titolare di un'autoscuola, e Matteo Lomazzi, di Verbania, 34 anni, operaio frontaliere. I due superstiti sono Lorenzo Locarni, di Verbania, 32 anni, insegnante, e Renato Rossi, di Verbania, 63 anni, architetto. I corpi delle tre vittime sono stati portati in elicottero a Villadossola e da lì all'obitorio dell'ospedale Castelli di Verbania. I due superstiti sono stati brevemente sentiti a Villadossola dai militari del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza.
Domani prevista l'audizione in Procura a Verbania.