I corpi dei due uomini sono stati ritrovati il 27 dicembre. Cinque giorni prima erano rimasti bloccati in un canalone a 2.700 metri. Perazzini, 42 anni, era un elettricista, mentre il 48enne Gualdi era titolare della Top Infissi di Savignano sul Rubicone
Dopo cinque giorni di ricerche, il 27 dicembre sono stati ritrovati i corpi senza vita di Luca Perazzini e Cristian Gualdi, i due alpinisti originari di Santarcangelo di Romagna (Rimini) che risultavano dispersi in un canalone sul Gran Sasso (a 2.700 metri di quota) dopo essere scivolati verso la Valle dell'Inferno. L'incidente si era verificato mentre scendevano dalla Direttissima del Corno Grande. Erano stati loro stessi a dare l’allarme, facendosi localizzare, ma le ricerche dei soccorritori sono state difficili, a causa delle cattive condizioni meteo.
Chi erano Luca Perazzini e Cristian Gualdi
Luca Perazzini e Cristian Gualdi erano entrambi alpinisti esperti, compagni di molte escursioni, dal Monte Bianco al Monte Rosa. Perazzini, 42 anni, era un elettricista per la ditta Nuova Cei di Santarcangelo di Romagna e risiedeva nella frazione di San Vito. La compagna abita a Bologna e gestiva un negozio di vestiti in centro a Cesena. Gualdi aveva invece 48 anni ed era titolare della Top Infissi di Savignano sul Rubicone, azienda specializzata nella produzione di porte e finestre. Nessuno dei due aveva figli.
