Alpinisti dispersi, soccorritori bloccati a Campo Imperatore dalla bufera

Cronaca
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Sono 18 le persone che, nonostante sia stato riparato il guasto alla funivia che collega Campo Imperatore alla base di località Fonte Cerreto, non possono scendere a valle a causa del maltempo. Rimangono quindi sospese le ricerche di Luca Perazzini e Cristian Gualdi, che da domenica pomeriggio si trovano in un canalone sul Gran Sasso a quota 2.700 metri

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Sono bloccati in un rifugio a Campo Imperatore (L’Aquila), a circa 2.100 metri di quota sul Gran Sasso, gli 11 operatori del Soccorso Alpino che da oltre 48 ore partecipano ai tentativi di recupero dei due alpinisti emiliano romagnoli dispersi sulla montagna. Le ricerche sono ancora sospese  a causa di una bufera di neve ed è probabile che le 18 persone che si trovano all'Ostello "Lo Zio" - soccorritori e personale della struttura - rimangano lì sia oggi che domani.

Risolto il guasto alla funivia

Stamattina, oltre al maltempo, si era registrato anche un guasto alla funivia che collega Campo Imperatore alla base di località Fonte Cerreto (1.115 metri) nella frazione aquilana di Assergi, poi riparato. Tuttavia a causa delle condizioni meteo proibitive non è comunque possibile scendere a valle dal rifugio: in quota sono state registrate - dalle stazioni meteo dell'associazione Caput Frigoris - raffiche di vento fino a 135.2 km/h (al Rifugio Montecristo) e la temperatura di -9.5C a Campo Imperatore (Giardino Botanico).

I soccorritori bloccati

"Cibo a sufficienza, corrente, acqua calda e prodotti per l'igiene personale sono tutti a disposizione dei soccorritori e degli operatori del Centro Turistico del Gran Sasso (Ctgs), attualmente ospiti dell'Ostello di Campo Imperatore, in attesa che finisca la perturbazione", ha spiegato Giusy Scimia, responsabile dell'Ostello. "Essendo un Ostello di montagna siamo preparati a un eventuale stato di emergenza: siamo attrezzati con scorte per rimanere qui almeno dieci giorni, gestendo fino a 25 persone. Ai soccorritori e ai tre operatori del Ctgs, addetti alla funivia, stiamo offrendo colazione, pranzo e cena e le camere per la notte. Altri ospiti non ci sono, in quanto domenica abbiamo fatto discendere tutti per le previsioni meteo avverse". Gianluca Museo, amministratore unico del Ctgs, ha poi comunicato: "Sono costantemente in contatto con i nostri operatori e i soccorritori che sono in una condizione protetta, in attesa del miglioramento del meteo per riprendere le ricerche. Come Ctgs e aquilani siamo vicinissimi alle famiglie dei dispersi, in questo momento così difficile".

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I due alpinisti dispersi

I due alpinisti, il 42enne Luca Perazzini e il 48enne Cristian Gualdi, entrambi di Santarcangelo di Romagna (Rimini), sono bloccati da domenica pomeriggio in un canalone sul Gran Sasso a quota 2.700 metri. Erano ben equipaggiati per la scalata ma si teme per la loro vita: nessuno sa al momento se i due siano ancora vivi dato che di notte le minime sono scese fino a -10°. Nella zona dove si è verificato l'incidente l'allerta domenica era gialla - vale a dire una criticità ordinaria - per le valanghe, e le previsioni parlavano di "precipitazioni da isolate a sparse, anche a carattere di rovescio o temporale" nell'area dell'escursione. Tutte informazioni che erano contenute nel bollettino dell'Agenzia regionale di Protezione Civile del 21 dicembre. Nelle ore successive, però, le condizioni meteo sono peggiorate e sono diventate proibitive, soprattutto a causa del vento, costringendo i soccorritori a fermare le ricerche: lo stop è arrivato dopo il tentativo di lunedì mattina, senza esito, degli uomini del Soccorso Alpino e Speleologico che si sono spinti fino al bivacco invernale del rifugio Duca degli Abruzzi.

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