Morto Gheri Guido, fondatore di Radio Studio 54. L'annuncio della famiglia sui social

Cronaca

 “Oggi si è spento Gheri Guido, un grande uomo, un grande marito, un grande padre, un grande amico, un grande dj” sono le parole scritta dalla famiglia di Gheri  sui social, per annunciare la morte del pioniere delle radio indipendenti

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È morto ieri a Firenze al termine di una malattia, Guido Gheri, dj protagonista della stagione delle radio libere degli anni '70, fondatore della storica emittente fiorentina Radio Studio 54 nel 1975, fondatore e presidente della Nazionale Italiana calcio dei Dj. Aveva 73 anni. Lo annunciano sul suo profilo social i familiari. “Oggi si è spento Gheri Guido, un grande uomo, un grande marito, un grande padre, un grande amico, un grande dj” scrive la famiglia su Facebook “è stato uno dei fondatori delle radio libere indipendenti, che ha sempre raccontato la verità, pioniere di importanti temi di attualità. Ma in cambio ha dovuto subire tanta, tanta malagiustizia”. 

I processi

Guido Gheri, che nel tempo ha sempre mantenuto un costante seguito di pubblico per le sue competenze musicali, negli ultimi anni è stato processato per odio razziale a causa di affermazioni fatte come speaker di programmi radiofonici nella sua emittente. Nel 2023, il Tribunale di Firenze lo ha condannato per diffusione di idee fondate sull'odio razziale, diffamazione e calunnia, per un totale di 5 anni e 6 mesi. Il Tribunale dispose anche la confisca degli impianti usati per la trasmissione della radio sulle frequenze assegnate. Gheri fu anche condannato a un risarcimento complessivo di 150.000 euro al suo ex avvocato e ad un collaboratore per averli screditati.  

Il cordoglio sui social

Numerosi i commenti sui social dei suoi ascoltatori, che hanno seguito l'annuncio della morte e che lo conoscevano col nome d'arte di Gheri Guido, con il cognome anteposto al nome. “Negli anni ’80 si veniva tutte in motorino a Radio Studio 54...eri sempre disponibile a fare 2 battute, e sgridavi chi faceva giustamente troppa confusione" scrive una donna "mi dispiace tanto, rimarrai sempre nella nostra memoria. Condoglianze alla famiglia”. “Caro Guido, a te sono legati i momenti migliori della mia vita, sia durante l’adolescenza, sia durante l’età più matura" si legge in un altro messaggio "Ti ho conosciuto personalmente, come ho conosciuto la tua meravigliosa famiglia. La tua vita è stata spezzata nel momento che ti hanno tolto la tua amatissima radio. Io spero che, un giorno, la tua famiglia possa ottenere quella giustizia desiderata”.

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