Presentate in un evento a Milano le 5 parole diventate virali sui social e entrate a far parte della prestigiosa enciclopedia
TikTok e Treccani insieme per raccontare una lingua che evolve, anche grazie al mondo delle piattaforme social. Il social network e la quasi centeraia enciclopedia mostrano come la nostra lingua sia attiva e camaleontica e, in un evento a Milano, hanno presentato le cinque le parole diventate virali sulla piattaforma social TikTok che sono state inserite nella prestigiosa enciclopedia Treccani. Creator, Delulu, Demure, POV e Slayare sono entrate nella quotidianità degli italiani mettendo in mostra un cambiamento linguistico influenzato dalla creatività e dall'inclusività.
Le definizioni ufficiali di Treccani
- Creator - (content creator) s. f. e m. inv. Persona che, per mestiere o per passione, crea e pubblica contenuti originali e innovativi, principalmente video, da destinare alle piattaforme digitali
- Delulu - agg. (iron.) Nel linguaggio dei social media, viene detto di chi, e spesso da chi, si abbandona a fantasie irrealizzabili e destinate a essere infrante, per es. vagheggiando relazioni sentimentali con personaggi famosi come creator e influencer
- Demure - agg. Di persona, elegante e riservato, sobrio e discreto nel modo di presentarsi e comportarsi; ma spesso, attraverso piattaforme di condivisione come TikTok, viene detto in senso antifrastico, per ridicolizzare atteggiamenti di affettata compostezza e ipocrita decoro
- POV - Acronimo ingl. (Point Of View ‘punto di vista’), usato in it. come s. m. inv. per indicare un tipo di ripresa, utilizzato nei social media e nei videogiochi, nel quale il creatore del contenuto non compare in scena ma mostra in soggettiva un punto di vista specifico per favorire l’immedesimazione nella storia da parte di chi osserva il video
- Slayare - v, intr. Nel linguaggio dei social media, fare un ottimo lavoro, realizzare una performance molto soddisfacente, usato in modo impressivo in una dimensione colloquiale. ◆ E poi ci sono “Slay” (mutuato dallo slang d’oltreoceano, che letteralmente significa “uccidere” ma che per la GenZ è un complimento e vuol dire “Bravo, hai fatto un buon lavoro!”);
Approfondimento
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L’evento
I 5 neologismi sono stati presentati nel corso di un evento ieri a Milano, occasione per raccontare come la lingua italiana sia ancora viva e capace di produrre neologismi e come, allo stesso tempo, non dimentichi le sue radici e la sua forza espressiva. Ginevra Olmo, sui social @gingingii, e Sebastiano Gravina @videociecato, i content creator moderatori della serata, hanno raccontato come avere un luogo online dove esprimere le proprie emozioni, le proprie idee e le proprie competenze possa cambiare la vita di tantissime persone. Dietro ai contenuti ci sono ricerche e sperimentazioni, decine di bozze che portano al prodotto compiuto, sogni e opportunità. E anche il direttore generale di Treccani Massimo Bray, sul palco con Salvatore Di Mari Head of Operations di TikTok Europa, ha sottolineato che TikTok rappresenta un canale espressivo che può diventare utile ed efficace anche per istituzioni ed enti come Treccani, ormai vicina a compiere cento anni perché aiutia ad "aprire un dialogo sempre maggiore e intergenerazionale" e "ci fa capire come la lingua sta cambiando”.
L’uso delle parole
Per Massimo Bray la lingua è viva anche tra i più giovani che spesso sono oggetto di un ritratto non veritiero: “Credo che oggi ci sia solo un modo differente di leggere, usare la cultura, le parole”, continua: “Differente non peggiore, anzi, si prenda ad esempio #booktok, fenomeno ormai diffuso che, da parola riconosciuta nel 2023 da Treccani, diventa community, istituzione, espressione di una visione condivisa del mondo attraverso una passione, l’amore per i libri”. Come ricorda Salvatore Di Mari: “L’originalità che si può esprimere oggi su TikTok, porta al fatto che si usi un linguaggio specifico per creare connessioni immediate con altri con la possibilità di utilizzare un termine nuovo perché è più inclusivo”.