Ieri, per la prima volta, il sistema di allarme pubblico della Protezione Civile It-Alert è stato utilizzato in un caso reale in seguito all’incidente nell’impianto Eni di Calenzano. Il sistema ha inviato un messaggio di allerta ai cellulari nel raggio di 5 km dall'incidente, informando la popolazione e invitandola a mettersi al riparo al chiuso
Ieri, per la prima volta, il sistema di allarme pubblico sviluppato dalla Protezione Civile It-alert è stato utilizzato in un caso reale, in seguito all’incidente nell’impianto Eni di Calenzano, nei pressi di Firenze.
Circa un’ora dopo l'esplosione nel deposito Eni, su tutti i cellulari che si trovavano in un raggio di 5 chilometri dal luogo dell'incidente è stato ricevuto il messaggio che avvisava di quanto appena avvenuto e invitava i cittadini a trovare riparo al chiuso. "Il sistema ha funzionato”, ha riferito il capo della Protezione Civile Fabio Ciciliano, che ha seguito l'evolversi della situazione in contatto con le autorità fiorentine dall'unità di crisi nella sede del Dipartimento.
La procedura di attivazione di It-Alert
Ma perché è trascorsa un'ora tra l'incidente, avvenuto intorno alle 10:20, e l'allerta?
Come ha spiegato Ciciliano, “l’attivazione del piano d'emergenza per incidenti che avvengono in impianti industriali che ricadono sotto la direttiva Seveso prevede una valutazione iniziale sull'impatto che questi possono avere sulla popolazione. Questa valutazione è stata fatta dalla prefettura di Firenze, che ha poi comunicato l'esito al Dipartimento". Da quel momento, erano poco dopo le 11 e, in circa venti minuti, è partito l'invio dei messaggi, che sono iniziati ad arrivare sui telefonini nella zona alle 11:36. Prima dell'invio, però, è stato necessario un intervento manuale sul sistema. It-alert, infatti, prevede che gli Sms vengano inviati a tutti i dispositivi in un raggio di 3 km dal luogo dell'emergenza. “In questo caso - ha sottolineato Ciciliano - abbiamo agito manualmente per estendere il raggio a 5 chilometri".
Come funziona It-Alert
Il messaggio 'aggancia' non solo i cellulari di chi si trova nella zona al momento dell'emergenza, ma anche di tutti quelli che entrano nell'area. "E questo è fondamentale. Chi vive nella zona ha sentito l'esplosione e visto la colonna di fumo ma per chi si stava avvicinando, in auto o in treno, è un'informazione utilissima per evitare di trovarsi in una situazione a rischio”, ha concluso il capo della Protezione Civile. Domate le fiamme e finita l'emergenza, il segnale di It Alert è stato spento alle 16.