Esplosione Calenzano, i tre operai dispersi e le due vittime hanno tra i 45 e i 62 anni

Cronaca
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Al momento, è stato identificato il corpo di una delle due vittime: Vincenzo Martinelli, 51 anni e originario di Napoli. Secondo quanto si apprende, farebbe parte della lista delle persone che mancano all'appello: tutti operai che stavano guidando le autocisterne prima della deflagrazione, tutti di età compresa tra i 45 e i 62 anni

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Due corpi finora sono stati ritrovati mentre altri tre uomini, irrintracciabili, sono molto probabilmente ancora tra le macerie di ciò che resta dopo il dramma. Questo il bilancio provvisorio in seguito all'esplosione avvenuta nel deposito di stoccaggio carburanti dell'Eni a Calenzano, vicino Firenze. Il corpo di una delle due vittime è stato identificato e, secondo quanto si apprende, farebbe parte della lista delle persone che mancano all'appello: tutti operai che stavano guidando le autocisterne al momento della deflagrazione. Il primo ad essere stato identificato è Vincenzo Martinelli, 51 anni, residente a Prato e originario di Napoli: aveva due figlie ed era autista di autocisterne. Forse l'altra vittima, sessantenne, era invece di Bientina, una cittadina del Pisano. Come loro, altri colleghi sul proprio autocarro stavano facendo rifornimento in mattinata per ripartire e cominciare la giornata. Nella lista di chi manca all'appello poi ci sono anche altri camionisti originari di mezza Italia, da Catania a Novara, fino a Matera ed hanno tra i quarantacinque e i sessantadue anni. In particolare non si trovano, oltre alla vittima identificata, un operaio originario di Catania di 57 anni, un operaio 49enne originario della provincia di Novara, un operaio nato in Germania ma di origini italiane di 45 anni e un operaio nato a Matera, anch'egli 45 anni. Tutti gli operai stavano guidando le autocisterne al momento del incidente.

I feriti nell'esplosione

Il bilancio dei feriti nell'esplosione parla di 10 persone che sono state portate in ospedale con mezzi del 118, di cui 3 in codice rosso: uno al centro ustionati di Cisanello di Pisa, un altro al policlinico di Careggi, e un terzo in trasferimento da Firenze a Cisanello. I due feriti a Cisanello, ha spiegato il governatore Giani, saranno operati. Altri 17 feriti, secondo quanto appreso dalla prefettura, si sono invece recati autonomamente in ospedale, e non sarebbero gravi. A renderlo noto è stata rende la Prefettura di Firenze. Questa mattina, la sala operativa della protezione civile comunale di Firenze ha ricevuto oltre 300 telefonate subito dopo la deflagrazione. "Tanti erano impauriti e chiedevano cosa fosse successo", ha detto l'assessora Laura Sparavigna. "Siamo pienamente disponibili nei confronti dei territori colpiti per collaborare oggi e nell’immediato futuro per i danni causato da questo incidente", ha sottolineato l'assessora, rimarcando che "questo è il momento del cordoglio e del dolore e per questo ci stringiamo alle famiglie delle vittime, la priorità è quella di garantire la salute e la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori".

Proclamato il lutto cittadino

L'Amministrazione comunale di Calenzano ha espresso “profondo cordoglio", mentre il sindaco Giuseppe Carovani ha proclamato due giorni di lutto cittadino, previsto per oggi e domani 10 dicembre. "La comunità di Calenzano è scossa e profondamente addolorata da quanto accaduto”, ha detto il primo cittadino, ribandendo che “siamo vicini alle famiglie delle vittime e alle persone ferite e abbiamo deciso di dichiarare lutto cittadino in segno di rispetto. Ringrazio il sistema di Protezione civile, i Vigili del fuoco, i sanitari, le forze dell’ordine e tutti i soggetti coinvolti nei soccorsi e attendiamo le prossime ore per capire l’esatta dinamica dell’evento”. L’area interessata dall’incidente è “classificata nel Piano di protezione civile comunale come impianto considerato a rischio di incidente rilevante, che prevede un Piano di emergenza esterno coordinato dalla Prefettura, come è accaduto stamani", ha sottolineato Carovani. 

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