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Firenze, esplosione in deposito Eni a Calenzano. Due morti, ci sono dispersi

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Esplosione in deposito ENI a Calenzano, immagini dal drone
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Esplosione in deposito ENI a Calenzano, immagini dal drone
00:00:09 min

Lo stabilimento svolge attività di ricezione, deposito e spedizione di benzina, gasolio e petrolio. La causa potrebbe essere una perdita di liquido durante le operazioni di ricarica delle autobotti. Mercoledì 11 dicembre in Toscana sarà giornata di lutto regionale. Giani: "Situazione sotto controllo". Il procuratore di Prato: "Sarà aperto un procedimento penale per appurare eventuali responsabilità"

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È di 2 morti, 9 feriti e 3 dispersi il bilancio provvisorio dell'esplosione avvenuta il 9 dicembre in uno stabilimento dell'Eni a Calenzano, in provincia di Firenze. Una delle due vittime è stata identificata: si tratta di Vincenzo Martinelli. Era un autotrasportatore.

"Sarà aperto un procedimento penale per appurare eventuali responsabilità", ha annunciato con una nota il procuratore capo di Prato Luca Tescaroli dopo un sopralluogo. Secondo una prima ricostruzione, l'esplosione sarebbe avvenuta a seguito della perdita di liquido durante le operazioni di ricarica delle autobotti, si apprende dagli inquirenti. L'area è stata posta sotto sequestro.

"La situazione è sotto controllo, i Vigili del fuoco hanno fatto un lavoro imponente, evitando altre conseguenze. Sono state spente le fiamme evitando che ci fossero contatti con i depositi di carburante. I depositi sono rimasti intatti, altrimenti l'esito sarebbe stato ancora più drammatico", ha fatto sapere il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani.

"Invitiamo la popolazione a non avvicinarsi all’area interessata dall'esplosione nell'area Eni nei pressi del campo sportivo", ha scritto il Comune di Calenzano su Facebook. "Ai residenti in zona raccomandiamo di tenere chiuse porte e finestre e spegnere eventuali impianti di climatizzazione. Arpat comunica che non ci sono rischi per la salute". Cessato allarme inquinamento. Mercoledì 11 dicembre in Toscana sarà giornata di lutto regionale.


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In Cdm minuto di silenzio per Calenzano

Stasera "in apertura del Consiglio dei ministri, il Presidente Giorgia Meloni ha espresso, a nome di tutto il governo, cordoglio e vicinanza alle famiglie delle vittime e alle persone coinvolte nella grave esplosione avvenuta oggi a Calenzano (Firenze). Il Consiglio dei ministri ha rispettato un minuto di silenzio per commemorare le vittime. Il Ministro del lavoro e delle politiche sociali Marina Calderone ha quindi svolto una informativa sulla situazione e sulle prime evidenze emerse in relazione all'incidente", riferisce la nota di Palazzo Chigi al termine della riunione.

Pichetto: "Il mio cordoglio per vittime Calenzano"

"Il mio più sentito cordoglio alle vittime e alle famiglie coinvolte nell'incidente di questa mattina. In attesa di sviluppi ulteriori, ringrazio gli uomini delle forze dell'ordine, le squadre dei Vigili del Fuoco e i volontari che in queste ore sono impegnati per affrontare l'emergenza. Il mio pensiero e la mia vicinanza alle comunità coinvolte e all'intera Toscana", ha dichiarato il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto. 

Disattivato Centro coordinamento soccorsi

"Nel corso della serata è stato disattivato il Centro Coordinamento Soccorsi", attivato stamani a seguito dell'esplosione. Lo rende noto la Prefettura di Firenze. 

Sindaco incontra parenti di chi non risponde a appello

Questa sera il sindaco di Calenzano (Firenze) Giuseppe Carovani ha ricevuto insieme a una delegazione di consiglieri comunali alcuni dei parenti delle persone che da questa mattina non hanno fatto più avere notizie di sé dopo l'esplosione nel deposito Eni.

Cgil: "Fallimento collettivo"

"Oggi come ieri. Sei anni fa, nel 2018, Lorenzo Mazzoni, 25 anni, e Nunzio Viola, 53 anni, persero la vita nell'esplosione di un serbatoio all'interno del deposito costiero Neri di Livorno. Una tragedia che sconvolse le famiglie, i colleghi, l'intera comunità, lasciando ferite profonde e domande senza risposta. Come accade troppo spesso, quelle morti divennero macabro inchiostro per scrivere volantini e comunicati. Parole che chiedevano 'più sicurezza' e 'basta morti sul lavoro'". Lo ricorda la Filctem-Cgil di Livorno che si chiede: "A distanza di sei anni, cosa è davvero cambiato? Oggi ci ritroviamo di fronte allo stesso dolore, alle stesse dinamiche, allo stesso fallimento collettivo".

Le ricerche dei dispersi riprendono domani

Sono state sospese e riprenderanno domani all'alba le ricerche dei tre dispersi nell'esplosione: il motivo, secondo quanto si apprende, si lega alle complessità dell'intervento nell'area interessata dalla esplosione che è stata molto potente. La procura di Prato ha anche nominato tre consulenti che sovrintenderanno alle operazioni di ricerca. Si è appreso anche che per l'identificazione della seconda vittima sarà necessario l'esame del dna.

Sindacati: "Ennesima tragedia sul lavoro"

Parlano di "ennesima tragedia nel mondo del lavoro, in particolare nell'ambito delle attività di logistica e autotrasporto merci" Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti.

Toscana proclama il lutto per l'11 dicembre

Mercoledì 11 dicembre in Toscana sarà giornata di lutto regionale per le vittime dell'esplosione come ha annunciato il presidente della Regione Eugenio Giani, al termine della riunione odierna di giunta.

Musumeci: "Individuare cause ennesima tragedia"

Aggiornamenti "non ne ho ancora avuti, subito dopo il consiglio dei ministri chiamo il capo Dipartimento. Il bilancio purtroppo è grave. La competenza è stata essenzialmente degli Interni ma noi abbiamo fatto la nostra parte. Adesso si tratta di individuare con esattezza le cause di questa ennesima tragedia", dice il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci.

Per Arpat non sono necessari provvedimenti per il consumo degli ortaggi

Dalle valutazioni emerse da Arpat "non emerge la necessità di proporre ai sindaci dei Comuni interessati l'adozione di provvedimenti limitativi del consumo di prodotti agricoli locali. Saranno comunque effettuati accertamenti sui reflui ed eventuali problematiche di natura ambientale" a seguito  dell'esplosione. Lo specifica la Regione in una nota.

Uil Toscana: "Non è fatalità"

"Non possiamo più parlare di fatalità, ora una task force regionale", affermano in una nota congiunta il segretario generale della Uil Toscana Paolo Fantappiè e il coordinatore fiorentino del sindacato, Leonardo Mugnaini in merito all'esplosione del deposito Eni di Calenzano (Firenze), ricordando che la stessa Uil "proprio tre anni fa, fece una denuncia all'Usl Toscana Centro per problemi relativi a dei malfunzionamenti interni al sito stesso, che portò ad un intervento degli organi di vigilanza con lasospensione temporanea delle attività".

Ad Atreju un minuto di silenzio per le vittime di Calenzano

Un minuto di silenzio per le vittime dell'esplosione: si è aperta così la seconda giornata di dibattito ad Atreju, la kermesse di FdI in corso al Circo Massimo di Roma.

Fiorentina: "Vicini al dramma delle famiglie"

La Fiorentina ha voluto esprimere il suo cordoglio e la sua vicinanza per la drammatica esplosione: "Il presidente Commisso, la sua famiglia e tutta la Fiorentina, in questo tragico momento, sono vicini al dramma delle famiglie coinvolte nell'incidente alla raffineria di Calenzano e si uniscono al cordoglio dei cittadini e delle istituzioni", la nota diffusa dal club viola attraverso i suoi canali ufficiali. 

A Protezione civile Firenze oltre 300 chiamate

Oltre 300 telefonate hanno raggiunto, questa mattina, la sala operativa operativa protezione civile comunale subito dopo l'esplosione nel deposito Eni. "Tanti erano impauriti - hanno spiegato dalla sala operativa - e chiedevano cosa fosse successo. L'impatto sulla viabilità del Comune di Firenze è stato contenuto e gestito tramite adeguamento dei tempi degli impianti semaforici ove necessario e invio di pattuglie nella zona nord della città per i punti più critici. Siamo pienamente disponibili nei confronti dei territori colpiti per collaborare oggi e nell'immediato futuro per i danni causato da questo incidente. Abbiamo inoltre offerto il nostro sostegno per dare un supporto psicologico, in questo momento difficile, a quanti sono rimasti coinvolti".

Identificata la prima vittima: è un autotrasportatore

Si chiama Vincenzo Martinelli la prima vittima identificata dopo l'esplosione. L'uomo era autista di autocisterne 

Vigili del fuoco proseguono le ricerche

"Stiamo verificando se nell'area coinvolta dalle fiamme possano esserci altre persone. Stiamo verificando quali possono essere le persone ulteriormente coinvolte. Stiamo muovendo macerie e le stiamo spostando con grande attenzione. Proseguiremo nella ricerca anche nelle prossime ore fino a quando non avremo completato le verifiche per l'eventuale presenza dei dispersi", ha detto il portavoce dei Vigili del fuoco Luca Cari, a Calenzano. All'interno dell'area è entrata anche una ruspa.

FdI Toscana: "Rinviare seduta Consiglio regionale"

Annullare la seduta del Consiglio regionale della Toscana prevista per domani "in segno di rispetto delle vittime e di vicinanza alle famiglie che hanno perso i loro cari". È quanto chiede in una nota il gruppo di Fratelli d'Italia in merito all'incidente di questa mattina al deposito Eni di Calenzano (Firenze), invitando anche il presidente della Toscana Eugenio Giani a dichiarare il lutto regionale.

Sindaco Calenzano su scena incidente: "Qui tutto distrutto"

"Ho visto una scena impressionante, c'è una distruzione totale. Immagino chi era lì a lavorare ed era lì vicino o sotto le infrastrutture di ricarica, quello dev'essere apparso come un inferno. La situazione è indescrivibile. Noi sappiamo che stamani nell'azienda erano stati effettuati 35 accessi". Così il sindaco di Calenzano (Firenze) Giuseppe Carovani sull'esplosione nell'area Eni, dopo un sopralluogo sul posto. "Nel piazzale esterno dello stabilimento c'era stato un episodio di incendio di un'autocisterna diversi anni fa, ma fino a ieri all'interno non si erano mai verificati episodi di questo tipo", ha aggiunto Carovani.

Morti e dispersi di Calenzano hanno tra i 45 e i 62 anni

È stato identificato il corpo di una delle persone morte nell'esplosione di Calenzano. La vittima farebbe parte della lista delle cinque persone che mancano all'appello, due morti e tre dispersi, tutti operai che stavano guidando le autocisterne. Nella lista ci sono un operaio originario di Catania di 57 anni, un operaio di Napoli di 62 anni, un operaio originario della provincia di Novara di 49 anni, un operaio nato in Germania ma italiano di 45 anni e un operaio di Matera di 45 anni. LEGGI L'ARTICOLO

Mattarella a Giani: "Solidarietà alle famiglie delle vittime"

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha telefonato al Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani per avere informazioni sui feriti, per portare la solidarietà alle famiglie delle vittime e per ringraziare i soccorritori che sono intervenuti con grande professionalità. Lo si è appreso al Quirinale. 

Proclamate 4 ore sciopero provinciale l'11 dicembre

Per l'esplosione a Calenzano, Cgil Firenze, Cisl Firenze Prato e Uil di Firenze proclamano uno sciopero generale provinciale di 4 ore (fine turno) per l'11 dicembre con manifestazione (14:30-16:30) a Calenzano. Così i sindacati che esprimono "dolore per la tragedia, cordoglio per le vittime, vicinanza ai feriti e ai familiari, gratitudine verso i soccorritori, oltre a tanta rabbia" per "l'ennesima tragedia sul lavoro con dimensioni e risvolti ancora da capire su vari fronti". 

Giani: "Gravi due ustionati, saranno operati a Pisa"

"La situazione più grave è quella del grande ustionato che è a Pisa, e di una delle persone che sono qui che verrà accompagnata dal Pegaso a Pisa: là il centro grandi ustionati opererà su queste due persone", ha detto Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, che si è recato all'ospedale fiorentino di Careggi. "In questo momento le situazioni problematiche sono queste due, naturalmente sono coloro che erano vicini al luogo dell'esplosione, dell'incendio, che quindi hanno ustioni gravissime", mentre "gli altri sono feriti più o meno lievi: per alcuni, soprattutto all'ospedale di Prato, proseguono gli accertamenti, ma potrebbero essere già stasera fatti tornare a casa, e per chi rimane si prevede che gli accertamenti possano completarsi per domani".

Testimone ferito: "Sapevamo che area pericolosa"

"Stavo lavorando, ho sentito un boato e i vetri delle finestre sono schizzati sul mio volto provocandomi ferite alla fronte, per fortuna non gravi. Sapevamo che quest'area era pericolosa, ma non fino questi punto". A parlare è un operaio 29enne che stamattina stava lavorando in un'azienda di prodotti chimici a 50 metri dall'incidente avvenuto nell'impianto Eni. L'uomo ha detto di essersi conto di quanto era successo solo una volta che ha visto "il fuoco dappertutto e la nube di fumo. Poi sono subito scappato via".

Una decina di persone andate in ospedale autonomamente

Oltre ai nove feriti trasportati nei vari ospedale dalle ambulanze un'altra decina di persone si è presentata autonomamente in più strutture ospedaliere per traumi di vario tipo, conseguenza dell'esplosione avvenuta a Calenzano. Da quanto appreso c'è chi lamenterebbe ustioni alla trachea, chi sarebbe rimasto ferito da oggetti scagliati a seguito dell'esplosione che ha provocato anche la rottura di numerose finestre. Sempre da quanto appreso sarebbero tutti traumi di leggera entità. La maggior parte di queste persone si sarebbe presentata all'ospedale di Prato, circa 7, gli altri a quello di Empoli e al San Giovanni di Dio a Firenze.

Prefettura Firenze: "Cessato allarme inquinamento"

La prefettura di Firenze informa "che è stato dichiarato cessato l'allarme e che a partire dalle ore 16 è stato interrotto l'avviso It alert', scattato stamani per il rischio inquinamento a seguito dell'esplosione nel sito Eni di Calenzano. La prefettura conferma poi che al momento si contano due decessi, nove feriti e tre dispersi.

Esplosione Calenzano, evacuate 15 aziende

"Ci sono 15 aziende nei dintorni che sono state evacuate a scopo cautelativo, e che hanno subìto danni. Sono in corso valutazioni per capire se si può tornare a lavorare in quei luoghi. Le scuole del territorio sono invece tutte aperte e Arpat è rassicurante sulla qualità dell'aria. La colonna di fumo densa che si è sviluppata era anche molto calda e si è alzata molto. Il vento era piuttosto importante oggi, e quindi si è tutto disperso e non ci sono problemi per la qualità dell'aria", ha detto l'assessore regionale alla Protezione civile Monia Monni parlando con i giornalisti nell'area vicino all'esplosione avvenuta  a Calenzano. Evacuati da parte del Comune anche una piscina e il palazzetto dello sport che sono non molto distanti dal luogo dell'incidente.

Ciciliano: "Il sistema It Alert ha funzionato"

Poco dopo l'esplosione nel deposito Eni di Calenzano, su tutti i cellulari che si trovavano in un raggio di 5 chilometri dal luogo dell'incidente è arrivato il messaggio che avvisava di quanto appena avvenuto: "Allarme protezione Civile 9/12/2024 ore 11.25: incidente nell'impianto industriale Eni Spa con presenza di sostanze pericolose nel comune di Calenzano (Firenze), via Erbosa 29. Trova riparo al chiuso e non avvicinarti all'impianto. Tieniti aggiornato e segui le indicazioni delle autorità". Dopo anni di sperimentazione, oggi It Alert ha avuto il suo primo battesimo operativo. "Il sistema ha funzionato", dice il capo della Protezione Civile Fabio Ciciliano, che ha seguito l'evolversi della situazione in contatto con le autorità fiorentine dall'unità di crisi nella sede del Dipartimento.

Eni: "Vicini a famiglie, collaboriamo con autorità giudiziaria"

"Eni desidera esprimere la propria forte vicinanza alle famiglie delle persone decedute e alle persone rimaste coinvolte nell'incidente", si legge in una nota dell'Eni nella quale si sottolinea che: "l'Eni sta pienamente collaborando con l'autorità giudiziaria per l'accertamento delle dinamiche e delle cause dell'esplosione di una delle autobotti presso la pensilina di carico. Eni conferma inoltre che l'incendio "è stato completamente domato questa mattina in modo tempestivo dai Vigli del Fuoco".

Evacuato l'istituto comprensivo di Calenzano: "Pensavamo a un terremoto"

A causa dell'esplosione si sono  vissuti momenti di preoccupazione all'istituto comprensivo di Calenzano che, ipotizzando una scossa di terremoto, ha predisposto l'evacuazione dell'intero plesso scolastico. Solo pochi attimi dopo, avendo visto la colonna di fumo in cielo e non sapendo da quale parte potesse dirigersi, è stato deciso di far rientrare in classe tutti i bambini. Alcuni genitori in via precauzionale hanno comunque preferito riprendere da scuola i propri figli per portarli a casa.

UniFi: "Attività sospese in sedi Calenzano e Sesto Fiorentino"

Le sedi universitarie di Calenzano e Sesto Fiorentino, che si trovano nel quadrante coinvolto dall'incidente avvenuto nel deposito Eni, non hanno subito danni. In ogni caso, in via precauzionale, sono stati chiusi i ricambi d'aria degli impianti di aerazione di entrambe le sedi e del Campus di Novoli. Lo fa sapere lo stesso ateneo fiorentino in una nota. "Quanti sono presenti negli edifici universitari di Calenzano e Sesto Fiorentino sono stati invitati a rimanere all'interno dei locali. Le attività didattiche nei plessi di Calenzano e Sesto Fiorentino sono sospese fino a nuova comunicazione".

Gli abitanti di Calenzano: "Abbiamo pensato al terremoto"

L'esplosione al deposito Eni di Calenzano ha provocato qualche danno alle abitazioni e alle aziende limitrofe. "Abbiamo sentito un boato molto intenso - hanno spiegato alcuni cittadini - La percezione è stata quella di un terremoto. Subito dopo il tuono è arrivata l'onda d'urto che ha fatto tremare tutti i vetri". E proprio i vetri di alcune abitazioni, quelle più vicine allo stabilimento, si sono frantumati. L'area interessata è prevalentemente industriale e per questo a subire i danni maggiori sono state le aziende calenzanesi al confine con il comune di Campi Bisenzio. Anche per loro si parla di vetri e infissi spaccati, del cedimento di alcuni pannelli del controsoffitto, mentre si sono piegate, e in alcuni casi sradicate, le saracinesche. "Siamo subito andati a casa - spiegano dalla Calenzano Asfalti, situata in via di Le Prata - ma adesso che la situazione sta tornando alla normalità, nonostante i danni ai nostri infissi, siamo rientrati al lavoro". Meno coinvolto invece il centro del paese, situato più a nord dell'area interessata.

Comune Calenzano: "Non ci sono rischi per la salute"

"Arpat comunica che non ci sono rischi per la salute causati dall'incendio verificatosi questa mattina presso il deposito Eni", fa sapere il Comune di Calenzano con un post sulla sua pagina Facebook. "Ferrovie e Autostrada - si legge - regolarmente riaperte". Il Comune di Calenzano fa sapere che non si registrano problemi di potabilità sull'acqua del pubblico acquedotto: "Publiacqua Spa informa i cittadini dei Comuni di Calenzano, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio e Prato che, in merito all'incidente verificatosi questa mattina all'impianto Eni di Calenzano, non si registrano problemi di potabilità sull'acqua del pubblico acquedotto. Publiacqua proseguirà comunque a monitorare l'evolversi della situazione anche nelle prossime ore e nei prossimi giorni, a garanzia della qualità dell'acqua erogata".

Al Careggi attivo il protocollo delle maxi emergenze

Al policlinico Careggi è stato attivato il protocollo delle maxi emergenze. La situazione al momento è sotto controllo. Una parte della sala di attesa è stata svuotata per far sì che possano essere inserite barelle in caso di emergenza. Al momento però è vuota.

Lutto cittadino a Calenzano, stop ai turni pomeridiani nelle ditte

Il Comune di Calenzano, a seguito dell'esplosione nel deposito Eni, ha proclamato il lutto cittadino per la giornata odierna e per domani. Tutti gli eventi in programma sono sospesi, la civica Biblioteca resterà chiusa al pubblico oggi, mentre il palazzetto dello sport e la piscina comunale anche domani. In accordo con la Prefettura e l'unità di crisi, si spiega su Facebook, il Comune ha dato poi "indicazione alle aziende con sede all'interno dell'area interessata dall'incidente (via Di Le Prata, via del Pescinale, via Erbosa) di terminare il turno in corso e non attivare il turno pomeridiano". Il Comune ricorda poi "che l'area di via Erbosa/via del Pescinale è sempre interessata dalle operazioni di soccorso e dalle attività dei Vigili del Fuoco e pertanto raccomandiamo di non transitare nella zona". Ancora "ai cittadini raccomandiamo di rimanere in casa con le finestre chiuse, limitare gli spostamenti e le attività all'aperto".

Esplosione Calenzano, ipotesi perdita di liquido

Secondo una prima ricostruzione, l'esplosione sarebbe avvenuta a seguito della perdita di liquido durante le operazioni di ricarica delle autobotti. Lo si apprende dagli inquirenti. L'area in cui è avvenuta la deflagrazione è stata posta sotto sequestro. 

Il racconto di un ferito: "Colpite abitazioni e ditte vicine"

L'esplosione di Calenzano "ha colpito abitazioni e aziende vicine. La nostra ditta si trova a 300 metri in linea d'aria", ha raccontato  uno dei feriti portato a Careggi: l'uomo, in codice verde, ha una medicazione sulla fronte. "Abbiamo sentito una onda d'urto da dove c'è stata l'esplosione", ha aggiunto. 

Giani: "Esplosione durante il carico delle autocisterne"

"L'esplosione è avvenuta ad una pensilina mentre si caricavano le autocisterne. Il procuratore Tescaroli, che ringrazio, ha coordinato fin da subito, con la massima rapidità, le indagini e i sopralluoghi - ha detto il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani - Allo stato attuale si parla di due morti, tre dispersi e nove feriti. I feriti non sono tutti necessariamente per la conseguenza diretta della esplosione. Si tratta anche di persone che sono state ricoverate con trauma cranico perché negli stabilimenti intorno l'esplosione sono stati colpiti dallo spostamento d'aria. Le persone decedute sono quelle che con le autocisterne erano nella pensilina".

Il luogo dell'esplosione dopo l'intervento dei Vigili del Fuoco. FOTO

Esplosione Calenzano

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Salvini segue le ricadute sui trasporti per ridurre i disagi

"Il vicepremier e ministro Matteo Salvini, profondamente addolorato per l'esplosione nella raffineria di Calenzano, sta seguendo con attenzione le conseguenze della tragedia soprattutto sui trasporti - fa sapere il Mit in una nota - Per questo è in costante contatto con gli uffici competenti, con l'obiettivo di ridurre i disagi. Salvini esprime totale vicinanza ai familiari delle persone coinvolte".

Pm: "Sarà aperta un'inchiesta su eventuali responsabilità"

"Sarà aperto un procedimento penale per appurare eventuali responsabilità", ha annunciato con una nota il procuratore capo di Prato Luca Tescaroli, che stamattina ha fatto un sopralluogo nel deposito Eni a Calenzano. "Un'esplosione con conseguente incendio e danneggiamento del deposito Eni - prosegue il comunicato - ha prodotto la morte di due persone e il ferimento di nove soggetti, di cui due molto gravi". "Allo stato è possibile evidenziare che al momento dell'esplosione erano presenti diverse autobotti parcheggiate all'altezza degli stalli di approvvigionamento del carburante", conclude la nota.

Società medicina ambientale: "Rischi per salute e ambiente"

"La nube di fumo nero sprigionata in seguito all'incendio verificatosi questa mattina presso il deposito della raffineria Eni a Settimello, nel comune di Calenzano, è potenzialmente pericolosa per la salute umana e per l'ambiente", afferma in una nota la Società italiana di medicina ambientale (Sima) che ricorda come incendi di questo tipo possano liberare nell'aria sostanze tossiche con effetti acuti e cronici sull'uomo. "Tra le principali sostanze che possono rappresentare un rischio per la salute troviamo il monossido di carbonio (CO), gas inodore e tossico che interferisce con il trasporto di ossigeno nel sangue, causando vertigini, nausea e, in alte concentrazioni, danni neurologici o fatali; diossine e furani (PCDD/Fs), con effetti cancerogeni, alterazioni del sistema endocrino e immunitario, policlorobifenili (PCB) e Ipa (Idrocarburi Policiclici Aromatici), composti cancerogeni che si sprigionano durante combustioni incomplete e possono provocare danni cellulari e tumorali, Particolato Fine (PM10 e PM2.5), particelle ultrafini in grado di penetrare nei polmoni e nel circolo sanguigno, aggravando patologie respiratorie e cardiovascolari, con un impatto significativo su anziani, bambini e individui vulnerabili, Composti Organici Volatili (COV), tra cui il Benzene, responsabile di leucemie e disturbi al sistema nervoso. "Gli incendi in raffinerie rilasciano sostanze inquinanti che contaminano l'aria, il suolo e le acque - aggiunge poi il presidente Sima Alessandro Miani - le nubi nere sono composte da particolato, gas tossici e metalli pesanti, che si disperdono rapidamente e possono ricadere su un'ampia area circostante, con contaminazione del suolo e dei terreni agricoli, compromettendo la sicurezza alimentare, e inquinamento delle acque, con le particelle e le sostanze tossiche che possono raggiungere le falde acquifere e corsi d'acqua, danneggiando l'ecosistema e l'approvvigionamento idrico". In attesa dei risultati delle analisi ambientali da parte delle autorità competenti, Sima consiglia alla popolazione di rimanere al chiuso, chiudendo porte e finestre per limitare l'esposizione ai fumi, spegnere sistemi di ventilazione e aria condizionata, evitare attività all'aperto nelle aree interessate, monitorare eventuali sintomi respiratori (tosse, difficoltà respiratorie) e contattare i servizi sanitari in caso di necessità". Ancora "non consumare acqua di superficie o prodotti agricoli provenienti dalla zona interessata fino a ulteriori indicazioni".

Meloni: "Cordoglio per le vittime di Calenzano"

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni segue con apprensione le conseguenze dell'incendio che si è sviluppato nello stabilimento Eni a Calenzano, delle quali è costantemente informata dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, e dal ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, che si tiene in continuo e stretto contatto con il capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabio Ciciliano. Lo fa sapere Palazzo Chigi. La premier esprime il più sentito cordoglio per le vittime, la vicinanza ai feriti e alle famiglie colpite e il ringraziamento a quanti si stanno prodigando nei soccorsi.

Esplosione Calenzano. sul posto il Procuratore di Prato

Dopo l'esplosione nel deposito Eni di Calenzano il procuratore capo di Prato Luca Tescaroli si è recato sul luogo del disastro. La procura di Prato è competenze per Calenzano anche se il comune ricade nella provincia di Firenze.

Asl: "Nove feriti, tre in codice rosso"

Tra i nove feriti per l'esplosione al deposito Eni di Calenzano tre sono in codice rosso gli altri sei sono codici verdi, fa sapere l'Azienda sanitaria Asl Toscana centro. I traumi, si precisa, sono da bruciature e per l'onda urto causata dall'esplosione. Dei tre codici rossi uno è stato portato all'ospedale Cisanello di Pisa, al centro grandi ustionati, gli altri due a Careggi. In particolare uno dei feriti portati a Careggi in codice giallo è stato poi riqualificato come codice rosso.

Quartini (M5S): "Cittadini in casa ma le finestre sono state abbattute"

"Entro 5 km dall'area dell'esplosione è richiesto ai cittadini di non uscire di casa e di rimanere chiusi in casa, il problema è che l'esplosione ha anche abbattuto le finestre", ha riferito nell'Aula della Camera il deputato del M5s Andrea Quartini parlando dell'esplosione di Calenzano.

Giani: "La situazione è sotto controllo"

"La situazione è sotto controllo, i vigili del fuoco hanno fatto un lavoro imponente, evitando altre conseguenze. Sono state spente le fiamme evitando che ci fossero contatti con i depositi di carburante. I depositi sono rimasti intatti, altrimenti l'esito sarebbe stato ancora più drammatico", ha detto il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, parlando con i giornalisti all'esterno del sul luogo dell'esplosione a Calenzano.

Esplosione Calenzano, Pd-M5s: "Governo riferisca in Aula"

M5s e Pd alla Camera hanno chiesto che il governo "venga a riferire" in Aula sull'esplosione di Calenzano. Andrea Quartini (M5s) ha chiesto che intervengano in Parlamento "sia il ministro Calderone, perché è l'ennesimo incidente sul lavoro, sia il ministro Pichetto Fratin rispetto al disastro ambientale che potrebbe essersi verificato". Il dem Marco Furfaro ha parlato dell'"ennesima strage" sul lavoro e ha chiesto che il "governo riferisca immediatamente per accertare le responsabilità".

Sbarra (Cisl): "Calenzano sia monito al rispetto delle norme sulla preve"nzione

"Un fatto che ci lascia sgomenti l'esplosione all'interno della raffineria di Calenzano. Ancora una volta dei lavoratori che hanno perso tragicamente la vita, feriti in gravissime condizioni, famiglie distrutte a cui va tutta la nostra vicinanza in questo momento di dolore", ha sottolineato il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra. "Le istituzioni dovranno fare chiarezza su questa ennesima tragedia sul lavoro. Non esistono oggi confini nella battaglia quodidiana e capillare che il Paese deve fare sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Tutte le aziende grandi e piccole devono rispettare le norme sulla prevenzione degli incidenti, investendo molto di piu' sulla manutenzione degli impianti, sui controlli periodici, sulla formazione dei lavoratori. Anche lo Stato deve fare molto di piu' sul piano delle ispezioni e delle sanzioni. E' una questione di civiltà. La tutela della vita umana viene prima del profitto".

Il racconto di uno dei feriti: "Sembrava che un tuono ci avesse attraversato"

"Non ho mai visto niente del genere nella mia vita, sembrava ci avesse attraversato un tuono", ha raccontato uno dei feriti. L'uomo, 50 anni, si trovava nel suo ufficio a circa 100 metri dal luogo dell'esplosione ed è uno dei cinque feriti che sono stati trasportati direttamente al pronto soccorso dell'ospedale Santo Stefano di Prato. Nessuno di loro ha subito ferite gravi, ma solo tagli e traumi apparentemente riassorbibili in pochi giorni. "Non abbiamo capito che cosa è successo, perché tutto è accaduto in pochi secondi. L'esplosione - ha detto l'uomo - è stata così forte da farci saltare per diversi metri all'interno del nostro ufficio, i vetri si sono sfondati e ci hanno ferito. È stata l'esperienza più traumatica di tutta la mia vita. Sono ancora stordito".

Riaperta l'uscita dell'autostrada A1

È stata riaperta intorno alle 13 sulla A1 Milano-Napoli la stazione di Calenzano, in uscita da entrambe le provenienze, Firenze e Bologna, che era stata chiusa a seguito dell'esplosione nello stabilimento Eni. Lo rende noto Autostrade per l'Italia spiegando che "attualmente non si registrano particolari turbative alla circolazione".

Esplosione in un deposito Eni a Calenzano, le immagini dal drone. VIDEO

Chiuse le sedi universitarie di Calenzano e Sesto Fiorentino

L'Università di Firenze ha comunicato che a seguito dell'esplosione al deposito Eni a Calenzano "le sedi universitarie di Calenzano e Sesto Fiorentino, che si trovano nel quadrante coinvolto, non hanno subito danni. In via precauzionale sono stati chiusi i ricambi d'aria degli impianti di aerazione delle sedi di Calenzano, Sesto Fiorentino e anche del campus di Novoli. Quanti sono presenti negli edifici universitari di Calenzano e Sesto Fiorentino sono stati invitati a rimanere all'interno dei locali. Le attività didattiche nei plessi di Calenzano e Sesto Fiorentino sono sospese fino a nuova comunicazione".

Esplosione Calenzano, Funaro: "Situazione è molto brutta"

"La situazione è molto brutta. Ci sono già due morti, ci sono ancora dei dispersi, stiamo seguendo insieme alla prefettura e ai Comuni di Calenzano e Prato la situazione. Abbiamo chiesto notizie sulla situazione dei fumi, in attesa di risposte da Arpat invitiamo tutti alla massima cautela. Abbiamo dato la nostra disponibilità per attivare immediatamente la possibilità di avere supporto" psicologico "per i familiari"., ha detto la sindaca di Firenze Sara Funaro. "A ora non ci risultano problemi a Firenze" per l'aria, "durante la riunione mi hanno dato prime rassicurazioni". "Siamo pronti a fare quello che c'è bisogno", ha aggiunto.

Impegnati anche i Vigili del fuoco di Pistoia

"Anche le squadre dei vigili del Fuoco di Pistoia sono impegnate a Calenzano (Firenze) per l'esplosione della cisterna nello stabilimento Eni e il nostro pronto soccorso è allertato. In questi momenti terribili siamo vicini alla popolazione colpita. Restiamo in attesa costante di aggiornamenti", ha fatto sapere il sindaco di Pistoia, Alessandro Tomasi.

Schlein: "Vicini alle persone e al territorio"

"Vogliamo stare davvero vicini alle persone e al territorio colpiti da questa esplosione", ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein parlando a Siena in occasione di un incontro con i lavoratori di Beko Europe presso lo stabilimento di cui la multinazionale ha annunciato la chiusura, e ha chiesto ai presenti "un forte applauso di solidarietà a Calenzano per quello che è accaduto".

Esplosione Calenzano, il sindaco: "Preoccupano dispersi e feriti"

"È un sito a rischio di incidente rilevante e c'era in piano di emergenza preventivo per allertare la popolazione e indicare le misure da assumere, certo che quando succede poi il tema purtroppo diventa più complesso. Sappiamo al momento delle due vittime e dei quattro dispersi che possono precludere un aumento delle vittime, anche le condizioni di alcune feriti sono preoccupanti, soprattutto due", ha commentato il sindaco di Calenzano (Firenze) Giuseppe Carovani dopo l'esplosione.

Anche Campi e Sesto Fiorentino l'appello a tenere chiuse le finestre

Anche i Comuni di Campi Bisenzio e di Sesto Fiorentino, vicini a quello di Calenzano, hanno invitato su Facebook la cittadinanza a chiudere in via precauzionale le finestre e ridurre gli spostamenti, in attesa di indicazioni da parte degli organi preposti, a seguito dell'esplosione nello stabilimento Eni. Sul posto anche la Protezione Civile della Città Metropolitana di Firenze con un posto medico avanzato.

La colonna di fumo dopo l'esplosione a Calenzano. FOTO

Esplosione Calenzano

©Ansa

Nardella: "Situazione seria, siamo scossi"

"Siamo tutti molto scossi perché le notizie arrivano minuto dopo minuto, la situazione è molto seria, e siamo veramente preoccupati perché l'esplosione è grave e ci auguriamo tutti che non che non aumenti il numero dei feriti e dei morti", ha detto Dario Nardella, eurodeputato Pd ed ex sindaco metropolitano di Firenze, parlando dell'esplosione di Calenzano (Firenze) a margine di un incontro coi lavoratori di Beko Europe a Siena. "C'è lo stato di massima allerta - ha spiegato - negli ospedali di tutta l'area metropolitana: ho sentito la sindaca metropolitana Funaro che mi ha detto che si sta attivando anche su scala metropolitana. Andrò anch'io a Calenzano, dobbiamo capire la dinamica dell'incidente e soprattutto ora dare massimo supporto ai soccorritori". All'incontro di Siena ha partecipato anche il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, che ha annunciato anche lui di essere diretto a Firenze.

Musumeci: "Soccorsi scattati immediatamente"

"La macchina dei soccorsi è partita immediatamente e abbiamo attivato l'allertamento invitando le persone del luogo a restare al chiuso, in attesa di conoscere se e quali effetti abbiano prodotto le sostanze tossiche", ha commentato il ministro della Protezione Civile Nello Musumeci che sta seguendo "con apprensione" la situazione a Calenzano dopo l'esplosione che si è verificata nel sito di stoccaggio Eni. "Sono in costante contatto con il capo Dipartimento della Protezione civile Fabio Ciciliano - aggiunge Musumeci - per seguire l'evolversi della situazione. Esprimo il mio cordoglio alle famiglie delle vittime e mi stringo ai feriti e ai loro cari, confidando in una pronta ripresa".

La colonna di fumo visibile dai Comuni vicini

La colonna di fumo dell'esplosione dello stabilimento di Calenzano è "visibile anche dai comuni vicini. Sul posto il sistema regionale di emergenza sanitaria, i vigili del fuoco e le forze dell'ordine. Monitoriamo la situazione insieme alla citta metropolitana". Lo scrive su X la sindaca di Firenze Sara Funaro.

It Alert e finestre chiuse

Il Dipartimento della Protezione civile ha attivato It alert per un raggio di 5 km dalla zona dell'esplosione avvenuta a Calenzano. Ai cittadini "si chiede di tenere chiuse le finestre e di non avvicinarsi alla zona".

Le funzioni dello stabilimento

Secondo le nformazioni sul sito Eni di Calenzano tratte dalla scheda dell'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra), lo stabilimento svolge attività di ricezione ricezione, deposito (stoccaggio) e spedizione di benzina, gasolio e petrolio (kerosene). Tali prodotti arrivano nel deposito di Calenzano tramite due oleodotti collegati con la Raffineria Eni di Livorno, per venire quindi stoccati in serbatoi atmosferici cilindrici (a tetto fisso o galleggiante) in attesa dell'invio alle pensiline di carico delle autobotti. La gestione delle operazioni di riempimento dei serbatoi e di carico delle autobotti - è riportato dalla descrizione sintetico dell'Ispra - viene effettuata tramite una sala controllo. Nello stabilimento, che occupa una superficie di 170.300 metri quadrati sono dislocate le seguenti principali aree di lavoro: parchi serbatoi; pensiline di carico autobotti (ATB); sale pompe; impianto antincendio; terminale di arrivo dell'oleodotto; impianti di misurazione fiscale; impianti di recupero vapori dalle pensiline di carico ATB; impianto di trattamento acque; cabine elettriche, impianti elettrici e strumentazioni varie.

La Protezione Civile attiva l'unità crisi

Il Dipartimento della Protezione Civile sta ha attivato l'unità di crisi in seguito all'esplosione che si è verificata nel sito dell'Eni a Calenzano ed è in stretto coordinamento con il Centro di coordinamento dei soccorsi attivato dalla Prefettura. Il Dipartimento, che sta continuando a seguire la situazione e ha inviato a Firenze un team per supportare le autorità locali, ribadisce l'invito ai cittadini a non avvicinarsi al liogo dell'incidente

I testimoni: "Sembrava una bomba"

"Abbiamo udito un'esplosione enorme, tutti i vetri sono andati in frantumi e le scaffalature sono cadute per terra. Siamo usciti fuori terrorizzati per proteggerci e capire che cosa era successo. Qualcuno ha pensato che avessero gettato una bomba, come in guerra", hanno raccontato alcuni operai che lavorano nelle ditte accanto allo stabilimento Eni. "Il mio furgone si è alzato di due metri da terra e per il boato ora sento poco", ha detto un corriere di una ditta di trasporti che ha la sede vicina al luogo dell'esplosione.

Un ferito in codice rosso

È stato aggiornato a due morti, nove feriti e tre dispersi il bilancio dell'esplosione avvenuta nel deposito Eni a Calenzano (Firenze). Lo fa sapere la Prefettura. Dei feriti, sono sei quelli al momento portati a Careggi tra cui quattro in codice verde, uno giallo e uno rosso, come si spiega da fonti sanitarie.

Esplosione Calenzano, due morti

È salito a 2 morti, 8 feriti e 4 dispersi il bilancio dell'esplosione avvenuta nel sito dell'Eni a Calenzano. "Ancora in corso i soccorsi", si spiega dalla prefettura che ha riunito il Ccs, il Centro coordinamento soccorsi che viene attivato da pianificazione nel caso di eventi che riguardino industrie a rischio di incidenti rilevanti quale il sito Eni di Calenzano.

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