Quattro gli indagati per la morte degli operai. Il rispetto delle normative di sicurezza è uno degli aspetti dell'indagine della Procura di Napoli. Si cerca conferma anche del fatto che gli uomini non indossassero caschi e non fossero allacciati a cinture di sicurezza che avrebbero impedito la caduta nel vuoto
Due dei tre operai che sono morti ieri a Napoli per il ribaltamento di un montacarichi lavoravano in nero. La notizia anticipata da alcuni media, tra cui Il Mattino e la Repubblica, trova conferma in fonti investigative. Il rispetto delle normative di sicurezza è uno degli aspetti dell'indagine della Procura di Napoli. Si cerca conferma anche del fatto che gli operai non indossassero caschi e non fossero allacciati a cinture di sicurezza che avrebbero impedito la caduta nel vuoto. Indagati come atto dovuto in vista degli accertamenti ancora da compiere il titolare della ditta per la quale lavoravano i tre operai, il responsabile della sicurezza del cantiere, il noleggiatore del montacarichi e l'amministratore del condominio.
L'incidente
L'incidente è avvenuto ieri mattina alle 9.40 tra via Domenico Fontana e via San Giacomo dei Capri, nel quartiere Vomero. Secondo una prima ricostruzione, i lavoratori, tutti cinquantenni e di nazionalità italiana, erano impegnati in lavori di ristrutturazione in un edificio di sette piani, quando è improvvisamente crollato il ponteggio mobile. A causa dell'elevata altezza, intorno ai 20 metri, i tre operai sono morti sul colpo. Stando alle prime ricostruzioni, i tre sarebbero precipitati al suolo dopo il rovesciamento di un cestello elevatore. Sul posto sono intervenuti vigili del fuoco e la polizia, e i primi rilievi sono stati affidati degli agenti dell'ufficio prevenzione generale della Questura di Napoli e delle Volanti.
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Le autopsie
Gli esami autoptici sulle salme dei tre operai - Vincenzo del Grosso, 54 anni, di Napoli, Ciro Pierro, 62 anni e Luigi Romano, 67, di Calvizzano e Arzano - potrebbero tenersi già lunedì prossimo. Le quattro persone su cui si sta concentrando l'attenzione degli inquirenti (l'amministratore di condominio, il coordinatore della sicurezza, il titolare della ditta per la quale lavoravano gli operai e quello della società che ha noleggiato all'impresa la verticale che si è rotta) potranno nominare con i rispettivi avvocati dei consulenti di parte. A esami completati le salme saranno restituite alle famiglie per le esequie.