Bari, incendiato il portone di casa dell'eurodeputato di FdI Francesco Ventola

Cronaca
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Il rogo, divampato intorno alle tre della scorsa notte mentre il politico e la sua famiglia erano in casa, sarebbe stato provocato dal lancio di una molotov. Non si registrano feriti. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e sulla vicenda indaga la polizia

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È stato incendiato la scorsa notte il portone dell'abitazione dell'europarlamentare di Fratelli di Italia, Francesco Ventola, a Canosa di Puglia, nel nord Barese. L'incendio è divampato intorno alle tre della scorsa notte, mentre il politico e la sua famiglia erano in casa. Come riferisce Adnkronos, il rogo sarebbe stato provocato da del liquido infiammabile che qualcuno avrebbe cosparso sul portone prima di appiccare le fiamme e fuggire. Non si registrano feriti. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e sulla vicenda indaga la polizia. 

L'incendio

Non ci sono testimoni del fatto, ma i filmati delle telecamere di videosorveglianza sono al vaglio dei poliziotti del commissariato di Canosa e della Questura di Bat, sul posto insieme ai vigili del fuoco. Ventola è stato anche sindaco di Canosa, presidente della Provincia Barletta-Andria-Trani e, fino allo scorso giugno, capogruppo di FdI nel Consiglio regionale della Puglia. 

Ventola: "Contento che la mia famiglia stia bene"

"Sono contento che la mia famiglia stia bene. Non è stata una notte facile e lo spavento rimane. Non voglio fare congetture, confido nell'attività investigativa e inquirente che saprà individuare i responsabili", ha detto Francesco Ventola, ringraziando "tutti coloro che in queste ore mi stanno dimostrando la loro vicinanza". Ieri mattina Ventola era presente alla cerimonia a Bari durante la quale la premier Giorgia Meloni e il ministro Raffaele Fitto hanno sottoscritto con il governatore Michele Emiliano l'Accordo di coesione che ha sbloccato 6,5 miliardi per gli investimenti in Puglia. 

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"Non respiravamo, bruttissima esperienza. Gesto legato a politica"

"È stata una esperienza bruttissima. E continua ancora a esserlo perché, svegliarsi nel cuore della notte e non riuscire a respirare perché casa tua è piena di fumo, è qualcosa che non auguro mai a nessuno, nemmeno al peggior nemico". È un passaggio del video postato sui social da Francesco Ventola, l'eurodeputato di Fratelli di Italia a cui la scorsa notte è stato incendiato il portone della sua abitazione a Canosa di Puglia, nel nord Barese. Ventola ipotizza che "probabilmente quanto successo" sia "legato alla politica". Nel filmato, della durata di poco meno di due minuti, Ventola abbraccia sua moglie Sabrina visibilmente scossa per quanto vissuto. "Ho voluto fare questo video insieme" a lei "perché voglio dimostrare che stiamo bene a tutti coloro che ci hanno chiamato e a cui non riusciamo a rispondere: siamo qui e stiamo bene", prosegue Ventola che si è rivolto "alle istituzioni" perché "ho grande fiducia nella magistratura inquirente, nella questura, che sono stati a disposizione insieme agli altri e quindi sono certo che chi ha commesso questo atto vile sarà consegnando alle patrie galere". "Noi non ci fermeremo, siamo impegnati in politica, mia moglie è impegnata nelle sue attività sociali con tantissimi bambini che vuole ringraziare per i tanti messaggi - aggiunge - noi andiamo avanti. Non ho motivo di dubitare che la verità possa venire a galla". "Abbiamo non la coscienza pulita, di più, ma il rammarico è che sono ore che continuo a chiedermi perché". Ventola ipotizza che "probabilmente quanto successo è legato alla politica". "Nei tantissimi anni di esperienza ho fatto tantissime cose forse qualcuna sbagliata, ma una cosa è certa: non ho mai fatto del male a nessuno e mai ne farò", prosegue Ventola. "Il nostro impegno continua con la casa un po' piena di fumo, qualche danno, ma stiamo bene noi e i nostri ragazzi", conclude.

La Russa: "Ferma condanna per atto intimidatorio"

"Esprimo ferma condanna per il vile atto intimidatorio subito questa notte dall'europarlamentare Francesco Ventola e dalla sua famiglia nella loro abitazione di Canosa di Puglia dove qualcuno - secondo le prime notizie - avrebbe cosparso sul portone del liquido infiammabile, prima di appiccare le fiamme e fuggire", ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa. "Fortunatamente non ci sono stati feriti ma rimane un episodio gravissimo e che per le modalità ricorda quanto avvenne nel lontano 1973 ai fratelli Mattei, nel quartiere di Primavalle a Roma, i quali persero la vita dopo un incendio appiccato nel cuore della notte alla porta di casa. A Francesco Ventola e alla sua famiglia la vicinanza più sentita mia personale e del Senato della Repubblica", ha aggiunto.

FdI: "Vicini all'amico Francesco Ventola"

“Siamo vicini all’amico Francesco Ventola e condanniamo il vile attentato di questa notte alla sua abitazione di Canosa di Puglia", ha dichiarato, in una nota, il gruppo regionale di Fratelli d'Italia. "Conosciamo da sempre Francesco come uomo, i suoi concittadini lo hanno apprezzato come sindaco della sua città e presidente della Provincia Bat, ma noi lo abbiamo conosciuto come consigliere prima e poi capogruppo e sappiamo che ogni sua azione politica è improntata alla serietà, prima ancora che nelle indiscusse capacità. Di qualunque natura sia la matrice del vile gesto, confidiamo nella Polizia e nella Procura di Trani perché individuino al più presto i responsabili”.

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