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Tira un pugno a un infermiere al pronto soccorso di Reggio Emilia, 16enne denunciato

Cronaca
©IPA/Fotogramma

Il giovane, la scorsa domenica, si era presentato in ospedale in evidente stato di agitazione e alterazione psicofisica. Quando il personale sanitario ha tentato di calmarlo, il 16enne ha aggredito al volto un infermiere che è dovuto ricorrere a cure mediche. L'aggressore è stato denunciato per lesioni in danno di personale medico. Intanto dalla Camera è arrivato il via libera definitivo al dl per contrastare le violenze sui sanitari che diventa legge

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Ennesima aggressione in ospedale. A Reggio Emilia un minorenne ha sferrato un pugno in faccia ad un infermiere del pronto soccorso ed è stato denunciato con l’accusa di lesioni in danno di personale medico. I fatti, resi noti oggi, risalgono alla scorsa domenica, quando un ragazzo di 16 anni si è presentato all'ospedale in evidente stato di agitazione e alterazione psicofisica, probabilmente dovuto all'assunzione di sostanze stupefacenti. Durante l'attesa, il personale sanitario si è avvicinato al giovane per calmarlo ma lui ha reagito con violenza aggredendo al volto un infermiere.

Necessario l’intervento dei carabinieri

L’atteggiamento violento del 16enne ha reso necessario chiamare i carabinieri che sono intervenuti sul posto con una pattuglia: una volta identificato, i militari hanno acquisito le testimonianze per ricostruire la vicenda. Infine è scattata la denuncia alla procura del tribunale dei minori di Bologna. L'infermiere ferito è dovuto ricorrere alle cure mediche ed è stato dimesso con una prognosi di tre giorni. 

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Dl per contrastare le aggressioni diventa legge

Intanto, nel corso della seduta in Aula del 13 novembre, è arrivato il via libera definitivo della Camera, con 144 voti a favore e 92 astenuti, alle misure per contrastare la violenza sui professionisti sanitari e socio-sanitari nell'esercizio delle loro funzioni e il danneggiamento dei beni destinati all'assistenza sanitaria. La norma prevede l'arresto obbligatorio in flagranza e, a determinate condizioni, l'arresto in flagranza differita per i delitti di lesioni personali commessi nei confronti di professionisti sanitari, sociosanitari e dei loro ausiliari, nonché per il reato di danneggiamento dei beni destinati all'assistenza sanitaria. 

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Introdotto reato di danneggiamento

La misura prende atto anche dei danneggiamenti alle strutture sanitarie pubbliche e prevede l'applicazione del procedimento con citazione diretta a giudizio per il reato di danneggiamento come introdotto dalla norma. L'articolo 3, che contiene la clausola d'invarianza finanziaria, ha destato in particolare le critiche delle opposizioni (che si sono astenute) da Azione al M5s fino al Pd. "Vi accanite sul codice penale e rispondete solo mediaticamente all'escalation di aggressioni: pene più aspre e zero euro. Da domani non cambierà nulla", ha detto il dem Marco La Carra. Per FdI è intervenuto Daniela Dondi che ha difeso il provvedimento e puntato il dito contro il centrosinistra che quando era al governo "non si è occupato delle reali necessità del nostro sistema sanitari. Oggi dobbiamo correre ai ripari per misure urgenti. In questi due anni sono aumentati i presidi di polizia negli ospedali".