Un capotreno è stato accoltellato dopo aver chiesto il biglietto a due giovani a bordo del regionale Genova-Busalla. I sindacati hanno proclamato otto ore di sciopero del personale ferroviario per martedì 5 novembre. I numeri del fenomeno però parlano di una diminuzione del 19% di questi episodi rispetto allo stesso periodo del 2023
Nella giornata di lunedì 4 novembre, un capotreno di 44 anni è stato ferito con due coltellate dopo aver chiesto il biglietto a due giovani a bordo del regionale 12042 che stava percorrendo la tratta Genova-Busalla. Un episodio che ha scatenato la protesta dei sindacati che hanno proclamato otto ore di sciopero del personale ferroviario per la giornata di oggi, martedì 5 novembre. Ma quali sono i numeri del fenomeno?
L’ira dei sindacati e le parole di Salvini
Le sigle sindacali denunciano che "questa è l'ultima di una lunga serie di "aggressioni al personale mobile" registrate negli ultimi mesi". E a tutt'oggi "non si è apprezzato alcun intervento a tutela del personale e neanche un maggiore controllo dei treni da parte delle forze dell’ordine”. Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, ha espresso "solidarietà alle donne e agli uomini che chiedono più sicurezza sui treni e nelle stazioni. Siamo impegnati per garantire maggiori controlli, come dimostrano gli sforzi di Fs Security che conta 1.150 dipendenti che siamo determinati a incrementare dopo troppi anni di mancati investimenti e poca attenzione al contrasto della criminalità. I primi risultati sono confortanti, visto che nel 2024 c'è un calo di aggressioni al personale di Trenitalia del 19%”.
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Le aggressioni denunciate ai danni del personale Trenitalia
Secondo il report di Fs Security (fonte PADME), con dati aggiornati al 30 ottobre 2024, nel periodo gennaio-ottobre 2023 si sono state denunciate 253 aggressioni ai danni del personale Trenitalia. Nello stesso periodo del 2024 il numero è sceso a 206. Si tratta del calo del 19% (cioè 47 episodi in meno) di cui ha parlato il ministro Salvini. La tipologia di aggressione più diffusa è quella fisica (nella metà dei casi), seguita da quella verbale. Nel 2023 le regioni dove si sono registrati più episodi sono state Piemonte, Liguria, Veneto e Toscana. Nel 2024 invece la Toscana è al primo posto seguita da Campania e Lazio.