Esplosione a Bologna, Toyota sospende attività. Si indaga su cause: focus su scambiatore
CronacaMentre vanno avanti gli accertamenti per capire cosa è successo, secondo i primi accertamenti l'incidente potrebbe essere partito da un grosso apparecchio che serviva a regolare la temperatura. Indetto uno sciopero di otto ore per venerdì al grido di "Basta morti sul lavoro" (ma senza cortei)
È di due vittime il bilancio dell’esplosione allo stabilimento Toyota Material Handling di Borgo Panigale: si chiamavano Lorenzo Cubello, di 37 anni, e Fabio Tosi che aveva 34 anni, entrambi nati a Bologna. E dopo quanto accaduto i sindacati Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil di Bologna hanno proclamato, per l'intera giornata di venerdì 25 ottobre, uno sciopero del settore metalmeccanico al grido di "Basta morti sul lavoro". Intanto, Toyota Material Handling ha comunicato ai rappresentanti dei lavoratori la chiusura dello stabilimento del Bolognese: tutte le attività lavorative, non solo in presenza ma anche da remoto, sono sospese fino a nuova comunicazione. Si procederà ad aprire la cassa integrazione ordinaria a partire dal 23 ottobre. Procedono anche le indagini per capire quanto successo: secondo i primi accertamenti degli investigatori a esplodere sarebbe stato uno 'scambiatore', un grosso apparecchio che a quanto pare serviva a regolare la temperatura ed era collegato all'impianto di condizionamento e riscaldamento. Con l'esplosione si è creato un effetto 'bomba' e l'onda d'urto ha buttato giù pareti e vetrate, ma non il tetto. Sono in corso ulteriori approfondimenti.
Che cosa è successo a Borgo Panigale
L'esplosione è avvenuta ieri alla Toyota Material Handling, attorno alle 17.20. L'azienda, che si trova nella zona di Borgo Panigale, alla periferia della città, è una delle più importanti del distretto meccanico bolognese, produce carrelli elevatori e occupa circa 850 persone. L'esplosione ha fatto crollare una parte del capannone. Un operaio è morto immediatamente, un altro dopo essere stato trasportato all'ospedale Maggiore.
I feriti
Pesante anche il conto dei feriti: rimane ricoverato in condizioni critiche, in Rianimazione all'ospedale Maggiore di Bologna, quello più grave. La prognosi per il giovane lavoratore rimane riservata. Degli altri feriti in condizioni di media gravità, quattro sono stati dimessi, tre sono ricoverati in Medicina d'urgenza al Maggiore e non sono in pericolo di vita. Già dimessi anche gli altri, meno gravi e portati inizialmente negli ospedali di San Giovanni in Persiceto e Bazzano.
Lo sciopero per la sicurezza
Sul posto sono subito scattati i soccorsi da parte dei vigili del fuoco, carabinieri, polizia e personale sanitario. Dopo l'esplosione, che è stata distintamente avvertita in buona parte della città, davanti ai cancelli dello stabilimento si sono radunati operai e familiari, in apprensione per la sorte dei loro colleghi. L'azienda Usl ha inviato sul luogo dell'incidente anche uno psicologo per dare assistenza ai familiari delle vittime e agli operai che hanno vissuto in prima persona l'incidente. Sul posto si è recato anche il sindaco di Bologna Matteo Lepore: “Si tratta dell'ennesima strage sul lavoro", ha detto. Il territorio bolognese, solo sei mesi fa, ha subito un altro gravissimo incidente sul lavoro, la strage dei sette tecnici che stavano lavorando a un collaudo nella centrale idroelettrica di Suviana. Il tema della sicurezza sul lavoro è da tempo all'attenzione anche nell'azienda dove è avvenuto l'incidente: i delegati sindacali avevano proclamato per oggi due ore di sciopero a fine turno proprio per chiedere una maggiore attenzione su questo tema. Una mobilitazione di otto ore dei metalmeccanici è stata indetta per venerdì 25.
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Mattarella: "Non ci sono più parole adeguate per esprimere allarme e angoscia"
Su quanto successo è intervenuto anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che - intervenendo alla Biennale dell'Economia cooperativa di Legacoop a Bologna - ha espresso “solidarietà alla città che ci ospita, ai familiari della vittima dell'alluvione e del gravissimo incidente mortale di ieri, ai feriti e alle famiglie che stanno soffrendo le conseguenze del maltempo e di questa ennesima tragedia sul lavoro. Non ci sono più parole adeguate per esprimere allarme e angoscia”.