Bologna, esplosione in capannone Toyota: chi sono le vittime. Proclamato sciopero venerdì

Cronaca
©Ansa

I delegati sindacali avevano proclamato per oggi due ore di sciopero a fine turno per chiedere una maggiore attenzione sulla sicurezza. Adesso le sigle incroceranno le braccia venerdì al grido di ‘Basta morti sul lavoro’, ma senza cortei: "Per il nostro territorio si tratta dell'ennesima strage di quest'anno”, scrivono in una nota congiunta. Mattarella: “Solidarietà per vittime”

ascolta articolo

È di due vittime il bilancio dell’esplosione allo stabilimento Toyota Material Handling di Borgo Panigale: si chiamavano Lorenzo Cubello, di 37 anni, e Fabio Tosi che aveva 34 anni, entrambi nati a Bologna. E dopo quanto accaduto i sindacati Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil di Bologna hanno proclamato, per l'intera giornata di venerdì 25 ottobre, uno sciopero del settore metalmeccanico al grido di 'Basta morti sul lavoro'. "Per il nostro territorio si tratta dell'ennesima strage di quest'anno”, scrivono in una nota congiunta: “Una strage, quella alla Toyota, che accende drammaticamente il faro sulla sicurezza dentro le fabbriche. Agli organi ispettivi e alla magistratura spetterà fare luce su quanto accaduto. Alle famiglie delle vittime va tutto il cordoglio e la vicinanza da parte delle organizzazioni sindacali".  Non ci sarà comunque un corteo in centro o un presidio, per "senso di responsabilità" rispetto anche dei problemi di mobilità dei cittadini dovuti al post alluvione.

E il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, intervenendo alla Biennale dell'Economia cooperativa di Legacoop a Bologna, ha espresso “solidarietà alla città che ci ospita, ai familiari della vittima dell'alluvione e del gravissimo incidente mortale di ieri, ai feriti e alle famiglie che stanno soffrendo le conseguenze del maltempo e di questa ennesima tragedia sul lavoro. Non ci sono più parole adeguate per esprimere allarme e angoscia”.

Che cosa è successo a Borgo Panigale

L'esplosione è avvenuta ieri alla Toyota Material Handling, attorno alle 17.20. L'azienda, che si trova nella zona di Borgo Panigale, alla periferia della città, è una delle più importanti del distretto meccanico bolognese, produce carrelli elevatori e occupa circa 850 persone. Secondo quanto ricostruito finora, l’esplosione sarebbe stata probabilmente innescata da un compressore. Quanto accaduto comunque dovrà essere vagliato e approfondito: la cosa certa è che l'esplosione ha fatto crollare una parte del capannone. Un operaio è morto immediatamente, un altro dopo essere stato trasportato all'ospedale Maggiore. Pesante anche il conto dei feriti: uno è ricoverato in gravi condizioni, altri dieci sono stati soccorsi fra il Maggiore ed altri ospedali della provincia, ma le loro condizioni non destano particolare preoccupazione.

Oggi era previsto uno sciopero per la sicurezza

Sul posto sono subito scattati i soccorsi da parte dei vigili del fuoco, carabinieri, polizia e personale sanitario. Dopo l'esplosione, che è stata distintamente avvertita in buona parte della città, davanti ai cancelli dello stabilimento si sono radunati operai e familiari, in apprensione per la sorte dei loro colleghi. L'azienda Usl ha inviato sul luogo dell'incidente anche uno psicologo per dare assistenza ai familiari delle vittime e agli operai che hanno vissuto in prima persona l'incidente. Sul posto si è recato anche il sindaco di Bologna Matteo Lepore: “Si tratta dell'ennesima strage sul lavoro", ha detto. Il territorio bolognese, solo sei mesi fa, ha subito un altro gravissimo incidente sul lavoro, la strage dei sette tecnici che stavano lavorando a un collaudo nella centrale idroelettrica di Suviana. Il tema della sicurezza sul lavoro è da tempo all'attenzione anche nell'azienda dove è avvenuto l'incidente: i delegati sindacali avevano proclamato per oggi due ore di sciopero a fine turno proprio per chiedere una maggiore attenzione su questo tema.

leggi anche

Bologna, esplosione in un capannone Toyota di Borgo Panigale: 2 morti

ISCRIVITI AL CANALE WHATSAPP DI SKY TG24

Cronaca: i più letti