Processo Open Arms, Salvini in aula per l'arringa della difesa. Assegnata scorta a pm

Cronaca
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Nell’udienza odierna si sta svolgendo l’arringa difensiva dell’avvocato Giulia Bongiorno, legale del vicepremier, che è presente nell’aula bunker del carcere Pagliarelli. Per lui sono stati chiesti sei anni di carcere, con l’accusa di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio. Esponenti leghisti in piazza nel capoluogo siciliano per sostenere il segretario: presenti Valditara e Calderoli. Assegnata la scorta a pm Righi

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Nell’aula bunker del carcere Pagliarelli di Palermo prosegue il processo Open Arms. Nell'udienza di oggi si sta svolgendo l’arringa difensiva dell’avvocato Giulia Bongiorno, legale del vicepremier e attuale ministro dei Trasporti Matteo Salvini (che è presente in aula). Per lui il pm ha chiesto sei anni di carcere, con l’accusa di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio per aver impedito nel 2019, quando era ministro dell’Interno, lo sbarco di 147 migranti a bordo di una nave dell’Ong spagnola a Lampedusa. Intanto dopo la valanga di insulti e minacce social, seguite alla richiesta di pena fatta dalla Procura di Palermo, è stata assegnata la scorta alla pm Giorgia Righi, una delle magistrate che rappresenta l'accusa. Righi, che fa anche parte della Direzione Antimafia, era l'unica del pool a non essere ancora tutelata.

Arringa Bongiorno: “Su barcone non c'era squarcio, non era fuori controllo”

"Open Arms ha avuto innumerevoli possibilità di fare sbarcare i migranti soccorsi, ma ha opposto innumerevoli rifiuti e dall'1 al 14 agosto del 2019 ha scelto di bighellonare anziché andare nel suo Stato di bandiera, la Spagna". È iniziata così l'arringa difensiva dell'avvocato Bongiorno. ”Si è detto di un motore in avaria sulla imbarcazione Open Arms. Alle 15.14 andava ancora a 8 nodi, la presunta avaria è smentita e la barca non era fuori controllo, basta guardare il video e questa barca ha una capacità di governo e propulsione perfetta. Si vede qualcuno che manovra verso poppa, è una persona esperta, e soprattutto ci sono delle diapositive che ci dimostrano che il barcone non era furi controllo, ci sono immagini. Non c'era nulla di rotto. Si dirà, magari il 'motore non era rotto ma se c'era un buco'. C'era o no questo squarcio? Alla fine l'onestà intellettuale emerge. Persino il consulente dell'accusa ha detto che era una chiazza di colore diverso, non c'era uno squarcio o un buco, quindi l'imbarcazione era idonea a raggiungere quel tipo di obiettivo”. Poi ha aggiunto che "Open Arms non si è imbattuta casualmente nel barcone coi migranti né a indicare alla ong la barca coi profughi fu Alarm Phone. La verità è che ci fu una consegna concordata perché qualcuno ha dato indicazioni precise a Open Arms molto prima della segnalazione di Alarm Phone che, peraltro, non era corretta".

La manifestazione della Lega a Palermo

In parallelo, questa mattina diversi esponenti della Lega si sono ritrovati in piazza a Palermo per manifestare solidarietà al loro segretario. Gli esponenti del Carroccio, insieme ai sostenitori, sono in piazza Politeama a Palermo. Presenti i ministri Giuseppe Valditara e Roberto Calderoli oltre a parlamentari nazionali e regionali oltre ad alcuni cittadini militanti del partito. Tutti indossano magliette nere con stampato al centro il volto di Salvini e la scritta "Colpevole di avere difeso l'Italia".

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Le parole di Salvini

“Paura? Zero. Ritengo di aver fatto il mio lavoro, facevo il ministro, ho difeso i confini, salvato vite, questo mi imputa la sinistra”, ha detto ieri Salvini in una diretta social da Palermo. “Questo è un processo politico portato avanti da una parte di magistratura di sinistra, e la grandissima Giulia Bongiorno smonterà pezzo per pezzo questa accusa assurda. I politici di sinistra, tutti, vorrebbero Salvini in galera. Sono preoccupato? No, sono orgoglioso di quello che ho fatto”. Ieri, alla vigilia della nuova puntata del processo di Palermo, il leader leghista è volato a Bruxelles per il primo pre-vertice Ue dei Patrioti, il terzo gruppo dell’Europarlamento, con Viktor Orban, Marine Le Pen e gli altri leader sovranisti che, secondo quanto filtra, gli hanno confermato sostegno e vicinanza. Fra gli altri, l’olandese Geert Wilders ha ribadito che il vicepremier italiano “merita una medaglia per quello che ha fatto”.

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