Le esequie si terranno a Tezze sul Brenta, dove Sammy viveva da anni. Per l’elevato numero di persone attese per l’ultimo saluto, le esequie e le prolusioni si terranno al campo sportivo del comune veneto che verrà aperto già dalle 13, due ore prima dell’inizio ufficiale della cerimonia officiata, tra gli altri, dal vescovo di Vicenza, monsignor Giuliano Brugnotto. I funerali saranno trasmessi anche in diretta tv
La morte di Sammy Basso, il 28enne biologo affetto da progeria, scomparso sabato scorso per un malore, ha colpito anche la città di Schio, il paese natale di Sammy, che ha proclamato il lutto cittadino per venerdì, giorno dei suoi funerali che si terranno a Tezze sul Brenta. Qui il 28enne viveva ormai da diversi anni. Tra l’altro, per l’elevato numero di persone attese per l’ultimo saluto, le esequie e le prolusioni si terranno al campo sportivo del comune veneto che verrà aperto già dalle 13, due ore prima dell’inizio ufficiale della cerimonia officiata, tra gli altri, dal vescovo di Vicenza, monsignor Giuliano Brugnotto. I funerali di Sammy saranno trasmessi anche in diretta tv, grazie ad Antenna Tre Nordest.
La mamma di Sammy: “I suoi organi donati alla scienza”
Nelle scorse ore ha parlato anche la mamma di Sammy, Laura Lucchin. "I suoi organi sono stati donati alla ricerca, affinché siano utili a far progredire gli studi su cui lui stesso stava lavorando", ha confermato la donna, in un'intervista comparsa sul sito del Corriere del Veneto. "È stata una morte naturale – ha raccontato ancora - legata alla sua patologia rara. Anche se noi non ce lo aspettavamo minimamente. Quando i suoi amici ci hanno chiamato per dirci che aveva avuto un malore non potevamo immaginare che non si sarebbe mai più svegliato”. Noi, ha proseguito, “abbiamo vissuto con lui ringraziando giorno per giorno, consapevoli della malattia e di che cosa comportasse. Ora, cosciente del fatto che lui ha vissuto così tanto, per 28 anni, mi dico 'caspita'. Ma noi ci svegliavamo ogni mattina dicendo: 'Che bello che lui sia qui anche oggi con noi' e ce lo siamo vissuti a pieno sempre". Cosa succederà adesso? Tutto continuerà su "quello che è stato il fulcro della sua vita: la ricerca. Ha lavorato fino all'ultimo come ricercatore per un progetto in collaborazione con il centro di Boston che lo seguiva, e il Cnr di Bologna per poter trovare una cura alla sua patologia. Sapeva che non sarebbe stato per lui, ma per le generazioni future. La ricerca quindi andrà avanti, come il lavoro dell'associazione da lui stesso fondata. Sono tanti gli amici all'interno che continueranno a tenerla viva", ha concluso la mamma di Sammy.