Caos treni, chiodo su cavi e mancato allarme. Rfi sospende contratto con azienda coinvolta

Cronaca
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Introduzione

Oltre 100 corse cancellate, ritardi dalle 3 alle 4 ore, Italia spaccata in due. "Colpa di una ditta privata: ho preso nomi e codice fiscale di chi ha lavorato male", diceva già ieri in giornata il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini dopo essere finito nel mirino di utenti delle ferrovie e delle opposizioni, tra chi ne invoca le dimissioni e chi lo invita a riferire in Parlamento.

Oggi, il Mit ha fatto sapere che "è stata sospesa qualsiasi attività tra Rfi e la ditta intervenuta sulla tratta ferroviaria Parco Prenestino - Roma Termini", dove si è verificato il danno. "Stiamo ricostruendo con precisione accaduto ieri: prima di parlare vogliamo avere un quadro ben chiaro di quanto è successo", dice l'amministratore dell'azienda. In ogni caso, quanto successo ieri, 2 ottobre, preoccupa: un chiodo piantato dove non avrebbe dovuto ha colpito direttamente un cavo collegato alla centrale operativa di Termini, ma l’allarme non è mai partito.

Quello che devi sapere

Caos treni, cosa è successo

 

  • Oltre 100 treni cancellati, tra Alta Velocità, Intercity e Regionali. Ritardi in media di 3 ore, con punte di 4, che hanno spaccato in due l’Italia. Migliaia di turisti e pendolari bloccati sulle banchine delle stazioni. La giornata di ieri, 2 ottobre, è stata una delle peggiori dell’anno per chi viaggia in treno. Tutto è partito da un guasto alla linea ferroviaria a Roma che ha messo in ginocchio prima le stazioni di Termini e Tiburtina e poi si è riverberato in tutta Italia. Subito si era pensato a un attacco hacker. Poi si è scoperto che si è trattato di un errore umano: i tecnici di Trenitalia e di Rfi hanno parlato di un cavo piantato “da un’impresa privata” su un cavo elettrico del nodo romano nella notte tra martedì e mercoledì. Quel cavo arriva alla centralina di controllo della sala operativa di Roma Termini. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti oggi ha sospeso il contratto con l'azienda coinvolta, la Str92. "Stiamo ricostruendo con precisione accaduto ieri: prima di parlare vogliamo avere un quadro ben chiaro di quanto è successo", ha detto all'ANSA Giuseppe Proia, amministratore della Str92. Per ora, ha aggiunto, "non abbiamo nominato ancora alcun avvocato e non abbiamo preso alcuna decisione in merito alla sospensione del contratto",.

Per approfondire:

Caos treni, Salvini: "Errore di una ditta privata". Opposizioni: "Dimissioni"

Caos treni, cosa è successo

La disconnessione degli impianti

  • La circolazione si è bloccata intorno alle 6.30 di ieri mattina, quando si è verificata una "disconnessione degli impianti" dei sistemi informativi, sia a Termini che a Tiburtina. Da quel momento i treni si sono fermati e i monitor informativi si sono spenti all'improvviso. I tecnici di Ferrovie e Rfi si sono messi al lavoro per risolvere il problema e dopo circa tre ore la circolazione ha ripreso, ma le corse cancellate e i ritardi accumulati nel maltempo hanno avuto un effetto a cascata per tutto il resto della giornata, da Napoli a Milano e da Bologna a Firenze

Il mancato allarme

  • Quando il chiodo è stato piazzato – ha poi ricostruito l’Ad di Fs Stefano Donnarumma, “si è tranciato un cavo, sono entrate in funzione le batterie che hanno mantenuto tutto acceso fino alle 6 del mattino e quindi nessuno si è accorto di questo". Insomma: non è partito alcun allarme, nonostante il protocollo dei sistemi di sicurezza lo preveda in casi simili. Così, solo quando poi si sono esaurite le batterie si è scoperto il guasto e si è intervenuti con i tecnici. Subito è partita un'indagine interna

Il mancato allarme

Le accuse di Matteo Salvini

  • "I responsabili sono da individuare nei dipendenti di una ditta privata", ha accusato subito il vicepremier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini, al centro di forti polemiche per tutta la giornata di ieri per quanto successo. "Chi ha sulla coscienza i disagi creati oggi a migliaia di persone ne dovrà rispondere. Poi il tempo di reazione di fronte a questo errore non è stato all'altezza della seconda potenza industriale d'Europa", ha detto Salvini. Donnarumma ha però replicato: l’intervento è stato "tempestivo", anche se “si può sempre migliorare"

Sospeso il contratto all'azienda coinvolta

  • Salvini ha poi rincarato la dose, chiedendo "nomi, cognomi, indirizzi e codici fiscali di quelli che non hanno fatto il loro lavoro". Oggi è arrivata la comunicazione ufficiale del Mit: "È stata sospesa qualsiasi attività tra Rfi e la ditta intervenuta sulla tratta ferroviaria Parco Prenestino - Roma Termini, dove si è verificato un danno alla linea con conseguenze sulla circolazione dei treni".
  •  Secondo quanto è emerso l'azienda a cui Rfi ha sospeso il contratto è la Str92, con sede a Fontana Liri Inferiore (in provincia di Frosinone). Sul sito si legge che è specializzata in servizi topografici e ingegneristici nel mondo delle infrastrutture. "Siamo uno studio tecnico d'ingegneria multidisciplinare esperti in topografia, geodesia e monitoraggi offriamo assistenza e consulenze tecniche nel vastissimo campo dell'ingegneria civile e ambientale", è scritto sulla pagina. Sempre sul sito, tra i clienti vengono indicati tra gli altri Metro C di Roma, Anas, Italferr, Webuild, Vianini

 

Opposizioni all'attacco di Salvini

  • Per quanto successo le opposizioni si sono scagliate contro Salvini, tra chi ne ha chiesto le dimissioni - come M5s, Iv e Avs - e chi lo ha invitato a riferire davanti al Parlamento. "Il ministro Salvini non si occupa di fare funzionare le ferrovie, pensa solo a come venderle. Il guasto di oggi all'alba nel nodo di Roma, che ha causato oltre tre ore di stop con ripercussioni in tutta Italia dal Brennero a Palermo, è solo l'ennesima pagina dell'odissea quotidiana che vive ogni giorno chi si muove in treno", ha puntato il dito la segretaria del Pd Elly Schlein

Opposizioni all'attacco di Salvini

La polemica social

  • "Forse sarebbe il caso che il ministro invece di preoccuparsi della manifestazione di Pontida e di fare sui social gli auguri ai nonni, a cui va tutto il nostro affetto, venisse in Parlamento a spiegare la situazione", ha ironizzato il capogruppo del Pd al Senato, Francesco Boccia. Il riferimento era alla polemica social che ha investito il ministro dopo il suo post di auguri per la festa dei nonni, mentre si avvertivano i primi effetti del guasto alla linea ferroviaria. Diversi i commenti ironici che rimandavano al caos treni: "Probabilmente prima di arrivare" a destinazione "diventerò nonno pure io", ha scritto un utente sul web. Migliaia le battute simili.

Per approfondire:

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