Nel mirino dei 300 attivisti sono finiti tra gli altri la senatrice a vita Liliana Segre e il ministro della Difesa, Guido Crosetto, bollati come "agenti sionisti". La Comunità Ebraica di Roma: "Ignobile e minacciosa manifestazione. Ogni limite è superato"
Liliana Segre "agente sionista". È polemica per uno dei cartelli esposti oggi a Milano durante la 51esima ma manifestazione di sostegno ai palestinesi dal 7 ottobre scorso. Nel mirino dei 300 attivisti sono finiti tra gli altri la senatrice a vita Liliana Segre e il ministro della Difesa, Guido Crosetto, bollati come "agenti sionisti". Sventolate anche bandiere del Libano, nel giorno in cui è stata confermata l'uccisione del capo di Hezbollah, Hassan Nasrallah.
Comunità Ebraica: "Ignobile e minacciosa manifestazione"
La Comunità Ebraica di Roma ha condannato "nel modo più fermo" quella che ha definito come una "ignobile e minacciosa manifestazione" in cui "non solo si è inneggiato ai massacri del 7 ottobre e alla caccia all'ebreo, ma sfilando hanno mostrato le foto di persone che hanno nomi e cognomi, additati come nemici e, quindi, potenziali obiettivi di violenze e terrorismo". "Ogni limite è superato", si legge in una nota, "dimostrando che cosa potrebbero diventare i cortei non autorizzati in occasione della ricorrenza del 7 ottobre. Invitiamo autorita' e istituzioni alla massima vigilanza. Esprimiamo la nostra totale solidarieta' alle persone bersaglio dell'odio antiebraico, tra le quali figure prestigiose dell'ebraismo italiano, intellettuali, membri del governo e del Parlamento, imprenditori e un ex presidente della nostra comunità".