Il fatto è avvenuto domenica sera nel quartiere Quarticciolo, durante una delle iniziative del prete antimafia. La scorta, che datempo accompagna il reverendo salentino operativo nella Capitale, l'ha infine portato via per evitare che venisse ferito. Un anno fa un uomo aveva cercato di investirlo a Tor Bella Monaca
Don Antonio Coluccia, il prete che vive da anni sotto scorta per le sue battaglie contro la criminalità e lo spaccio di stupefacenti, è stato vittima domenica 1 settembre, di una "violenta aggressione mafiosa" a Roma, nel quartiere Quarticciolo, dove la sera era in corso un corteo per la legalità. Insulti dal balcone. Poi bottiglie lanciate dalla finestre. Il prete è stato protetto dalla sua scorta, che alla fine l'ha portato via e ha evitato che venisse ferito.
Le intimidazioni un anno fa
Immediate le espressioni di solidarietà. "Sono certa che Don Coluccia non si farà intimidire ma anzi moltiplicherà gli sforzi per restituire dignità e speranza ai tanti cittadini perbene che vivono nel quartiere", le parole di Luisa Regimenti, assessora al Personale, alla Sicurezza urbana, alla Polizia locale e agli Enti locali. "L'azione di Don Coluccia e di tutti coloro che lottano contro lo strapotere delle organizzazioni criminali che gestiscono lo spaccio è fondamentale, saremo al loro fianco in questa battaglia per la libertà, la legalità e la rinascita delle periferie romane contro tutte le mafie". Ad agosto di un anno fa, durante una passeggiata della legalità a Tor Bella Monaca, un uomo aveva cercato di investire Don Coluccia, anche in quel caso fu provvidenziale l'intervento degli agenti per salvare il sacerdote antimafia. “Non mi arrendo, dobbiamo liberare la gente dalla paura", ha detto il sacerdote.