In viale dell’Archeologia a Tor Bella Monaca un bielorusso ha cercato di investire il prete che più si batte per la legalità nei quartieri dello spaccio della Capitale: a salvarlo un agente, che ha sparato colpendo l’aggressore. “Gli sforzi di don Coluccia devono dare molto fastidio ai clan mafiosi che gestiscono lo spaccio a Tor Bella Monaca”, ha dichiarato in una nota il sindaco del Municipio VI delle Torri Nicola Franco
Oggi pomeriggio, durante una marcia per la legalità per le strade di Tor Bella Monaca a Roma, un uomo su uno scooter ha cercato di investire don Antonio Coluccia, il "prete-coraggio" delle periferie più difficili. Ha colpito però un agente della scorta, che ha reagito sparando e ferendo così l'aggressore. L’uomo è stato fermato dalla polizia.
Chi è don Coluccia
A Roma don Coluccia rappresenta un simbolo della lotta allo spaccio e alla criminalità, dalle cui mani cerca ogni giorno di strappare i giovani con le sue iniziative, con i valori dello sport (a San Basilio ha infatti aperto una palestra della legalità) e con la sua testimonianza, per la quale vive da molti anni sotto scorta. È stato proprio uno degli agenti a intervenire questo pomeriggio in viale dell'Archeologia, alla periferia est della Capitale, nel corso di una manifestazione contro l'illegalità. L'aggressore, a quanto sembra di nazionalità bielorussa, l'ha prima affiancato in sella a un motorino e poi, dopo averlo riconosciuto, ha tentato di investirlo. L'agente di scorta però si è frapposto ed è stato travolto e sbalzato via, ma ha reagito con l'arma, facendo fuoco. In ospedale sono finiti sia l’agente che l'aggressore, che a quanto pare avrebbe avuto nello zaino una mannaia e un martello.
Le reazioni
Solidarietà e pieno sostegno sono stati manifestati dal ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, che ha telefonato a don Coluccia e si è poi accertato delle condizioni dell’agente, ricoverato con vari traumi, nel corso di un colloquio telefonico con il capo della Polizia Vittorio Pisani. Anche il sindaco Roberto Gualtieri ha telefonato al sacerdote: "L'ho chiamato per esprimergli la vicinanza di tutta Roma e augurare pronta guarigione all'agente di scorta ferito. Violenza e mafie vanno contrastate con ogni mezzo", ha dichiarato il sindaco della Capitale. “Don Antonio non è solo un prete antimafia, è un amico a cui esprimo tutta la mia solidarietà per l'impegno e la dedizione che mette nella sua lotta alla criminalità e alla droga. I suoi sforzi devono dare molto fastidio ai clan mafiosi che gestiscono lo spaccio a Tor Bella Monaca”, ha sottolineato in una nota il presidente del Municipio VI delle Torri Nicola Franco. Parole di sostegno sono giunte anche dal leader della Lega e vicepremier Matteo Salvini a "un uomo di Chiesa che combatte ogni tipo di droga per salvare ragazze e ragazzi. In bocca al lupo all'agente investito, tutto il mio disprezzo per l'infame criminale ferito". "Fermare lo spaccio è chiudere il bancomat della criminalità organizzata. Un abbraccio a don Coluccia per il tentativo di aggressione e un grazie immenso, insieme agli auguri di pronta guarigione, all'agente ferito", ha commentato la presidente della commissione Antimafia Chiara Colosimo. "La tentata aggressione ai danni di Don Coluccia, emblema della lotta alla criminalità organizzata e allo spaccio di stupefacenti, è un attacco allo Stato. Un plauso va soprattutto all'agente che ha fermato l'aggressore mettendo a rischio la propria incolumità. Senza il suo intervento Don Coluccia non sarebbe uscito illeso da questo vile attentato, compiuto non solo ai danni della sua persona, ma anche alle idee e agli ideali che da sempre porta avanti", ha aggiunto Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di polizia Coisp.