Lo skipper del veliero, affondato il 19 agosto davanti alle coste palermitane provocando la morte di 7 persone, è sotto indagine per naufragio colposo e omicidio colposo plurimo. Su di lui non pendono provvedimenti restrittivi: Cutfield e gli altri due indagati sono quindi liberi di attendere l'evolversi delle indagini da qualsiasi paese scelgano di risiedere
James Cutfield, comandante del veliero Bayesian affondato il 19 agosto davanti alle coste palermitane, ha lasciato l’Italia. Lo skipper, indagato per naufragio colposo e omicidio colposo plurimo, è partito a bordo di un volo privato diretto in Spagna. L’uomo ha infatti deciso di fare ritorno a Maiorca, dove vive con la moglie, e di attendere lì l’evolversi delle indagini in corso. Nei suoi confronti non ci sono infatti provvedimenti restrittivi ed eventuali atti istruttori potranno essere svolti anche nei paesi in cui ha scelto di risiedere. Lo stesso vale per gli altri due indagati, l’ufficiale di macchina Tim Parker Eaton e Matthew Griffiths, membro dell’equipaggio che la notte del naufragio era di guardia in plancia. Il primo è andato in Spagna con Cutfield, il secondo aveva già raggiunto Nizza nel pomeriggio di ieri. Anche altri componenti dell’equipaggio e alcune hostess hanno lasciato l’Italia verso diverse destinazioni.
A breve le autopsie sulle vittime
La notte del naufragio hanno perso la vita 7 persone. Il magnate inglese Mike Linch, la figlia 18enne, il presidente della Morgan Stanley International Jonathan Bloomer e sua moglie Anne Elizabeth Judith Bloomer, l'avvocato Chris Morvillo e la moglie Nada e il cuoco di bordo Ricardo Thomas sono rimasti intrappolati nelle loro cabine mentre lo yacht a vela colava a picco davanti alle coste palermitane. Sui loro corpi i pm di Palermo che indagano sull’accaduto hanno disposto le autopsie che saranno svolte dai medici del Policlinico del capoluogo siciliano.
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Le accuse contro gli indagati
Sul registro degli indagati i nomi sono tre: Cutfield, Eaton e Griffiths sono sotto inchiesta per naufragio colposo e omicidio colposo plurimo. Per gli inquirenti il capitano non avrebbe adottato le misure necessarie a mettere in sicurezza l'imbarcazione e non avrebbe prestato adeguato soccorso ai passeggeri. L’ufficiale di macchina Tim Parker Eaton non avrebbe invece attivato i sistemi di chiusura dei portelloni della nave: una mancanza a causa della quale l’acqua del mare è entrata prima nella sala macchine, provocando un black out, e poi nell’intero veliero. Il marinaio in plancia Matthew Griffiths, infine, è accusato di non aver avvertito in tempo della tempesta in arrivo i passeggeri del Bayesian.