Oltre la metà vive in Europa. Londra si conferma la città con il maggior numero di italiani registrati presso il consolato, con quasi 375mila connazionali su un totale di 456mila presenti nel Regno Unito
Il numero di italiani residenti all'estero è in aumento, con oltre la metà che dimora in Europa. Lo segnala il nuovo rapporto dell’Istat, secondo cui, al 31 dicembre 2022, i cittadini italiani che risiedono stabilmente all'estero sono 5 milioni e 940mila, con un aumento di 97mila persone rispetto all'inizio dell'anno, pari a un incremento dell'1,7%.
Distribuzione geografica
Più della metà degli italiani all'estero vive in Europa, con 3 milioni e 246mila di residenti, mentre 2 milioni e 384mila vivono in America. Londra si conferma la città con il maggior numero di italiani registrati presso il consolato, con quasi 375mila connazionali su un totale di 456mila presenti nel Regno Unito.
Le cause dell’aumento dei residenti all’estero
Il rapporto dell'Istat attribuisce l'aumento dei residenti all'estero a vari fattori. “Nei flussi migratori con l'Italia gli espatri oltrepassano di oltre 25mila unità i rimpatri (un po' più donne che uomini), la dinamica naturale è positiva (25mila nascite contro 8mila decessi) e si registrano 85mila acquisizioni di cittadinanza italiana”, si legge nel rapporto. Queste acquisizioni comprendono “oltre alle acquisizioni per matrimonio e per trasmissione al minore convivente, circa 13% e 38% rispettivamente, soprattutto i riconoscimenti della cittadinanza Italiana iure sanguinis, pari al 49%)”.
Le città con più italiani
Dopo Londra, dove risiedono per lo più uomini e tra i più giovani dell'intero contingente residente all'estero, Buenos Aires è la seconda città con il maggior numero di italiani registrati, con oltre 322mila residenti. Qui, la maggioranza è costituita da donne e l'età mediana è di 49 anni. Restando in Argentina, tra le prime venticinque città sedi di consolato con più registrazioni di italiani ci sono anche Rosario, Cordoba e La Plata (rispettivamente con 137mila, 101mila e 86mila italiani), in lieve prevalenza donne e con un'età mediana compresa tra i 42 e i 47 anni.
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43 anni l’età media degli italiani all'estero
Sempre in base agli ultimi dati Istat, l’età media degli italiani all'estero è di 43 anni. Gli uomini rappresentano il 53% di questa popolazione, anche se la distribuzione di genere varia notevolmente a seconda del paese di residenza. Analogamente è differenziata anche l'età mediana: va dai 33 anni per gli italiani in Austria ai 58 anni per quelli in Canada. Tra i principali Paesi di residenza estera degli italiani si osserva una più forte concentrazione nelle classi di età più anziane e una predominanza maschile quando si considerino i soli nati in Italia, conseguenza di una storia migratoria meno recente. Al contrario, tra gli italiani nati all'estero, c’è una distribuzione per genere più equilibrata e un'età media più giovane.
Più nascite di italiani in Germania, Svizzera e Regno Unito
Nel 2022, 25mila bambini sono nati da genitori italiani residenti all'estero, con la maggior parte delle nascite avvenute in paesi europei (70,4%), in particolare Germania (17,4%), Svizzera (14,6%) e Regno Unito (10%). Il consolato con il maggior numero di nascite è quello di Londra, con oltre 2mila nuovi nati (8% del totale), seguito da Zurigo (oltre 1.400, pari al 5,6%) e Parigi (oltre 1.000, pari al 4,1%). Inoltre, come rilevato dall’Istat, la stragrande maggioranza delle nascite (98,8%) avviene all'estero, con meno di 300 bambini nati in Italia e poi registrati come residenti all'estero, soprattutto nei Paesi europei (Regno Unito, Germania, Svizzera e Francia). Nel 97,8% dei casi, il paese estero di nascita coincide con il paese estero di residenza, mentre tra i nati in Italia solo nel 34,9% dei casi il Comune di nascita coincide con quello di iscrizione in Aire. Quanto al tasso di natalità, complessivamente il valore è pari a 4,3 per mille, ma si osservano oscillazioni significative tra i continenti esteri di residenza, con i valori più alti registrati tra gli italiani residenti in Europa (5,5 per mille). I tassi di natalità sono più bassi nel continente americano (2,5 per mille), anche laddove si concentra una quota importante di italiani, come ad esempio in Brasile (3,3 per mille) o in Argentina (1,9).
Rimpatri: il 45,9% diretto al Nord Italia
Per quanto riguarda i dati dei rimpatri, in base ai dati Istat, il 45,9% è diretto verso il Nord, il 19,7% al Centro e il 34,4% nel Mezzogiorno. La Lombardia è la regione con il maggior numero di rimpatri, con il 17,8% dei rientri, seguita da Lazio (10,6%), Sicilia (9,5%) e Campania (8,2%). In particolare, dei 74mila rimpatri registrati nel 2022 quasi 48mila (63,9%) sono quelli provenienti dall'Europa (52,6% da Paesi Ue e 11,3% da Paesi extra Ue). Rispetto agli espatriati, tra i rimpatriati si osserva una quota minore di giovani tra i 20 e i 39 anni. Inoltre, la composizione per titolo di studio è diversa: il 47,7% ha un titolo di studio inferiore al diploma, mentre solo il 22,8% è laureato.
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