Giada Zanola, la sorella Federica: "Non si è uccisa. Il compagno? Per noi era a posto"
CronacaIntervistata dal Corriere del Veneto, la ragazza ha raccontato come lei e la famiglia hanno vissuto le ore subito dopo avere appreso la notizia: “Non riuscivamo a renderci conto di nulla, il giorno dopo si parlava già di omicidio. Una notizia terribile”. Domani sera a Vigonza una fiaccolata per ricordarla
Dall’autopsia emerge chiaramente il dato di fatto: Giada Zanola era ancora in vita quando è arrivata sul cavalcavia. Di più purtroppo gli esami non possono dire, forse era priva di sensi, ma era viva prima del volo e prima che un camion le straziasse il corpo. L’autopsia, inoltre, esclude segni di strangolamento o ferite da arma da taglio, ma conferma, alla luce di alcuni lividi sul corpo della giovane mamma, la violenta lite avvenuta due giorni prima della sua morte.
"Non si tratta di suicidio"
Per Federica, la sorella di Giada, non si tratta di un suicidio. Intervistata dal Corriere del Veneto la ragazza ha raccontato come lei e la famiglia hanno vissuto le ore subito dopo avere appreso la notizia: “Non riuscivamo a renderci conto di nulla, il giorno dopo si parlava già di omicidio. Una notizia terribile”. Federica dopo la tragedia, su Facebook, aveva condiviso una foto di lei e Giada assieme e la scritta “Ciao Tatina”.
"Per noi Andrea era un ragazzo a posto"
Benché da subito Federica fosse certa che non si poteva trattare di un suicidio, dichiara di non avere mai compreso la gravità della situazione famigliare della sorella. “Mi fido degli investigatori. Solo loro ci possono aiutare a fare chiarezza. Di sicuro Giada non si sarebbe mai suicidata. Nonostante tutto quello che sta venendo fuori sul compagno dice di non ricordare "episodi che ci abbiano messi in allarme, non abbiamo mai sospettato di nulla, altrimenti saremmo andati subito a denunciare. Per noi Andrea era un ragazzo a posto”.
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L'attesa per gli esami tossicologici
Fra un mese circa si avranno gli esiti degli esami tossicologici che dovranno accertare se la donna sia stata drogata o lentamente avvelenata. Il medico legale durante l'autopsia ha raccolto campioni biologici per verificare un'eventuale intossicazione. In corso anche gli accertamenti sul telefono di Andrea Favero per capire se, come aveva confidato ad alcune amiche, Giada Zanola sia stata ricattata dall'uomo con la minaccia di divulgare alcuni loro video intimi. Non si trova nemmeno il cellulare della donna. Da accertare se sia stato fatto sparire o se sia stato distrutto nell'impatto in autostrada.
Domani sera una fiaccolata per Giada
Domani alle 20.30, a Vigonza, è in programma una fiaccolata per Giada che partirà dalla casa dove abitava e arriverà al cavalcavia sull’A4 nel punto dove ha trovato la morte. Sono attese migliaia di persone tra rappresentanti istituzionali, attivisti di varie associazioni e semplici cittadini.