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Caso pandoro, prevista a luglio l'udienza al Tar sul ricorso di Chiara Ferragni

Cronaca

La data scelta è quella del 17 luglio, quando si svolgerà l'udienza di merito al Tar del Lazio per la discussione dei ricorsi amministrativi proposti da Chiara Ferragni. L'influencer ha chiesto di annullare il provvedimento con cui lo scorso dicembre l'Antitrust ha sanzionato le sue società per una presunta pubblicità ingannevole. Nella stessa data è prevista anche la discussione del ricorso di Balocco

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E' stata inserita in calendario il prossimo 17 luglio l'udienza di merito al Tar del Lazio legata alla discussione dei ricorsi amministrativi proposti da Chiara Ferragni, con gli avvocati Giorgio Fraccastoro e Fabio Cintioli, i quali hanno chiesto di annullare il provvedimento attraverso cui, lo scorso dicembre, l'Antitrust ha comminato alle sue società "Fenice" e "Tbs Crew" una sanzione di oltre un milione di euro per una presunta pubblicità ingannevole legata alla vendita del pandoro "Pink Christmas". Sempre il 17 di luglio si svolgerà anche la discussione dell'ulteriore ricorso che per la stessa vicenda ha proposto la società Balocco, sanzionata con 420mila euro. 

Il Codacons al Tar

Anche il Codacons interverrà al Tar del Lazio nei ricorsi presentati da Chiara Ferragni e da Balocco sul caso della multa inflitta dall'Antitrust. Lo ha annunciato la stessa associazione in una nota. Secondo quanto si è appreso, l'intervento sarà finalizzato a contestare punto per punto le istanze della Ferragni e dell'azienda dolciaria e "smontare le tesi difensive che vorrebbero scaricare ogni responsabilità sui consumatori che hanno acquistato il prodotto e che, come più volte ripetuto dalla stessa Ferragni, avrebbero frainteso i messaggi lanciati dall'influencer e dall'azienda". Come confermato dal presidente, Carlo Rienzi, "chiederemo ai giudici amministrativi di confermare la sanzione dell'Antitrust e rigettare tutte le richieste della Ferragni e di Balocco, forti della recente sentenza del Tribunale di Torino che ha confermato gli illeciti già sanzionati dall'Autorità per la concorrenza". 

Il calo dei ricavi

Intanto, secondo quanto emerso di recente e proprio a causa di questa vicenda, Chiara Ferragni avrebbe bisogno di sei milioni di euro a seguito del calo dei ricavi della società Fenice srl, che possiede il suo marchio. E, per ottenere nuovi finanziamenti, l'influencer potrebbe anche decidere di espandere la base azionaria con nuovi soci. I danni d’immagine legati al caso Balocco e ad altre vicende di beneficenza contestate non sono ancora quantificabili, ma quelli economici potrebbero cominciare ad essere evidenti. 

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