Fridays for Future, torna lo sciopero per il clima: le manifestazioni da Torino a Roma

Cronaca
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Il movimento internazionale di protesta per la giustizia climatica, ispirato alla figura di Greta Thunberg, ha organizzato una serie di cortei in tutta Italia. Tra le richieste dell'organizzazione anche il cessate il fuoco immediato e permanente in Palestina

 

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"In un mondo di ingiustizie di diverso tipo, i popoli e le persone rispondono con diverse lotte. L’atomizzazione e la divisione di queste lotte però fa comodo a chi continua a guadagnare con sfruttamento, colonizzazione, estrattivismo e disuguaglianza. Però è sempre più chiaro che alla base di tutto ciò che affligge la maggioranza della popolazione e avvantaggia delle minoranze potenti ci sono le stesse radici: discriminazione e ingiustizie sociali." Sono queste le motivazioni riportate sul sito ufficiale dell'organizzazione per la giustizia climatica che hanno portato Fridays for Future Italia a tornare torna in piazza il 19 e 20 Aprile. Quest’anno il movimento scenderà in piazza insieme ai movimenti pro-Palestina per chiedere anche un cessate il fuoco immediato e permanente.

 

Roma: "End Fossil End War. Free Palestine" sullo striscione

Al grido di "Free free Palestine" e con l'accensione di un fumogeno rosso è partito da piazzale Aldo Moro, davanti all'ingresso della Sapienza, a Roma, il corteo dei collettivi - liceali e universitari - e delle organizzazioni studentesche che arriverà a piazza della Repubblica per unirsi alla manifestazione di Fridays for Future. "End Fossil End war. Free Palestine", è scritto sullo striscione in testa. I ragazzi, circa 300, sventolano bandiere della Palestina e dei collettivi. Gi studenti hanno deciso di partire dall'ingresso della città universitaria "dopo i fatti dei giorni scorsi e per mostrare l'unità e la convergenza delle lotte studentesche e cittadine, per la Palestina, la giustizia sociale e quella climatica". Intanto, davanti al rettorato dell'ateneo, alcuni studenti sono ancora incatenati e in sciopero della fame. "Oggi come giovani e studenti - spiega Tess Kucich, coordinatore della Rete della Conoscenza - siamo scesi nelle piazze di tutta Italia in occasione dello sciopero globale per il clima lanciato da Fridays For Future. Ci mobilitiamo da anni al fianco del movimento Fff per rivendicare il diritto al futuro e pensiamo sia fondamentale continuare a farlo, viste le manifestazioni di crisi climatica che continuano a colpirci". "Siamo qui per ribadire il valore fondamentale dei saperi e della cultura nella lotta al cambiamento climatico - continua a Virginia Mancarella, coordinatrice di Link-Coordinamento Universitario - perché sono le scuole e le università che possono fornire gli strumenti per una società capace di tutelare il proprio ecosistema". "Rivendichiamo- conclude Bianca Chiesa, coordinatrice dell'Unione degli studenti - l'introduzione sistemica dell'educazione ambientale, investimenti sull'edilizia per l'efficientamento energetico, la costruzione di comunità energetiche e l'eliminazione di tutti gli accordi con aziende inquinanti e belliche da parte delle scuole e delle università.

Vogliamo vedere il nostro futuro garantito e non venduto alle logiche del profitto! Continueremo a farci sentire nei prossimi mesi finché i governi non attueranno politiche realmente capaci di contrastare il cambiamento climatico".

MILANO - Manifestazione Sciopero per il clima organizzato da Fridays for Future (MILANO - 2022-09-23, Marco Passaro) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

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Milano: 200 studenti in corteo per Fridays for Future

È partito da largo Cairoli a Milano il corteo studentesco organizzato da Fridays for Future "per la giustizia climatica". Nella giornata dello sciopero globale per il clima, circa 200 ragazzi milanesi sono scesi in strada diretti verso piazza XXIV Maggio. In apertura del corteo, uno striscione con scritto "Free Palestine = climate justice".
Arrivati davanti alla sede Enel in via Carducci, gli attivisti hanno messo in scena fatto un flash mob, accendendo alcuni fumogeni ed esponendo un altro striscione con scritto "Boicotta Enel = climate justice". 

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Genova, in piazza anche una nonna di 88 anni con la nipote

Staffetta tra generazioni in piazza a Genova per la manifestazione promossa da Fridays for Future. In piazza De Ferrari si sono infatti trovati nonna Franca, 88 anni e sua nipote Maya, che di anni ne ha 22. Insieme si sono avviate in corteo.
"E' una battaglia che ci accomuna tutti - racconta nonna Franca -: siamo in piazza per il clima, per la terra, per i mari e per gli animali. Difendere queste cose dovrebbe essere un dovere e un diritto prioritario di tutti. Pensiamo anche all'inquinamento del turismo di massa che stiamo vedendo nell'ultimo periodo, all'inquinamento del porto. Sono battaglie che non hanno età".
"L'idea di città che vogliamo è quella di una città sostenibile dal punto di vista ambientale e umano, ha rispetto per le persone, per la loro salute fisica e mentale, e questo non può essere separato dalla tutela del nostro pianeta - dice -. Gli spazi verdi non ci sono e i soldi pubblici vengono spesi per opere che non porteranno alcun beneficio alla popolazione né economico né di benessere quotidiano. Noi chiediamo che vengano fermati progetti come lo Skymetro, che mette a rischio una falda acquifera, o come il rigassificatore di Vado, e che invece si investa nella transizione ecologica. Bisogna investire nel benessere dei cittadini e non in progetti di facciata da far vedere ai turisti come la funivia del Lagaccio che non porta benefici al trasporto pubblico alla popolazione ma solo ai crocieristi che possono arrivare a Forte Begato senza passare dalle periferie. La nostra è una generazione che vede un ragazzo su 5 che soffre di attacchi di ansia e uno su quattro di depressione, ed è problematico per la nostra salute mentale doversi interfacciare ogni giorno con persone più grandi che hanno deciso di sacrificare il nostro futuro per il profitto".

A Firenze presidio Fridays for future al Consiglio regionale toscano 

 Nuova manifestazione degli attivisti di Fridays for future, stamattina a Firenze in contemporanea a molte altre città in Italia: decine di giovani ambientalisti si sono riuniti in presidio davanti la sede del Consiglio regionale della Toscana insieme ai collettivi studenteschi e agli operai dell'ex Gkn di Campi Bisenzio (Firenze), per chiedere interventi urgenti per contrastare il cambiamento climatico.
Gli ambientalisti hanno posizionato davanti all'ingresso del palazzo un grande striscione con scritto 'Dalle fabbriche alle scuole convergenza climatica'. Edoardo Falchini, attivista di Fridays for future di Firenze ha spiegato che la manifestazione è stata promossa per "ricordare l'urgenza della crisi climatica e quanto poco tempo abbiamo per agire. Alla politica chiediamo l'intervento pubblico sull'industria dell'energia rinnovabile e della mobilità sostenibile, oltre a questo chiediamo una mobilità più sicura all'interno della città di Firenze, infatti sosteniamo la campagna 'Firenze 30' che farebbe di Firenze una città più sostenibile per pedoni e ciclisti". Alessandro Tapinassi, operaio Gkn, ha detto che il Collettivo di fabbrica ha aderito "in convergenza con le altre forze ambientaliste anche per parlare della nostra proposta per la reindustrializzazione perché non possiamo essere lasciati soli in questo modo. Noi cerchiamo di fare una reindustrializzazione ma è davvero difficile perché ci stanno perfino sabotando".
Presenti al presidio anche Dmitrij Palagi e Antonella Bundu di Sinistra Progetto Comune: "Abbiamo sostenuto fin dal primo momento tutte le mobilitazioni ambientaliste in particolare quelle delle nuove generazione su cui spesso la politica parla ma non ascolta - ha detto Palagi -. Troppo spesso sui cambiamenti climatici si dice che è questione di comportamenti individuali invece è un tema di sistema, di modello di sviluppo su cui si deve intervenire perché non c'è più tempo". 

Scientifique du CRIOBE faisant des relevés sur un Pocillopora en phase de blanchissement dans le lagon de Moorea en Polynésie Française.

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