Esplosione centrale lago Suviana, aperta inchiesta per disastro e omicidio colposo

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È di tre morti, quattro dispersi e cinque feriti gravi il bilancio dell'incidente alla centrale elettrica Enel del lago sull'Appennino bolognese. Una turbina è esplosa al piano -8 dell'impianto. Il crollo ha travolto almeno 12 tecnici che lavoravano su adeguamenti dell'impianto. Le vittime avevano 36, 45 e 73 anni. Proseguono le ricerche dei dispersi, tra le macerie e sott'acqua. Mattarella ha auspicato che sia fatta piena luce su quanto accaduto

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I soccorritori nella centrale

I soccorritori nella centrale

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Si entra nella centrale anche con i gommoni

I soccorritori stanno tentando di accedere alla centrale elettrica del lago di Suviana anche con i gommoni. "Stiamo entrando anche coi gommoni dalla parte del lago", ha spiegato Luca Cari, dirigente della comunicazione dei Vigili del fuoco. "Le operazioni sono molto difficili, lunghe, stiamo facendo tutto il possibile. Stiamo ancora valutando le condizioni di sicurezza della struttura, per consentire ai vigili del fuoco all'interno di operare in una condizione che consente anche vie di fuga in caso di allagamento improvviso". Il punto non è tanto la tenuta della struttura in sé, quando le condizioni all'interno. "Il fondo è visibilità zero, all'interno è visibilità zero, ci sono sostanze e detriti, quindi si lavora tastando, toccando. È una situazione molto complessa, le operazioni sono lunghe, ci teniamo a dirlo per non creare aspettative immediate. Le condizioni di sicurezza sono prioritarie per i vigili del fuoco che stanno lavorando al di sotto del livello dell'acqua del lago". Se ieri sera il piano meno 8 era ancora emerso, l'acqua è aumentata: "In questo momento c'è più di mezzo metro, sta salendo, dobbiamo capire qual è l'ingresso da dove sta entrando l'acqua e in base a quello capire le condizioni di rischio per i vigili del fuoco che stanno lavorando sotto". 

Il ricordo di una delle vittime

"Una persona educata, schiva, di poche parole, gentilissimo e soprattutto un grande lavoratore". È il ritratto che il sindaco di Sinagra (Messina), Antonino Musca, fa di Vincenzo Franchina, 36 anni, uno dei lavoratori morti ieri nell'esplosione. "Sono stato fino a poco fa dalla famiglia di Vincenzo, è un momento di grandissimo dolore. Siamo poco più di duemila abitanti, qui ci conosciamo tutti. Conoscevo bene Vincenzo, ho avuto il privilegio di celebrarne le nozze a gennaio scorso, 2023. Frequentava da ragazzo la scuola dove insegnavo all'epoca, ogni tanto gli davo anche un passaggio a casa. Una persona educata, di rara gentilezza come tutta la sua famiglia. Persone di grandissima dignità per le quali non posso che avere solo belle parole". Vincenzo e la moglie, infermiera al Gaslini di Genova, originaria di un paese vicino Sinagra, avevano lasciato la loro terra per motivi di lavoro. Vivevano a Genova. "Vincenzo era dipendente di una ditta esterna che faceva lavori di manutenzione per Enel, non ricordo il nome", dice il sindaco. La famiglia Franchina è stretta nel dolore, "sicuramente verranno a Bologna ma non immediatamente visto che le salme sono sotto sequestro". "Ho ben poco fa fare - aggiunge Musca commosso - ma siamo a disposizione. Stiamo pensando sicuramente di proclamare il lutto cittadino".

Strage Suviana: domani a Bologna corteo in piazza Maggiore

Domani, in occasione dello sciopero nazionale indetto da Cgil e Uil, a Bologna si terrà una manifestazione che partirà da piazza XX Settembre e giungerà in piazza Maggiore. Sono annullati i sette presidi indetti sul territorio. Lo sciopero è stato raddoppiato nella durata, da 4 a 8 ore, ed esteso a tutti i settori pubblici e privati. "Ci aspettiamo una risposta di massa della città, una risposta popolare che vada anche oltre la dimensione del mondo del lavoro", auspica il segretario della Cgil di Bologna Michele Bulgarelli. A Bologna, ricorda Bulgarelli, l'incidente sul lavoro più grave degli ultimi anni prima di ieri risaliva al 2005, col disastro ferroviario di Crevalcore. "Per numeri più gravi bisogna andare indietro di 100 anni, ai tempi della Direttissima", spiega

Un ferito scaraventato a terra al piano -4

Era al piano meno quattro dell'impianto idroelettrico di Bargi uno dei cinque feriti della strage di Suviana quando è stato investito dall'esplosione. Si tratta di un giovane di 25 anni, originario di Gaggio Montano sull'Appennino bolognese, che si trova in condizioni stabili e non preoccupanti al Bufalini di Cesena. "Il ragazzo è un dipendente Enel, non di una ditta appaltatrice", dice il sindaco di Gaggio, Giuseppe Pucci. "Ha riportato ustioni alle mani, un po' al naso, una condizione per fortuna risolvibile". Il padre gli ha raccontato che il figlio si trovava al piano meno quattro quando si è scatenato l'inferno. È stato investito dal boato, scaraventato a terra, ma sull'ambulanza ieri pomeriggio è salito con le sue gambe. "Potrebbe essere dimesso a stretto giro".

Cgil: non si sa per chi lavoravano vittime

Due feriti gravi su tre del disastro della centrale elettrica di Suviana sono dipendenti diretti di Enel. Lo dice il segretario della Cgil di Bologna, Michele Bulgarelli, giunto sul posto. "Quello che è grave è quello che non sappiamo. Non si sa quali sono le aziende di cui erano dipendenti i lavoratori esterni. Poi scopriamo che uno è un pensionato di 73 anni, una partita Iva: che mondo del lavoro è?".

Fiom e Uilm: "Suviana ennesima strage, basta morti sul lavoro"

"Basta morti sul lavoro": lo affermano le segreterie nazionali di Fiom-Cgil e Uilm-Uil, che "a seguito dell'ennesima strage sul lavoro nella centrale idroelettrica di Suviana, in provincia di Bologna, decidono di dare copertura nazionale alle strutture territoriali e alle rappresentanze dei lavoratori in caso di estensione da 4 a 8 ore dello sciopero di domani, giovedì 11 aprile, già proclamato da Cgil e Uil". "Esprimiamo solidarietà e vicinanza alle famiglie degli operai deceduti e dispersi, ai lavoratori feriti, auspicando che sia fatta piena luce sulla dinamica di questa tragedia", affermano.

In pericolo di vita il ferito ricoverato a Pisa

Sarebbe in pericolo di vita, secondo quanto appreso, uno dei cinque tecnici rimasti gravemente feriti nell'esplosione, che si trova ricoverato, in prognosi riservata, nella rianimazione del centro ustioni di Pisa. L'uomo ha ustioni serie in diversi parti del corpo e i medici non hanno ancora sciolto la prognosi.

Salme dei 3 morti all'ospedale Maggiore Bologna

A quanto si apprende sono state portate all'ospedale Maggiore di Bologna le salme dei tre lavoratori morti ieri nell'esplosione che si è verificata nella centrale idroelettrica di Bargi, sul lago di Suviana. I corpi dei tre operai sono stati posti sotto sequestro dall'autorità giudiziaria in vista della probabile autopsia che verrà eseguita.

Stazionarie le condizioni dei feriti

Sono definite stazionarie le condizioni dei quattro feriti dell'incidente alla centrale di Bargi ricoverati in diversi ospedali dell'Emilia-Romagna. Il quinto ferito è ricoverato a Pisa. Stabili i due lavoratori portati ieri pomeriggio all'Ospedale 'Bufalini' di Cesena. A quanto si è appreso entrambi sarebbero residenti nella zona in cui è avvenuta la tragedia. Dei due ricoverati nella struttura romagnola, uno, un ragazzo di 25 anni, ha riportato ustioni non particolarmente gravi alle mani e si trova in osservazione breve intensiva. L'altro paziente, un uomo di 42 anni, ha riportato ustioni di maggiore gravità, di terzo grado, è nel reparto 'Grandi Ustionati' in prognosi riservata. Le sue condizioni, a quanto appreso, preoccupano non tanto per l'estensione delle ustioni ma per la loro profondità. In rianimazione all'ospedale di Parma c'è un altro lavoratore ferito, di 54 anni. È in prognosi riservata, in condizioni stazionarie ma critiche sempre a causa delle ustioni. Ugualmente in prognosi riservata un altro lavoratore ferito, di 35 anni, ricoverato in rianimazione a Bologna al Sant'Orsola.

Enel: a Suviana erano in corso lavori di efficientamento

Una nota di Enel Green Power spiega che "in relazione al grave incidente occorso nella centrale di Bargi (BO), Enel Green Power esprime ancora profondo cordoglio e vicinanza a tutte le vittime e alle loro famiglie. L'azienda continuerà a dare ogni forma di collaborazione alle autorità preposte per accertare i fatti. L'amministratore delegato di Enel Green Power, Salvatore Bernabei, si è recato immediatamente sul luogo per coordinare di persona le attività aziendali in raccordo con le autorità competenti. Nella centrale erano in corso lavori di efficientamento che Enel Green Power aveva contrattualizzato con tre aziende primarie, Siemens, ABB e Voith. Da quanto ricostruito, il collaudo del primo gruppo di generazione era già terminato nei giorni scorsi e, al momento in cui è avvenuto l'incidente, era in corso il collaudo del secondo gruppo. Enel Green Power sarà vicina in ogni modo ai feriti e alle famiglie delle vittime. L'azienda ringrazia le Autorità competenti che stanno lavorando incessantemente alle operazioni di soccorso e a cui sta prestando il massimo supporto".

Enel in Borsa piatta dopo esplosione a centrale Suviana

Enel piatta in Borsa dopo l'esplosione all'interno della centrale idroelettrica del bacino artificiale di Suviana con tre morti accertati. Il titolo, in un mercato positivo, segna un +0,09% a 5,83 euro.

Un ferito vive nel comune della centrale

Uno dei cinque feriti nel disastro della centrale di Bargi al lago di Suviana è residente a Camugnano, il comune nell'Appennino bolognese in cui si trova lo stabilimento idroelettrico. Si tratta di uno dei due feriti ricoverati all'ospedale Bufalini di Cesena. Lo ha detto il sindaco Marco Masinara, spiegando che l'auspicio, vista la giovane età, è che riesca a riprendersi. "Abbiamo proclamato il lutto cittadino per oggi, penso che tutti quanti siano nelle condizioni in cui sono io in questo momento, questa è una tragedia inaspettata", ha detto il sindaco.

Schifani: "Dolore e cordoglio per le vittime"

Il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani esprime "profondo dolore per le vittime dell'esplosione della centrale idroelettrica del bacino artificiale di Suviana, sull'Appennino Bolognese, tra le quali risulta anche un giovane della provincia di Messina". "A nome personale e dell'intera giunta di governo - afferma - voglio manifestare il più sentito e vivo cordoglio ai familiari dei lavoratori coinvolti in questo tragico incidente e rivolgo un augurio di pronta guarigione ai feriti ricoverati in ospedale. Esprimo al presidente dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini la vicinanza e la solidarietà dei siciliani alla comunità bolognese".

Cisl Bologna: presidio e 4 ore di sciopero

Presidio davanti alla sede bolognese dell'Enel in via Darwin, a partire dalle 11.45 e quattro ore di sciopero. A promuovere la mobilitazione è la Cisl Area Metropolitana Bolognese a seguito dell'incidente avvenuto ieri alla centrale idroelettrica di Bargi sul lago di Suviana. Per domani, già prima di quanto accaduto sull'Appennino Bolognese era in programma uno sciopero nazionale per tutti i settori privati promosso da Cgil e Uil.

Chi erano le vittime dell’incidente nella centrale

I morti identificati nella strage sono Vincenzo Franchina, 36 anni, di Sinagra (Messina), Pavel Petronel Tanase, nato in Romania, di Settimo Torinese (Torino), di 45 anni, e Mario Pisano, nato a Taranto e residente a San Marzano di San Giuseppe (Taranto), 73 anni. Ecco chi erano le vittime.

Vvf: l'acqua sale, situazione difficile

"La situazione è molto difficile, l'acqua sta salendo, stiamo lavorando al di sotto del livello del lago quindi con l'acqua che entra. Siamo già a 40 centimetri al piano -8 dove stavamo lavorando con le squadre di ricerca. Questa è una situazione molto difficile, sta entrando l'acqua, una situazione di rischio e pericolo per i nostri operatori”, ha spiegato Luca Cari, dirigente comunicazione dei Vigili del fuoco. A entrare è proprio l'acqua del lago, che ormai ha invaso anche il piano coinvolto dall'esplosione della turbina. "Dobbiamo capire da dove entra e qual è la possibilità di mettersi al sicuro".


Vigili del fuoco: poche speranze di trovare superstiti

Non stiamo lavorando con molte speranze di trovare vivi i dispersi, lo scenario che abbiamo davanti non ci dà questa idea". Lo ha detto Luca Cari, dirigente comunicazione dei Vigili del fuoco, parlando dell'intervento in corso da ieri pomeriggio alla centrale idroelettrica di Enel Green Power di Bargi al lago di Suviana, rispondendo a una domanda sulla possibilità di trovare superstiti. I dispersi sono quattro, oltre a tre morti accertati e cinque feriti. 

Bologna, Uncem: tragedia diga di Suviana colpisce tutta la montagna, vicini ai sindaci

"La tragedia della diga di Suviana colpisce tutta la montagna italiana. Uncem esprime vicinanza alle famiglie delle vittime e dei dispersi, ringrazia i soccorritori e le forze dell'ordine, i Vigili del Fuoco. Siamo unitissimi alle famiglie dei feriti in questo gravissimo incidente. Mi unisco ai Sindaci, alle Amministrazioni, al Presidente dell'Unione montana dell'Appennino Bolognese Maurizio Fabbri, a chi soffre per questa tragedia". Lo afferma Marco Bussone, presidente Uncem. "La centrale idroelettrica è un impianto a pompaggio, con invasi collegati tra loro, tra i più grandi dell'Appennino. È una infrastruttura importante per la montagna italiana, per la nostra capacità energetica e per i territori dell'Appennino. Come ha detto il Sindaco di Camugnano, Marco Masinara, oggi è stata colpita un'intera comunità, nostra e di Enel che qui ha un forte legame con tutte le persone che da anni lavorano alla centrale. Questa comunità ferita, questa montagna ferita nella sua profondità, ha bisogno della vicinanza di tutto il Paese, anche per fare chiarezza sull'incidente, come espresso dal Presidente della Repubblica, e per costruire un nuovo rapporto tra chi produce e custodisce i beni naturali, acqua e forza di gravità, e chi li utilizza e consuma", conclude.

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