Palermo, sequestrata la “palestra antiracket” di Valeria Grasso

Cronaca

Secondo gli inquirenti l’imprenditrice, paladina dell'antimafia che denunciò i suoi estorsori e che è stata più volte insignita di premi per le sue denunce, avrebbe occupato per anni abusivamente i locali, confiscati alla criminalità organizzata

 

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Sequestrata dal Tribunale di Palermo la “palestra antiracket” della imprenditrice Valeria Grasso, paladina dell'antimafia che denunciò i suoi estorsori e che è stata più volte insignita di premi per le sue denunce. Da ieri sera sul cancello del locale di via Dominici c’è un cartello con la scritta: "Questo manufatto è stato posto sotto sequestro preventivo e messo a disposizione del Tribunale di Palermo". Secondo gli inquirenti la donna avrebbe occupato per anni abusivamente i locali, confiscati alla criminalità organizzata. Il decreto di sequestro preventivo è stato firmato dal gip di Palermo Ivana Vassallo che ha accolto la richiesta della Procura guidata da Maurizio de Lucia. A condurre le indagini è stata, su delega della Procura, la Polizia Municipale.  

Il reato di invasione di beni demaniali

Nella nota del 7 dicembre del 2023 della Polizia municipale sono emersi, come si legge nel provvedimento visionato dall'Adnkronos, "gravi indizi in merito al reato ex articolo 633 e 639 bis (invasione di terreni demaniali) da parte dell'indagata", Valeria Grasso. In particolare “è stato accertato che sin dal 2014 Valeria Grasso, nella qualità di presidente dell'associazione Legalità e Libertà, ha occupato sine titulo i locali di via Dominici 27/A, ove insiste un immobile confiscato e di proprietà dell'Anbcs".

La confisca risale al 2005

L'immobile era stato confiscato nel 2005 e devoluto al patrimonio dello Stato ed "è stato gestito dall'agenzia che in data 2014 emetteva una ordinanza di sfratto della predetta Grasso, regolarmente notificata in data 19 aprile 2020, a mezzo Carabinieri, e che tuttavia lo sgombero dell'immobile non è mai avvenuto".  

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Modifiche edilizie mai denunciate

Il 28 novembre del 2023 la Polizia Municipale ha effettuato un sopralluogo e ha accertato la presenza del figlio di Valeria Grasso, Emanuele Musumeci, constatando che l'immobile "continua ad essere abusivamente occupato e che lo stesso ha subito delle modifiche di carattere urbanistico edilizio mai denunciate" come la creazione di ambienti separati per il fitness, spogliatoi e servizi igienici, area reception e cambio di destinazione d'uso "non autorizzati e realizzati in data imprecisata".

Risultava intestatario di 78 veicoli con la sua ditta di commercio di vetture. In realtà fungeva da prestanome per pregiudicati e persone con patente sospesa o revocata e che avevano bisogno di mezzi 'puliti', evitando così anche eventuali pignoramenti . Per questo, i militari della Guardia di Finanza di Como hanno sequestrato le auto e sanzionato un commerciante comasco con 160mila euro, denunciandolo per truffa aggravata, falso in atto pubblico e intestazione fittizia di veicoli, 17 dicembre 2022. ANSA/ UFFICIO STAMPA ++HO - NO SALES EDITORIAL USE ONLY++

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