In occasione del Giovedì Santo, il Pontefice arriverà nella Casa circondariale nel pomeriggio, verso le 16, per celebrare la funzione in Coena Domini e il rito cristiano che ricorda l'umiltà di Gesù nei confronti degli apostoli
La direttrice della Casa Circondariale Femminile di Rebibbia ieri ha definito l'attesa per Papa Francesco "febbricitante". Il Pontefice ha infatti scelto la più grande tra le quattro carceri femminili in Italia per celebrare la Messa in Coena Domini e per il rito della lavanda dei piedi in occasione del Giovedì Santo, il giorno in cui la Chiesa ricorda l'Ultima Cena di Gesù con i suoi apostoli. La sua visita sarà formalmente privata. Il Pontefice continua così, seguendo una pratica che aveva già adottato da cardinale a Buenos Aires, di non presiedere più i riti del Giovedì Santo in cattedrale ma di recarsi in luoghi simbolici, specialmente nelle carceri. Ha fatto lo stesso nel 2013, poco dopo la sua elezione, visitando a sorpresa il carcere minorile di Casal del Marmo, dove è tornato anche l'anno scorso.
Franceso arriverà nel carere nel pomeriggio
Il Papa è atteso a Rebibbia intorno alle 16 per incontrare le detenute e gli operatori della struttura, e successivamente celebrerà la messa. Quest'anno, a causa dei suoi problemi alle gambe, non laverà i piedi alle 12 detenute come di consueto, ma ha delegato il rito al Cardinale Vicario per la Diocesi di Roma, De Donatis, all'elemosiniere cardinale Konrad Krajewski o al cappellano del carcere. Solo dal 2016, con la riforma liturgica della Messa in Coena Domini voluta proprio da Francesco, le donne sono state ammesse a rappresentare gli apostoli nella Lavanda dei Piedi in tutto il mondo.
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Da dove deriva il rito della Lavanda dei piedi
Il rito cristiano della Lavanda dei Piedi, simbolo dell'umiltà di Gesù verso i suoi apostoli, è antico e molto significativo. In passato, il Papa lo celebrava solennemente in San Pietro con i poveri di Roma, ai quali donava la Medaglia della Lavanda in oro, coniata appositamente ogni anno. Il rito includeva anche il "pranzo degli apostoli", durante il quale il Papa serviva personalmente i pasti ai poveri, vestiti di bianco, mentre i cardinali presenti partecipavano all'evento. Il rito ha origine dal Vangelo di Giovanni, dove si narra che Gesù, durante l'Ultima Cena, si alzò da tavola, prese una bacinella d'acqua e cominciò a lavare i piedi dei suoi discepoli. Questo gesto era considerato un compito riservato ai servi o agli schiavi, ma Gesù lo compì per mostrare ai suoi discepoli l'importanza dell'umiltà e del servizio reciproco. Durante il rito, il sacerdote versa dell'acqua su ciascun piede della persona e li asciuga con un panno. Questo gesto è accompagnato da parole di preghiera e riflessione sull'umiltà e sul servizio cristiano.