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Cortei, Piantedosi: “Regole non sono cambiate, valuteremo eccessi”

Cronaca

Il titolare del Viminale al Corriere della Sera: "Vedere quelle immagini ha contrariato e amareggiato anche me. Quando si giunge al contatto fisico con i minorenni è in ogni caso doveroso svolgere ogni esame obiettivo su come siano andati i fatti". E mentre il capo della polizia Pisani annuncia un'inchiesta “trasparente e severa”, oggi la Rete degli studenti scenderà in piazza davanti al Viminale, a Roma. Salvini: "Giù le mani dalle forze dell'ordine"

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"Le regole sulla gestione dell'ordine pubblico non sono cambiate, anche stavolta non ci si sottrarrà ad una valutazione di ciò che è accaduto". Lo assicura il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, che al Corriere della Sera spiega di condividere le parole di Mattarella sulle cariche della polizia sugli studenti ai cortei per la pace a Gaza a Pisa e Firenze. "L'auspicio è che le manifestazioni siano sempre pacifiche - aggiunge - fondamentale la collaborazione di chi protesta". Alla domanda se riferirà come chiesto dall'opposizione, si dice disponibile a discussioni che auspica serene e costruttive, e non pregiudizialmente orientate a screditare il governo o le forze di polizia. E mentre il capo della polizia Vittorio Pisani annuncia un'inchiesta “trasparente e severa”, oggi la Rete degli studenti scenderà in piazza davanti al Viminale, a Roma, in difesa di "uno Stato democratico che rispetti il diritto alla manifestazione". Annunciata la presenza di Pd e M5s. Mentre domani alle 12 al Viminale  Piantedosi riceverà i segretari dei sindacati che avevano sollecitato un incontro per avere chiarimenti e spiegazioni."Abbiamo chiesto al ministro di convocare un incontro" - aveva spiegato il segretario della Cgil, Maurizio Landini - "perché pensiamo che quello che è successo a Pisa e in altre città sia grave, non sia assolutamente accettabile e il diritto a manifestare debba essere garantito a tutti".

Piantedosi: "Condivido parole di Mattarella"

"Siamo aperti a ogni analisi, anche autocritica, allorquando anche una sola manifestazione tra le migliaia ci ponesse il problema di verificare se tutto è andato per il verso giusto" ha affermato Piantedosi al Corriere della Sera. "Vedere quelle immagini ha contrariato e amareggiato anche me", ha detto il capo del Viminale e, a proposito dell'intervento del Capo dello Stato, "condivido le sue parole come le condividono tutti i poliziotti. Tutti noi auspichiamo sempre che le manifestazioni pubbliche si svolgano pacificamente e senza incidenti. Fondamentale in tale senso è anche la collaborazione degli stessi manifestanti". "Quando si giunge al contatto fisico con ragazzi minorenni è in ogni caso doveroso svolgere ogni esame obiettivo su come siano andati i fatti", ha aggiunto Piantedosi che tuttavia ha negato che siano state cambiate le regole per gestire questo tipo di manifestazioni introdotte dopo il G8 di Genova: "Non è cambiato nulla di quel principio. Semmai si è ancor più rafforzato". "Dal 7 ottobre scorso sono state più di mille le manifestazioni e soltanto nel 3% dei casi si sono registrati incidenti", ha sottolineato ancora. "E' molto importante tenerlo presente ed evitare che singoli incidenti, pur gravi, vengano mai utilizzati da qualcuno per volgari strumentalizzazioni e distorte rappresentazioni della realtà".

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 Salvini: "Giù le mani dalle nostre forze dell'ordine"

Sulla vicenda è tornato anche il ministro delle Infrastrutture Salvini. "Penso al dibattito che c'è sulle forze ordine. E' giusto analizzare se si è fatto tutto quello che si doveva" o "se qualcuno ha ecceduto - ha dichiarato - sono donne e uomini non sono robot, ma è inaccettabile che" tutti coloro "che garantiscono sicurezza e democrazia" vengano "tirati in ballo nella contesa politica. Giù le mani dalle nostre forze dell'ordine".