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Vannacci sotto inchiesta per peculato e truffa nei mesi a Mosca

Cronaca

Il generale è accusato di falsi rimborsi ed indennità non dovute nel periodo in cui ricopriva l'incarico di addetto militare in Russia. Avrebbe ottenuto fondi per feste e cene in casa o al ristorante mai davvero organizzate e avrebbe percepito soldi per il sostentamento della famiglia nella sede estera anche se la moglie e le figlie non si trovavano effettivamente nella città russa. Vannacci, secondo il presidente dell'Osservatorio militare, è "abbattuto ma determinato a difendersi"

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Altri problemi per il generale Roberto Vannacci, nei confronti del quale si è chiusa l'ispezione ministeriale, effettuata per ordine dello Stato maggiore della Difesa, relativa al periodo in cui ricopriva l'incarico di addetto militare a Mosca. Indennità di servizio per i familiari percepite illecitamente, spese per benefit legate all'auto di servizio non autorizzate, rimborsi per l'organizzazione di eventi e cene che in realtà non sarebbero stati organizzati sono le tre contestazioni mosse contro Vannacci. A darne notizia è il Corriere della Sera, spiegando che la relazione è già stata trasmessa alle Procure militari e ordinarie di Roma.

Le contestazioni

Come riportato dal quotidiano, l'informativa finale evidenzia "criticità, anomalie e danni erariali nelle autocertificazioni e richieste di rimborsi depositate" che secondo gli ispettori "devono essere valutate dall'autorità giudiziaria". I capitoli contestati al generale Vannacci sono tre. Il primo riguarda "le autocertificazioni in virtù delle quali il generale Vannacci ha percepito l'indennità di servizio all'estero che, come è noto, è attribuita in base all'effettiva presenza dei familiari a carico nella sede estera". Ma gli ispettori contestano che la moglie e le figlie di Vannacci fossero effettivamente a Mosca mentre i soldi sono stati versati. Il secondo capitolo riguarda feste e cene. Anche in questo caso Vannacci ha presentato l'elenco delle spese sostenute ma nella relazione viene scritto: "Risulta che il generale Vannacci avrebbe chiesto ed ottenuto rimborsi per spese sostenute impropriamente per organizzare eventi conviviali per la 'Promozione del Paese Italia' presso ristoranti di Mosca piuttosto che presso la propria abitazione". Infine un dossier affidato alla Corte dei Conti riguarda un possibile danno erariale relativo all'uso dell'auto di servizio: 9 mila euro sarebbero stati spesi senza giustificazione per l’utilizzo di una Bmw.

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L'inchiesta

Il periodo preso in considerazione dagli inquirenti è quello che va dal 7 febbraio 2021 al 18 maggio 2022. Il generale Vannacci in quei mesi ha ricoperto l'incarico di addetto militare a Mosca, prima che la Russia decretasse l'espulsione di diversi diplomatici e militari italiani. Come spiega il quotidiano, le verifiche ministeriali riguardanti la gestione amministrativa dell'ultimo quinquennio sono durate dieci giorni, dal 20 novembre all'1 dicembre 2023. Durante l'esame dei documenti sono emerse le irregolarità ora contestate al generale Vannacci

Vannacci "abbattuto ma determinato a difendersi"

"Ho sentito il generale Roberto Vannacci in queste ore: è abbattuto ma determinato a salvaguardare la sua immagine, il suo operato e la sua onestà". Così all'ANSA Domenico Leggiero, presidente dell'Osservatorio militare. "Come si possono fare certe affermazioni?", ha detto il generale, secondo Leggiero, in riferimento alle contestazioni di truffa e peculato contenute in un rapporto ispettivo dello Stato Maggiore della Difesa sul suo periodo a Mosca. Si tratta, a parere del presidente dell'Osservatorio, "di accuse senza fondamento fatte uscire dal ministero per bruciare politicamente il generale. Ma lui andrà avanti".